Pagamenti digitali, il ruolo chiave dell’AI

Bilanciamento tra sicurezza e fiducia. Non chiamatela solo compliance

Oltre l’automazione delle transazioni, l’intelligenza artificiale come motore di personalizzazione ridefinisce l’esperienza di acquisto e trasforma i pagamenti in connessioni di valore

L’intelligenza artificiale (AI) sta trasformando radicalmente il settore dei pagamenti elettronici. Questa tecnologia offre nuove prospettive in termini di efficienza, sicurezza e personalizzazione, influenzando profondamente sia i consumatori che le aziende. L’evoluzione dei pagamenti elettronici è intrinsecamente legata all’avvento e all’evoluzione dell’AI. Per esempio, l’AI di Amazon, integrata in Alexa, permette agli utenti di effettuare acquisti e pagamenti tramite comandi vocali. Inoltre, piattaforme come IBM Watson offrono analisi predittive basate su AI che aiutano le aziende a personalizzare le offerte e a prevedere le tendenze del mercato, migliorando così la strategia di vendita e la gestione dei pagamenti. Questi esempi dimostrano come l’AI non sia solo una tecnologia futuristica, ma una realtà che sta plasmando il modo in cui interagiamo con i nostri soldi e gestiamo le transazioni quotidiane.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

DALLA TRANSAZIONE ALLA CUSTOMER EXPERIENCE

L’intelligenza artificiale permette un’analisi avanzata dei dati dei clienti, permettendo una personalizzazione senza precedenti nelle transazioni e nelle offerte. L’AI di Amazon consente di anticipare gli acquisti futuri e suggerire prodotti correlati, migliorando l’esperienza di shopping. La personalizzazione nel contesto dei pagamenti elettronici, amplificata dall’uso dell’AI, segue il modello teorico del “The One to One Future”, come proposto da Peppers e Rogers (1993). Questo modello suggerisce che le aziende possono usare la tecnologia per trattare diversamente e in modo personalizzato ogni cliente, offrendo prodotti e servizi su misura. L’AI di Amazon è un esempio emblematico di questo modello in azione. Utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, Amazon analizza il comportamento di acquisto, le recensioni dei clienti e le tendenze di ricerca per anticipare gli acquisti futuri e suggerire prodotti pertinenti. Questa personalizzazione profonda migliora notevolmente l’esperienza di acquisto, rendendo ogni interazione con il cliente unica e mirata. Un altro esempio è rappresentato da Spotify, che utilizza sistemi di raccomandazione basati su AI per suggerire musica in base alle preferenze e al comportamento di ascolto degli utenti. Questa tecnologia non solo aumenta la soddisfazione del cliente ma crea anche un modello di coinvolgimento che può essere applicato ai pagamenti elettronici per consigliare servizi finanziari personalizzati. In quest’ottica, l’AI non è solo uno strumento per migliorare l’efficienza delle transazioni, ma anche un mezzo per creare una connessione più profonda e significativa con i clienti, trasformando ogni transazione in un’esperienza personalizzata e contestualmente rilevante.

Leggi anche:  I limiti dell’intelligenza artificiale

SICUREZZA E RILEVAMENTO DELLE FRODI

Nel campo dei pagamenti elettronici, la sicurezza e il rilevamento delle frodi sono migliorati notevolmente grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale. Visa utilizza algoritmi avanzati per analizzare milioni di transazioni, identificando potenziali frodi in tempo reale.
Secondo la teoria del rilevamento delle anomalie (V. Chandola et al. 2009), l’AI può identificare schemi di comportamento insoliti, che sono spesso indicatori di frode. Questi sistemi di AI non solo analizzano le transazioni individuali, ma considerano anche i trend globali e le anomalie nel comportamento degli utenti per rilevare attività fraudolente, permettendo agli istituti finanziari di adottare misure antiriciclaggio. Un altro esempio significativo è rappresentato da Mastercard, che impiega l’AI per potenziare il suo sistema di intelligenza decisionale di Mastercard. Questo sistema valuta il rischio di frode in tempo reale, utilizzando l’apprendimento automatico per analizzare l’abitudine di spesa del titolare della carta, la localizzazione delle transazioni e l’autenticità del dispositivo utilizzato.

PAGAMENTI SENZA CONTATTO E AI

I pagamenti senza contatto si sono affermati come pratica comune. L’ intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nell’elaborazione sicura e rapida di queste transazioni. GooglePay e ApplePay utilizzano l’AI per velocizzare le transazioni mantenendo elevati standard di sicurezza. L’ascesa dei pagamenti senza contatto, facilitata dall’AI, rappresenta un importante sviluppo nel settore dei pagamenti elettronici. Questa tecnologia si basa sui principi di “ubiquitous computing” descritti da Mark Weiser (1991), secondo cui la tecnologia dovrebbe integrarsi in modo invisibile nella vita quotidiana. GooglePay e ApplePay sono esempi emblematici di come l’AI possa essere utilizzata per elaborare pagamenti senza contatto. Queste piattaforme utilizzano l’AI per analizzare i pattern di transazione e garantire che ogni operazione sia non solo rapida ma anche sicura, applicando tecniche come il machine learning per rilevare anomalie o tentativi di frode. Anche i sistemi di pagamento emergenti, come i dispositivi indossabili intelligenti, si avvalgono dell’AI per offrire un’esperienza di pagamento senza contatto ancora più fluida e intuitiva. Questi dispositivi possono utilizzare algoritmi di riconoscimento del comportamento dell’utente per fornire un livello aggiuntivo di sicurezza.

