Il controverso abbonamento di Meta sottoposto al controllo dell’UE

Il controverso abbonamento di Meta sottoposto al controllo dell’UE

Un gruppo di attivisti considera la richiesta economica sproporzionata rispetto al valore dei social

Nel tentativo di conformarsi alle norme sulla privacy aggiornate in Europa, Meta ha recentemente dato un ultimatum agli utenti di Facebook e Instagram nella regione. Questi dovevano accettare di ricevere annunci mirati o sottoscrivere un abbonamento di 10 euro al mese per ciascuna app (o smettere del tutto di utilizzarle). Ciò darebbe agli utenti la possibilità di disattivare il monitoraggio degli annunci, ma per farlo dovrebbero pagare una somma considerevole. Ora, un gruppo austriaco sulla privacy chiamato “noyb” ha presentato una denuncia contro le azioni di Meta per conto di un cliente in difficoltà finanziarie. Il gruppo ha affermato che il prezzo dell’abbonamento è sproporzionato rispetto al valore ricevuto da Facebook, quindi è effettivamente una scelta falsa per gli utenti che non hanno i mezzi per pagare un abbonamento. “Più del 20% della popolazione dell’UE è già a rischio di povertà”, ha scritto il fondatore di noyb e osservato il sostenitore della privacy dell’UE, Max Schrems. “Per il denunciante nel nostro caso, come per molti altri, un sistema del genere significherebbe pagare o fare a meno della privacy.”

Citando i dati di Meta, noyb ha ricordato che il ricavo medio per utente dell’azienda in Europa è stato di 16,79 dollari tra il terzo trimestre del 2022 e il terzo trimestre del 2023, ovvero circa 62,88 euro per utente. Tuttavia, prevede di addebitare un minimo di 120 euro all’anno (di più se ci si iscrive da uno smartphone), o fino a 251,88 euro (275,88 dollari) per avere sia Instagram che Facebook. noyb osserva che dal 3 al 10% degli utenti desidera annunci personalizzati, ma il 99,9% acconsente, a causa della mancanza di una vera scelta. “La legge dell’UE richiede che il consenso sia l’autentica libera volontà dell’utente. Contrariamente a questa legge, Meta addebita una ‘tassa sulla privacy’ fino a 250 euro all’anno se qualcuno osa esercitare il proprio diritto fondamentale alla protezione dei dati”, ha affermato noyb, secondo cui è probabile che le azioni di Meta scatenino un effetto domino. 

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Stando ad alcune fonti infatti, TikTok sta testando un abbonamento senza pubblicità al di fuori degli Stati Uniti. Altri fornitori di app potrebbero seguire nel prossimo futuro, rendendo la privacy online inaccessibile. Meta ha difeso il suo approccio, affermando che segue le leggi dell’UE. “La possibilità per le persone di acquistare un abbonamento senza pubblicità bilancia i requisiti delle autorità di regolamentazione europee offrendo allo stesso tempo agli utenti la scelta e consentendo a Meta di continuare a servire tutte le persone. Nella sua sentenza, la Commissione ha espressamente riconosciuto che un modello di abbonamento, come quello che stiamo annunciando, è una forma di consenso valida per un servizio finanziato dalla pubblicità”.