Come creare la tua intelligenza artificiale trasparente, su misura e che conosce la tua azienda. In scena al Viola Park di Firenze, i nuovi orizzonti dell’AI personalizzata
In un continuo slancio creativo, Gruppo E prosegue nella sua missione di stimolare l’innovazione e la crescita delle aziende. Con la capofila Ergon, negli ultimi tre anni ha registrato una rapida espansione su tutto il territorio italiano. Dopo il successo ottenuto con l’evento “Shape your Vision”, giunto ormai alla terza edizione, è stata la volta di “Create your AI”, un’entusiasmante avventura che si propone di aprire nuovi orizzonti nel campo dell’intelligenza artificiale. L’evento si è svolto il 22 febbraio presso il nuovissimo Rocco B. Commisso Viola Park di Bagno di Ripoli, alle porte di Firenze, ed è stato il frutto della collaborazione tra il Gruppo E, una delle più grandi realtà toscane nel settore dell’IT, e Memori, startup di cui il Gruppo E detiene il 26% delle quote e che è specializzata proprio sull’intelligenza artificiale.
L’iniziativa è stata riservata ai manager incaricati di portare innovazione in azienda, ciascuno nel proprio ambito. I 150 posti messi a disposizione per partecipare all’evento in presenza sono andati subito esauriti. Alla fine dei lavori della mattinata, gli ospiti hanno avuto infatti la possibilità di visitare il Viola Park, opportunità che ha aggiunto un ulteriore “appeal” al format dell’iniziativa: è stato proprio il Gruppo E a implementare le tecnologie Cisco più avanzate nel centro sportivo del Club Fiorentina, inaugurato l’11 ottobre 2023.
VERSO IL FUTURO CON L’AI
L’evento è stato aperto da Stefano Zingoni, innovation e marketing director di Gruppo E, responsabile di Innovability, la business unit del gruppo dedicata a innovazione e sostenibilità. «La nostra missione è accompagnare le aziende nel futuro della tecnologia» – dichiara Zingoni «Da sempre, ci impegniamo a essere parte attiva di questo viaggio e di questa trasformazione. Esiste un gap tecnologico e di posizionamento tra chi si è già messo in cammino verso l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale e chi no. Un divario destinato ad aumentare: le aziende che continueranno a ignorare l’AI saranno sempre più distanti da quelle all’avanguardia. Gruppo E – insieme a Memori – si propone come catalizzatore per le aziende che hanno bisogno di una guida nell’adozione dell’AI e di identificare le aree dalle quali iniziare».
La parola è poi passata a Nunzio Fiore, CEO e founder di Memori e host della giornata che, dopo la presentazione di un video che ha trasportato i presenti in un futuro già possibile oggi, ha raccontato la sua visione di un mondo migliore grazie all’AI. Molto apprezzati dal pubblico gli interventi di Febo Leondini, presidente di AFDB, Jacopo Thun di Tailoor, Miriam De Luca e Anna Sganzerla di Tecne Autostrade, Giangiacomo Galliani di Soul-K, Stefano Baraldi e Luca Lusuardi di Simula, che hanno presentato le loro esperienze in tema di AI.
TUTTE LE NOVITÀ DI AISURU
A seguire, Marco Giammetti, 3D artist di Memori ha trasportato tutti i presenti in uno stadio virtuale, grazie a un’applicazione costruita in meno di un mese, sfruttando la funzionalità “spazi virtuali” di AISURU, la suite di intelligenza artificiale sviluppata da Memori. Nunzio Fiore ha spiegato in anteprima diverse nuove funzionalità: “Pensiero Profondo”, che permette di usare le AI per fare clusterizzazione nel linguaggio naturale della propria community; “Board of Experts” che consente di creare un’interfaccia dove ospitare diverse AI che operano su diversi Large Language Model; “Open Badge”, lo strumento per assegnare certificazioni tramite l’interazione con le AI; “Spazi Virtuali”, il tool utilizzato per creare lo stadio virtuale.
A conclusione della mattinata, Nunzio Fiore e Stefano Zingoni hanno parlato di “AI Advisor”, il servizio congiunto di Memori e Gruppo E realizzato per affiancare le aziende nel viaggio verso l’AI. «L’evento è nato grazie all’effervescenza del Gruppo E che si sposa perfettamente con il nostro approccio» – afferma Fiore. «L’obiettivo è stato quello di trovare un modo per facilitare le imprese nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Per noi è importante chiarire che non bisogna avere paura dell’AI. Non sarà infatti l’intelligenza artificiale a ridurre i posti di lavoro o a rimpiazzare i lavoratori, il rischio è più quello che professionisti esperti di intelligenza artificiale vadano a sostituirne altri che l’intelligenza artificiale non sanno come gestirla. In altre parole, l’AI può essere paragonata alla scoperta del fuoco, che ha permesso all’uomo di riscaldarsi, difendersi dai predatori e cuocere il proprio cibo. Ma proprio come il fuoco può essere una forza creatrice o distruttiva».