La piattaforma Aubay unica per varietà e completezza con cui gestire in maniera innovativa i processi HR
Se il boom dell’intelligenza artificiale può sembrare una novità per la maggior parte delle persone, non è così per chi con l’AI ci lavora da tempo, soprattutto in ambito professionale. Adattare piattaforme di conversational, i cosiddetti chatbot, a svolgere un primo approccio con il cliente è qualcosa che le compagnie fanno da anni, anche se solo di recente se ne parla come di un passo obbligato verso un customer service di valore. La verità, come spesso accade, è che quando la tecnologia diventa accessibile, in termini di costi, se ne libera il suo potenziale, aprendo a più organizzazioni la possibilità di realizzare progettualità più o meno verticali, contribuendo così all’esplosione del mercato.
Per Aubay, Digital Service Company leader europea nelle aree della consulenza direzionale e dell’Information & Communication Technology, la visione dell’Intelligenza Artificiale assume anche i contorni di uno strumento a supporto dei processi HR. Nasce da questa visione HAL, una soluzione in grado di portare le risorse umane a gestire in maniera avanzata i processi legati alla selezione, formazione, valutazione e sviluppo, a beneficio dell’intera organizzazione. Il tutto diviso in vari moduli concepiti per singolo processo, legati fra di loro a seconda del tipo di intervento che i processi base fanno attivare. Possono essere utilizzati anche singolarmente e la concatenazione fra i processi può essere adattata alle esigenze della singola azienda partendo dallo studio delle strategie e dall’identità aziendale dello specifico cliente, mettendo a disposizione le competenze del team HR e di partner, sia come singoli specialisti che in maniera multidisciplinare.
“La piattaforma ha una doppia valenza. Da un lato, gli HR possono sentirsi supportati da un punto di vista funzionale” ci dice Marta Savino, Vice President Human Resources Director di Aubay, “questo grazie ad un approccio digitale che toglie all’uomo l’onere di alcune attività ripetitive. Dall’altro lato, il valore aggiunto di HAL non è solo questo, ossia la digitalizzazione dei processi, poiché la piattaforma è dotata di una propria rete neurale, disegnata ad-hoc sulla base delle caratteristiche funzionali HAL, che opera in un regime di continuo apprendimento. Ciò significa che quotidianamente è in grado di arricchire la propria esperienza arrivando di conseguenza a suggerire e predire informazioni puntuali in grado di ottimizzare l’esecuzione di processi o l’attuazione delle scelte relative alla gestione del personale. Questo è un unicum sul mercato”. Proprio a riguardo dei Report, l’integrazione di componenti di intelligenza artificiale permette di beneficiare di analisi quali il Net Promoter Score, l’Engagement Index, l’Organizational Network Analysis, spingendosi fino alla possibilità di misurare lo stato di benessere del dipendente e fare analisi predittiva sull’eventuale abbandono delle singole risorse.
“La presenza di una rete neurale, perfettamente fitting con le specificità dei processi gestiti dalla piattaforma HAL, permette di incrementare costantemente il valore dei processi aziendali; HAL in questo modo è in grado di determinare il comportamento dei membri dell’organizzazione e fornire una serie di informazioni per qualificare il legame del singolo individuo all’impresa” prosegue Savino. In aggiunta, attraverso l’uso dell’analisi semantica è possibile risalire al sentiment delle categorie oggetto d’analisi permettendo una reportistica avanzata per più livelli di aggregazione. Attraverso le organizational network analysis si riesce a far emergere in un’organizzazione o in un processo, i colli di bottiglia.
HAL valuta il livello di coinvolgimento, entusiasmo e dedizione di ogni dipendente con la rete neurale che indica l’engagement index individuale e l’engagemernt index aziendale.
La selezione
Il modulo della selezione è pensato per la divisione HR nel processo di recruiting, dalla stesura della job description alla selezione del candidato e persino la fase di onboarding. Gli algoritmi di intelligenza artificiale aiutano ad automatizzare i flussi, focalizzandosi sulle informazioni salienti dei candidati e generando un ranking imparziale che elimina i pregiudizi, i cosiddetti “bias”. Il matching tra requisiti richiesti e skill del candidato permette di rilevare hard e soft skills e identificare così in pochi secondi i candidati più efficaci e allineati alla posizione da coprire.
La formazione
Per chi è già a bordo, HAL registra competenze, crea piani di sviluppo, monitora le attività e i risultati della formazione, supportando la crescita del personale. Si parte con l’analisi dei bisogni formativi, tenendo presente anche la disponibilità economica del processo di formazione. HAL permette infatti di rendicontare tutto in maniera automatica, gestendo la documentazione necessaria per audit esterni o interni. La gestione digitalizzata del processo formativo consente di avere in tempo reale dati ed informazioni sulla quantità e qualità della formazione ricevuta e sugli output delle competenze possedute e acquisite rispettivamente pre e post corso, fino alla valutazione di monitoraggio post formazione effettuato del responsabile della risorsa.
Lo sviluppo, Valutazione, Survey…
Infine, HAL implementa processi di sviluppo digitali in grado di coinvolgere le persone con continuità; ciò le rende artefici del proprio percorso di crescita che viene considerato parte essenziale della strategia di investimento sul business. “Il coinvolgimento continuo durante tutto l’anno permette che le risorse vengano messe al centro della strategia, allineando l’organizzazione alla vision e dando ad HR e management l’opportunità di attuare decisioni tempestive ed intelligenti”. Anche in ambito valutazione, i diversi strumenti misurano le prestazioni dei dipendenti e accompagnano la risorsa, aiutandola nel suo processo di miglioramento e crescita. Si possono avere dati dalle singole persone e processi o anche una valutazione d’insieme restituita dall’AI che mette a confronto i vari parametri. Tramite le survey di qualsiasi natura ed entità l’AI arriva a misurare anche il benessere del dipendente ed il suo livello di coinvolgimento e motivazione. La restituzione dei risultati e dei report grafici avviene a più livelli che ne determinano la complessità e profondità del dato. Come è chiaro, ogni informazione sui dipendenti viene gestita con facilità, da quelle di contatto, alla formazione e certificazioni possedute, curriculum professionale, valutazioni ricevute, livello di engagement o stato di benessere.
“Un esempio del valore dato dall’AI è l’analisti semantica di parole con cui l’AI può lanciare da sola delle survey su topic definiti. Questo non solo velocizza l’operatività ma apre a scenari che magari non erano stati presi in considerazione dalle risorse umane, con l’obiettivo di risolvere questioni, anche poco evidenti, e ottimizzare la gestione. Pensiamo al gender gap e all’inclusività, temi oggi fondamentali che la tecnologia può aiutare a far emergere”.