La Generative AI come catalizzatore della produttività, ma è essenziale investire in formazione e sviluppo delle competenze per affrontare i rischi e garantire un utilizzo etico
L’era digitale sta entrando in una fase rivoluzionaria con l’avvento dell’Intelligenza artificiale generativa (Generative AI). Questa tecnologia sempre più accessibile, capace di creare contenuti originali e innovativi – dalla generazione di codice, all’elaborazione e analisi di enormi set di dati, alla creazione di design grafici – sta ridefinendo il concetto di esperto, democratizzando l’accesso a compiti che precedentemente erano in mano a specialisti del settore, apportando un cambiamento radicale nel panorama attuale. Uno degli impatti più significativi che la Generative AI sta avendo ed avrà nel mondo del business riguarda il time-to-market delle nuove soluzioni. Per esempio, le aziende tecnologiche stanno già utilizzando questi strumenti per accelerare i processi di sviluppo del software, riducendo drasticamente i tempi di rilascio dei prodotti. Questo implica una risposta più rapida ed efficace alle mutevoli esigenze del mercato, rendendo tali aziende più agili e competitive. In effetti, l’accelerazione significativa dei processi di sviluppo e analisi fornita da queste tecnologie può trasformarsi in un vantaggio strategico nel panorama imprenditoriale sempre più frenetico e digitalizzato.
Parallelamente, la Generative AI emerge come un catalizzatore fondamentale per la produttività. Strumenti basati su questa tecnologia possono automatizzare attività che vanno dall’inserimento dei dati all’elaborazione del linguaggio naturale, liberando così i professionisti da compiti ripetitivi e permettendo loro di concentrarsi su mansioni di maggiore valore strategico.
Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale della Generative AI, le organizzazioni devono fare un investimento strategico in formazione e sviluppo delle competenze. Questa tecnologia richiede una nuova serie di competenze, sia tecniche che strategiche. È fondamentale formare il personale non solo sull’uso degli strumenti di Generative AI, ma anche sulla comprensione dei rischi associati, come la generazione di output non accurati o fuorvianti, denominati “allucinazioni”. È dunque fondamentale implementare controlli di qualità rigorosi, utilizzare tecniche di verifica e validazione e comprendere i limiti dei modelli utilizzati. Un altro aspetto fondamentale da considerare è l’etica nell’utilizzo della Generative AI. Le organizzazioni devono garantire che l’uso di questa tecnologia sia responsabile, rispettoso dei diritti e della privacy degli utenti, e conforme alle normative vigenti.
Attualmente, numerose aziende hanno avviato l’implementazione di soluzioni mirate a supportare le attività quotidiane, che vanno dall’estrazione di dati da documenti testuali ad esperti agenti virtuali di supporto. Un esempio significativo arriva da una rinomata società di informazioni finanziarie e di notizie globali che ha ottimizzato un modello di linguaggio per facilitare l’estrazione di dati finanziari e la generazione di insights, mostrando che è possibile trasformare modelli generici in sistemi esperti.
Il mercato italiano non è da meno. Il nostro team di data science e intelligenza artificiale ha avuto l’opportunità di implementare diverse soluzioni per diverse realtà consolidate nei rispettivi settori, che spaziano dall’editoria al settore assicurativo fino al manifatturiero, dimostrando che in ogni settore, l’intelligenza artificiale generativa può avere un impatto significativo.
In conclusione, la Generative AI offre immense opportunità di sviluppo per le organizzazioni che vogliono migliorare la loro produttività e innovare. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia, è fondamentale investire nella formazione, nella gestione dei rischi e nell’etica. Le organizzazioni che affronteranno con successo queste sfide saranno in una posizione privilegiata per navigare con successo nella nuova era digitale.
A cura di PwC