Leggi anche:  Bilanciamento tra sicurezza e fiducia. Non chiamatela solo compliance

CHATBOT E ASSISTENZA

I chatbot AI migliorano l’assistenza clienti nel settore dei pagamenti. Erica, l’assistente virtuale di Bank of America utilizza l’intelligenza artificiale per fornire supporto personalizzato, gestire domande frequenti e facilitare le operazioni bancarie. L’uso di chatbot intelligenti nel settore dei pagamenti rappresenta una significativa evoluzione nell’assistenza al cliente. Secondo la teoria dell’interazione uomo-computer, i chatbot migliorano l’efficienza del servizio clienti, fornendo risposte immediate e personalizzate (Norman, 1988). Erica di Bank of America è un esempio notevole: la sua capacità di apprendere dalle interazioni passate permette di offrire risposte sempre più accurate e utili. Inoltre, i chatbot come Cleo e Plum utilizzano l’AI per offrire consulenza finanziaria personalizzata, analizzando le abitudini di spesa e suggerendo modi per risparmiare e investire. Questi strumenti non solo migliorano l’esperienza utente ma rappresentano anche un passo avanti nella democratizzazione dell’accesso ai consigli finanziari.

NUOVE FRONTIERE

L’intelligenza artificiale sta rimodellando i pagamenti elettronici, portando innovazioni significative in termini di personalizzazione, sicurezza, e facilità d’uso. Questa tecnologia non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma apre anche nuove prospettive per le future innovazioni nel settore. L’intelligenza artificiale non è solo un catalizzatore di cambiamento nei pagamenti elettronici; è una forza motrice per un futuro in cui ogni aspetto finanziario è ottimizzato, sicuro e personalizzato. Riflettendo sulle teorie di cambiamento e innovazione di Kotter (1996), l’AI rappresenta una rivoluzione non solo tecnologica, ma anche culturale e operativa. È un viaggio che va oltre la mera automazione, toccando la vita quotidiana di miliardi di persone. Esplorare le possibilità dell’AI nei pagamenti elettronici ci ispira a immaginare un mondo in cui le transazioni sono più che semplici scambi di valore, ma diventano esperienze arricchenti, sicure e intuitive. L’AI non è solo una parte integrante del presente dei pagamenti elettronici, ma il fondamento su cui costruiremo il loro futuro. Un futuro dove l’innovazione, l’efficienza e l’esperienza utente si fondono per creare un ecosistema finanziario più intelligente, sicuro e connesso.

Leggi anche:  NIS 2, un’opportunità per le PMI italiane

Dr. Devid Jegerson – COO, InvestBank

Devid vanta una grande esperienza nel campo dei pagamenti digitali, del settore bancario e in altri componenti critici del settore dell’e-commerce.

La sua carriera comprende 4,5 start-up, il lancio sul mercato della prima carta prepagata ricaricabile (2002), il primo conto bancario di moneta elettronica (2006), un completo gateway di pagamento eCommerce con licenza acquiring (2008), il primo sistema di pagamento istantaneo P2P (2014) e la prima piattaforma di pagamento cloud in Medio Oriente (2016).

La sua carriera è stata rivoluzionaria nel settore dei pagamenti e del settore bancario, in realtà come noon.com negli Emirati Arabi Uniti, PayPal, Fastweb e IWBank in Italia. Recentemente, come parte del team fondatore e CEO of Payments di noon.com, ha portato la sua esperienza globale nei pagamenti elettronici a supporto della piattaforma cloud di e-commerce. In precedenza è stato responsabile monetica presso una primaria banca italiana, gestendo i pagamenti elettronici e lanciando servizi come i sistemi UBI PAY Mobile con NFC, mobile wallet e mPOS. Inoltre, ha lavorato alla regolamentazione europea PSD2 per i sistemi di pagamento; ha anche fatto parte del team fondatore del sistema di pagamento peer-to-peer Jiffy (ora parte di NPSS della Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti) che è stato determinante nel lancio della Banca Digitale di UBI Banca.

Membro del consiglio di amministrazione di Webidoo, Etisalat UAE Trade Connect e altre società, attraverso un approccio visionario e strategico unito a straordinarie capacità di esecuzione, nel suo ruolo di COO, sta guidando la strategia di turnaround in InvestBank, UAE.

Ha conseguito un dottorato di ricerca nell’ambito della accettazione e diffusione delle criptovalute all’Università di Abu Dhabi, un EMBA presso il MIP-Politecnico di Milano, Italia, e un Master in Mercati e Strategie d’Impresa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Italia.

È autore del libro: “Pagamenti elettronici. Dal baratto ai portafogli digitali” (2016, goWare) e numerosi articoli di ricerca pubblicati su giornali scientifici.