La funzione era già disponibile ma sospesa a seguito dell’analisi di alcuni ricercatori
TikTok ha lanciato uno strumento che permette ai ricercatori di studiare la popolarità degli hashtag sulla sua app. Come sottolinea il New York Times, si tratta della prima funzione che permette, ufficialmente, di tenere traccia dei trend su hashtag specifici. TikTok, come altre società di social media, ha reso difficile per gli esterni monitorare la diffusione dei contenuti online. Lo strumento in questione è una funzionalità chiamata Creative Center, che fornisce dati sulla popolarità degli hashtag a inserzionisti e creatori. Tra gli utenti che hanno provato in anteprima l’opzione c’è il Rutgers’ Network Contagion Institute, che ha utilizzato la funzione per tracciare gli hashtag ritenuti “sensibili” agli interessi del governo cinese.
I ricercatori hanno confrontato la prevalenza degli hashtag tra TikTok e Instagram, concludendo che molti argomenti “sensibili” erano “sottorappresentati su TikTok” rispetto al social di Meta. Subito dopo la pubblicazione del rapporto, gli analisti hanno notato che la funzione di ricerca in Creative Center era scomparsa, senza una spiegazione. “La capacità di ricerca degli hashtag è stata completamente rimossa dall’interfaccia utente, cosa che l’NCRI ha scoperto essere avvenuta il giorno di Natale, ossia dopo la pubblicazione iniziale del nostro rapporto” le parole dell’istituto. Secondo il Rutgers’ Network Contagion, TikTok avrebbe anche disabilitato l’accesso diretto a una serie di argomenti “sensibili” precedentemente monitorati, inclusi hashtag relativi alla politica statunitense e ad altre questioni geopolitiche.
In una dichiarazione al New York Times, TikTok ha confermato il cambiamento. “Sfortunatamente, alcuni individui e organizzazioni hanno utilizzato in modo improprio la funzione di ricerca del Centro per trarre conclusioni imprecise, quindi stiamo modificando alcune funzionalità per garantire che venga utilizzata per lo scopo previsto”. Anche Meta si è trovata in disaccordo con i ricercatori e, secondo quanto riferito, intende deprecare CrowdTangle, uno strumento ampiamente utilizzato da ricercatori e giornalisti per studiare come i contenuti si diffondono su Facebook.