Ericsson: servizi 5G premium grazie all’intelligenza artificiale

Verizon e NVIDIA: partnership per alimentare i workload AI su reti private 5G grazie a Mobile Edge Compute

Una soluzione innovativa che consente agli operatori di monetizzare nuovi servizi, offrendo in modo costante una connettività differenziata

Ericsson ha annunciato di avere introdotto nel suo Operations Engine funzionalità operative intent-based basate sull’AI, che permetteranno agli operatori di creare servizi premium 5G differenziati da offrire a consumatori e imprese.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Le operations basate sugli intenti (intent-based) si basano sulla definizione di ciò che l’operatore vuole che la rete faccia o del risultato richiesto alla rete (come un prompt). Il sistema intent-based lo interpreta e gestisce la rete per raggiungere l’obiettivo. Sfruttando la tecnologia AI/ML e l’automazione che ne deriva, queste funzionalità consentono alle reti di adattarsi alle mutevoli richieste e condizioni in tempo reale, offrendo un’infrastruttura più reattiva e adattiva per le telecomunicazioni, allocando dinamicamente le risorse di rete per garantire un’esperienza utente più fluida.

Le nuove funzionalità operative basate sull’intelligenza artificiale introdotte da Ericsson permetteranno di disporre di un modello end-to-end per tradurre le esigenze di business, formulate attraverso gli intenti, in azioni di rete in tempo reale.  Sfruttando una delle più vaste librerie di casi d’uso di IA e automazione per le telecomunicazioni, Ericsson Operations Engine è ora in grado di consigliare e intraprendere le azioni necessarie, di verificare che gli intenti di rete siano soddisfatti e aiutare, grazie a strategie predefinite, la valutazione delle diverse opzioni disponibili.

Questo meccanismo di raccomandazioni e azioni è completamente trasparente e aiuta gli operatori a ottimizzare i processi decisionali, offrendo loro la velocità e l’agilità necessarie per creare una più ampia varietà di applicazioni e casi d’uso, con nuovi servizi da offrire a consumatori e aziende.

Ciò si rivela particolarmente importante nell’ottica della crescente diffusione e adozione su larga scala – che porta con sé maggiore complessità –  di servizi premium 5G come ad esempio il network slicing; in questo scenario diventerà necessaria una nuova generazione di modelli operativi, che permetteranno agli operatori di monetizzare i servizi da configurare e offrire sulla base di accordi che ne stabiliscano in dettaglio tutte le caratteristiche, funzionali e non.

Leggi anche:  Prossimità regionale - Capacità globale: Rosenberger Fiber Optic mette in mostra la sinergia internazionale a OFC 2024

La tecnologia che oggi Ericsson introduce supporterà proprio la realizzazione di reti capaci di auto-ottimizzarsi, basate sull’approccio intent-based e caratterizzate da un’elevatissima automazione, che le renderà in grado di adattarsi dinamicamente alla maggiore variabilità della domanda di servizi.

Queste nuove funzionalità operative basate sull’intelligenza artificiale sono già state adottate con successo in alcune sperimentazioni portate avanti da clienti quali l’agenzia per lo sviluppo delle reti e infrastrutture 5G della Malesia –  Digital Nasional Berhad – che le ha sfruttate per fornire servizi 5G personalizzati con prestazioni garantite.

Ken Tan, Chief Technology Officer di Digital Nasional Berhad, afferma: “La partnership strategica con Ericsson ha contribuito in modo determinante a far diventare la Malesia un paese leader nel mondo per quanto riguarda le prestazioni 5G. Insieme abbiamo implementato la prima rete Core multi-operatore al mondo, che consente ai sei operatori mobili attivi in Malesia di accedere con la propria rete Core alla rete di accesso radio 5G, senza compromessi sull’esperienza d’uso degli utenti o sulle prestazioni della rete. L’adozione di un’operatività basata su IA ci sta permettendo di scalare senza un incremento di costi, il che è essenziale per rendere il 5G accessibile e disponibile a consumatori e imprese, man mano che il paese continua nel suo percorso di digitalizzazione”

Bradley Mead, Head of Network Managed Services di Ericsson, commenta: “Con questa soluzione facciamo sì che Ericsson Operations Engine comprenda realmente il “linguaggio aziendale” degli operatori e lo traduca in specifiche tecniche di servizio telco; la rete così può arrivare in autonomia a fornire i risultati voluti e può evolversi costantemente, per soddisfare le future esigenze. È un grande passo avanti nel nostro percorso verso reti autonome, e dimostra che Ericsson Operations Engine continua a essere all’avanguardia per l’innovazione e la trasformazione dell’operatività delle reti di telecomunicazione”.

Leggi anche:  FiberCop, investimenti per circa 1,4 miliardi di euro per velocizzare lo sviluppo della rete in fibra ottica