L’azienda inizia il 2024 annunciando l’apertura di una nuova sede a Torino, dopo quelle di Roma, Milano, Napoli, Perugia e Genova, per sottolineare una presenza sempre più capillare sul territorio e la volontà di consolidare ulteriormente il suo business anche nel Nordovest
R1 Group, system integrator a capitale interamente italiano, cresce ancora e a gennaio apre una nuova sede a Torino, che si aggiunge a quelle di Roma, Milano, Perugia, Napoli, Genova.
L’apertura degli uffici a Torino assicurerà a R1 Group un nuovo presidio commerciale nel Norditalia, in una delle città da sempre più sensibili all’innovazione. “Ci è venuto naturale scegliere Torino” spiega Marco Rossi, Team Leader della nuova sede e già Team Leader della sede di Genova del Gruppo. “Torino e il Piemonte continuano a investire sul loro sviluppo forti di un DNA che unisce storia e innovazione, proprio come noi, che mettiamo da trent’anni competenza ed esperienza al servizio di idee, servizi e progetti sempre più innovativi e digitali pensati per tutte le imprese. Qui, dove ricerca, sviluppo e innovazione, competitività e transizione digitale rappresentano la vocazione all’innovazione di Torino e sono per noi strumenti per la creazione di valore per le società, il tessuto sociale e le economie.” Ospitata a Turin Confienza, in un edificio storico di pregio nel cuore di Torino, la sede di rappresentanza si avvale dei diversi ambienti di lavoro suddivisi in spazi flessibili, open space e spazi comuni nel pieno centro della città.
Per celebrare questo momento, il 19 gennaio 2024 si svolgerà un evento di inaugurazione, il primo di presentazione sul territorio piemontese, del Gruppo, delle società di R1 Group e del team di lavoro. Sono previsti ospiti dei brand della tecnologia, figure chiave del Gruppo e clienti.
R1 Group, 30 anni di esperienza per il digital partner a capitale italiano
Con 6 società (R1 S.p.A., Eurome, Gway, R1 Lease, Cyber- Bee, Trice), 6 sedi in Italia e 200 professionisti, R1 Group è oggi un digital partner sempre più strategico per i principali player tecnologici del mercato ICT italiano, che con le sue soluzioni e tecnologie accompagna in media 800 clienti all’anno nella Digital Transformation.
La crescita di R1 Group, che ha chiuso il 2023 con 300 milioni di euro di venduto (+50% rispetto al 2022) è uno specchio dello sviluppo degli investimenti digitali delle aziende italiane. Secondo Assintel, la spesa in Italia ICT business del 2023 è di circa 39 miliardi di euro. Mentre gli osservatori Startup Thinking e Digital Transformation Academy stimano per il 2024 un incremento di quasi il 2% del budget ICT delle aziende nazionali. Un dato superiore alle previsioni di crescita del PIL e in continuità con il trend degli ultimi 8 anni. E infatti la trasformazione digitale è una chiave per la modernizzazione di tutto il Paese: da cloud, cittadinanza digitale, cybersecurity, intelligenza artificiale e internet delle cose dipendono, tra l’altro, la semplificazione della PA, il potenziamento della competitività del sistema produttivo anche gli investimenti in turismo.
R1 Group si trova al centro di questo mondo da 30 anni, accompagnando le più importanti aziende del settore pubblico e privato attraverso l’offerta delle migliori soluzioni e tecnologie presenti sul mercato. Era il 1994 quando Giancarlo Stoppaccioli ha aperto a Roma un’azienda familiare per la vendita di materiali di consumo e di hardware. Da allora, il passaggio da S.r.l a S.p.A., i percorsi di certificazione e di specializzazione, l’apertura di nuove sedi e società, le importanti partnership consolidate e la creazione di un ecosistema strategico hanno affermato R1 Group come uno dei partner più affidabili per intraprendere progetti di integrazione di sistemi e di tecnologie.
“30 anni di storia in un’industria e in un mercato competitivo e veloce come quello dell’ICT sono un traguardo di assoluta soddisfazione” – dichiara Giancarlo Stoppaccioli, President & Founder di R1 Group – “che voglio condividere con tutte le persone e con tutti i clienti con i quali abbiamo lavorato in questi anni. L’arrivo in Piemonte risponde alla nostra necessità di disporre di una struttura sempre più capillare per penetrare in modo ancora più efficace nel territorio del nord ovest e rappresenta una nuova, ulteriore, tappa del nostro percorso di crescita”.