Il concorrente di ChatGpt sarà eseguire attività avanzata su più livelli
Google ha annullato gli eventi di lancio di Gemini previsti per la prossima settimana e ora prevede di rendere disponibile il concorrente di GPT-4 a gennaio. L’azienda ha anticipato Gemini all’I/O 2023, pubblicizzandolo come un modello fondamentale con “capacità multimodali impressionanti” all’inizio della sua formazione. Inizialmente, Big G aveva pianificato di farlo debuttare prima della fine dell’anno con un lancio insolitamente programmato tra le festività – cosa che non ha annunciato pubblicamente – ma fonti hanno riferito a The Information che Gemini era alle prese con un addestramento profondo su domande non in inglese, ossia con la possibilità di un lancio globale piuttosto che localizzato, come avvenuto con ChatGpt. A questo punto, il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, avrebbe deciso di ritardare il rilascio.
Gemini è progettato per essere in grado di gestire un’ampia gamma di applicazioni, combinando diversi tipi di dati come immagini e testo per attività avanzate. A maggio, la compagnia aveva dichiarato: “Una volta messo a punto e rigorosamente testato per la sicurezza, Gemini sarà disponibile in varie dimensioni e capacità”. Si prevede che Gemini apporterà miglioramenti all’intelligenza artificiale esistente di Google e anche ai prodotti potenziati dall’intelligenza artificiale, come Bard, Assistente e Ricerca. Ma, data l’importanza di questa versione e il dominio che il rivale OpenAI ha già nel settore, il colosso vuole giocare bene le sue carte, prima di imbattersi in una sfida così importante.
Proprio nel 2024 dovrebbe arrivare il GPT Store di OpenAI, una piattaforma dove mettere in vendita e acquistare chatbot e non solo L’organizzazione aveva presentato GPT Builder all’inizio di novembre durante la sua prima conferenza per gli sviluppatori, offrendo agli abbonati un modo semplice per creare i propri bot AI personalizzati. Per l’occasione, OpenAI aveva confermato l’esistenza del GPT Store che sarebbe dovuto andare live a novembre. L’uscita e il repentino rientro del CEO, Sam Altman, hanno reso le cose un po’ più complesse, ritardando la disponibilità. Altman, il mese non è andato come previsto.