Come rendere sostenibile la gestione di acqua, salute e mobilità, abbattendo le barriere e sviluppando processi più inclusivi. La Fondazione per la Sostenibilità Digitale presenta i quattro cluster per il 2024
Sarà un 2024 ricco di nuove iniziative quello della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. Nell’ambito del suo percorso di sviluppo, infatti, la Fondazione ha inaugurato l’attivazione di quattro nuovi cluster verticali – finalizzati a sviluppare filiere verticali di ricerca, analisi, divulgazione e advocacy a supporto del Sistema Paese – dedicati a temi di particolare rilievo in relazione al rapporto tra tecnologia e sviluppo sostenibile.
Attraverso i quattro cluster, presentati nel corso di una conferenza tenutasi il 6 febbraio presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, l’obiettivo è quello di aggregare le principali realtà italiane – facenti parte del network della Fondazione – attente al ruolo del digitale per il raggiungimento di un futuro sostenibile, e di supportare le Istituzioni e i cittadini nel cogliere le opportunità della sostenibilità digitale.
Il primo a partire – in ordine di tempo – sarà il cluster Digital Water, dedicato a supportare piccole e grandi aziende nazionali che si occupano del trattamento delle risorse idriche nel percorso di trasformazione digitale volto a rendere sostenibile la gestione dell’acqua. I rappresentanti delle quattro aziende fondatrici del gruppo di lavoro: Marco Barra Caracciolo (CIO di Italgas), Marzio Bonelli (CIO di MM), Paolo Lanza (CIO di Acquedotto Pugliese) e Michele Tessera (CIO di Gruppo CAP), insieme a Stefano Epifani (presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale) hanno redatto un position paper sul tema, che sarà presentato e discusso nel corso di un convegno che si terrà il prossimo 4 marzo a Milano, presso la sede di Gruppo CAP. Il secondo dei cluster presentati sarà dedicato alla Diversity & Inclusion, e avrà l’obiettivo di supportare istituzioni pubbliche e private nella comprensione dei punti di contatto tra trasformazione digitale e i temi connessi all’inclusione economica e sociale ed alla parità di genere. Per capire, ad esempio, come l’intelligenza artificiale possa essere sfruttata per abbattere le barriere e sviluppare processi più inclusivi, e allo stesso tempo come affrontare i rischi che tali tecnologie nascondono.
Il cluster Sustainable Mobility sarà invece volto a disegnare la mobilità del futuro: sostenibile, digitale e integrata. Il gruppo, di prossima attivazione, è fondato dagli attori presenti in Fondazione che si occupano di mobilità sostenibile – da ACI Informatica a MM, da Eni Plenitude ad Aeroporti di Roma – con il supporto delle università del network di ricerca della Fondazione. Il quarto cluster presentato è infine dedicato al Digital Wellbeing, e sarà finalizzato ad approfondire le connessioni tra tecnologie, stili di vita e salute. Con una popolazione sempre più anziana la digitalizzazione non è più un’opzione, ma una scelta imprescindibile: tuttavia, per sviluppare un modello sostenibile servono competenza e visione, fattori chiave che il network della Fondazione intende mettere a disposizione del Paese. Acqua, inclusione, mobilità e salute sono quattro temi centrali, abilitanti per il raggiungimento di un futuro più sostenibile. Per questo motivo, nel corso del 2024, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale partirà da questi per arricchire il proprio percorso di ricerca e di advocacy: nei prossimi mesi racconteremo gli sviluppi e i principali risultati di ognuno di questi cluster, attraverso le pagine di questa rubrica.
A cura di Fondazione per la Sostenibilità Digitale