L’idea di combinare gli aspetti positivi e distintivi dell’ambito industriale – produzione su larga scala, efficienza dei processi e capacità di rispondere a una domanda massiva e articolata – con la capacità di creare valore attraverso l’artigianalità, fatta di attenzione ai dettagli, alla qualità e all’unicità tipica di queste produzioni è da sempre la cifra distintiva di Ermenegildo Zegna.
«Zegna ha saputo brillantemente unire queste due anime» – spiega Giovanni Gugliotta, ICT Architecture & Security manager di CONSITEX – Ermenegildo Zegna Group. «From sheep to shop è il nostro motto. Lavoriamo la lana occupandoci direttamente della cardatura, del filo e del tessuto, sino alla realizzazione del vestito in vendita nei nostri negozi. La copertura è totale». Su questa filiera – continua Gugliotta – si innesta un’infrastruttura IT importante a sostegno dell’azienda. «La transizione al cloud non solo ha comportato lo spegnimento dei data center on-prem, ma ha anche semplificato notevolmente la gestione del processo produttivo. Nel corso di un anno, abbiamo completato la migrazione di tutta l’infrastruttura, inizialmente creando un data center su Azure dedicato a SAP. Successivamente, abbiamo preso la decisione strategica di migrare il resto dell’infrastruttura, composta dalle due componenti principali, VMware e AS-400. Questa operazione è stata eseguita con grande attenzione per minimizzare i rischi associati a una transizione così significativa. Il processo è stato portato a termine con successo, garantendo una transizione fluida e una continuità operativa senza intoppi. La migrazione al cloud non solo ha migliorato l’efficienza e la flessibilità dell’infrastruttura, ma ha anche contribuito positivamente agli aspetti legati alla sicurezza e alla protezione dei dati.
«Il tema della gestione del rischio informatico si scontra con la propensione al rischio dell’azienda. Se, per varie ragioni, “l’appetito per il rischio” è elevato, il controllo del rischio diventa una sfida ardua. La comprensione del rischio informatico in certi ambiti meno soggetti alla compliance può essere più complicato. È più facile comprendere rischi più tangibili come quelli finanziari, di cambio oppure operativi, che sono strettamente legati al core business dell’azienda» .La decisione di migrare al cloud – come sottolinea Gugliotta – è stata motivata anche da considerazioni ambientali. «Il cloud assicura che l’energia consumata provenga da fonti green. E questa scelta si coniuga con l’impegno di Zegna sulla sostenibilità a 360 gradi. Tuttavia, il percorso non sarà agevole. Operiamo in fabbriche dislocate in Italia, Svizzera, Turchia, con oltre 400 negozi sparsi in tutto il mondo e gestiamo l’intera catena di distribuzione e i magazzini. L’azienda ha manifestato ai massimi livelli un forte impegno nel perseguire con determinazione questo obiettivo».
Cloud, tradizione artigianale e sostenibilità per ridefinire i processi di produzione
Un impegno che ha radici lontane. «Il Gruppo Ermenegildo Zegna è da sempre guidato dal principio fondamentale del “giving back”. Fin dai primi decenni del secolo scorso, il nostro fondatore aveva intravisto l’importanza di preservare la bellezza della natura e promuovere il benessere delle persone come elementi indispensabili per il successo a lungo termine di un’azienda. In tempi non sospetti, alla fine della Seconda guerra mondiale, fece piantare milioni di alberi a Trivero, nel cuore del Biellese in Piemonte, luogo di nascita dell’azienda e ancor oggi sede principale. Un segno tangibile che sottolinea l’attenzione continua all’ambiente e alle comunità in cui operiamo».