Canon apre una nuova era per l’editoria con la rivoluzione del liquid design

Canon apre una nuova era per l’editoria con la rivoluzione del liquid design

Le nuove frontiere della lettura al centro del Future Book Forum 2023, 10°edizione. Tra le novità allo studio anche un progetto internazionale per abbattere le emissioni di Co2

Si chiama libro liquido perché il suo contenuto può cambiare forma a seconda del contenitore in cui viene versato. Una vera e propria rivoluzione, secondo gli esperti che, nell’era della trasformazione digitale, si sta prepotentemente affacciando sul mercato dell’editoria. Una inedita modalità di lettura, che offre la possibilità di sfogliare le pagine, sottolinearle, evidenziarle, modificare le dimensioni e i caratteri del testo, adattandolo allo schermo di qualunque device. E per i moltissimi che non desiderano rinunciare alla versione cartacea, prestando attenzione all’ambiente, sono in arrivo buone notizie. Oltre ai servizi di book on demand e al supporto di soluzioni di packaging realizzate con materiali innovativi e sostenibili, è allo studio del Publishing 2030 Accelerator, gruppo di lavoro nato lo scorso anno da un’idea di Canon e lanciato al Future Book Forum, la costruzione di un’autostrada virtuale, in cui il file del libro viaggia fino al centro di produzione (dotato di tecnologie di stampa digitale) più prossimo al punto vendita, così da ridurre al minimo le distanze di trasporto. Una novità assoluta realizzabile attraverso l’attivazione, a livello globale, di una rete di tipografie specializzate a disposizione di tutti gli editori.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Temi cruciali per il futuro del comparto, di cui si è recentemente dibattuto a Poing, in Germania, nel corso del Future Book Forum 2023, il prestigioso evento internazionale organizzato da Canon, giunto alla sua decima edizione, che riunisce editori, stampatori, fornitori di soluzioni e altri stakeholder provenienti da tutta Europa, per esplorare insieme, attraverso presentazioni live, tavole rotonde, casi di successo, esperienze e brain storming, l’universo della lettura e le sue nuove frontiere.

Leggi anche:  Per un italiano su due il carovita è il tema più rilevante

“Quando abbiamo lanciato Future Book Forum nel 2014 – sottolinea Jörg Engelstädter, fondatore dell’evento – il nostro intento principale era quello di consentire la collaborazione per guidare il settore dell’editoria verso un futuro di successo. Sono felice di vedere che, dopo 10 anni, continuiamo a realizzare questo obiettivo insieme alla nostra community. E quest’anno, con l’aggiunta dei tour Liquid Printing, abbiamo ulteriormente ispirato i partecipanti raccontando storie di produzione di libri on-demand attraverso i nostri clienti e partner tecnologici, Tecnau/SITMA e TXT spa, Liber Digital, Mediaprint Solutions e TJ Books”.

Il concetto di liquid design, una definizione in cui il libro è declinato in maniera fluida tra canali e formati diversi, collegando fisico e digitale con un approccio integrato, per rispondere prontamente alla trasformazione del panorama editoriale e alle esigenze del pubblico, è stato illustrato da Peter Fisk, leader mondiale di pensiero, autore, futurista e moderatore dell’evento, che ha evidenziato il potenziale illimitato della nuova esperienza di lettura.

Grande attenzione è stata poi riservata alle opportunità offerte dell’intelligenza artificiale nella generazione automatica di contenuti e alla realtà aumentata. Tra gli argomenti affrontati, inoltre, le strategie per coinvolgere il pubblico in modo sempre più significativo, costruendo connessioni autentiche e durature. Un ruolo di primo piano, in questo contesto, è ricoperto dal marketing liquido, leva fondamentale per la crescita dell’audience, grazie alla co-creazione e alla co-promozione tra piattaforme social come Instagram e TikTok.

Il Future Book Forum 2023 è stato anche occasione per presentare gli ultimi risultati conseguiti dal Publishing 2030 Accelerator, nato con l’obiettivo di accelerare il cambiamento sistematico verso la sostenibilità nel settore dell’editoria libraria. Composto da un gruppo di operatori, impegnati in tre aree di lavoro – la misurazione dell’impronta ecologica di un singolo libro, la costruzione di una rete di stampa libraria distribuita e la rivalutazione dei costi e delle emissioni – con il supporto di IPA (International Publishers Association) e FEP (Federation of European Publishers), il team sta lavorando, tra l’altro, alla messa a punto di una metodologia riconosciuta a livello internazionale per il calcolo delle emissioni di CO2 prodotte durante il ciclo di vita di in libro.

Leggi anche:  Ecco come sarà l’Assistente Google con Bard

Grande soddisfazione viene espressa da Jörg Engelstädter, uno dei principali collaboratori di Publishing 2030 Accelerator: “L’elevato livello di impegno e i pareri positivi ricevuti dai partecipanti dimostrano che le aziende all’interno della catena di fornitura dell’editoria sono pronte a cambiare – e dobbiamo cambiare, per continuare a crescere e progettare attività editoriali più sostenibili e inclusive per il futuro.”

Al Future Book Forum 2023 sono intervenuti come relatori anche Sophie Wybrew-Bond, vicepresidente senior, Lifestyle, Knowledge and News di Future PLC, Holly Mcloughlin, content creator e community manager di Tandem Collective, Julio Covacho López & Manuel Lucania Fesser, fondatori di Quantic Brains Transform, Stefano De Marco, ceo di Tecnau / SITMA, Sara Panceri, communication manager di TXT Spa, Eirik Wahlstrøm, Ceo e co-fondatore di Ludenso, Gvantsa Jobava, vicepresidente di International Publishers Association (IPA), Rachel Martin, global director of Sustainability di Elsevier, Michiel Kolman, vicepresidente, research networks e academic ambassador di Elsevier e Richard Charkin, editore ed ex- presidente di IPA.