Supply chain, RELEX Solutions rivoluziona la pianificazione

Migross sceglie RELEX Solutions per unificare le operazioni della propria catena retail e aumentare l'efficienza
Alex Centimerio, Direttore Vendite Italia e MENA di RELEX

Il ruolo chiave dell’IA nell’orchestrazione della catena di fornitura. L’azienda propone una piattaforma basata su algoritmi di machine learning per proiettare nel futuro il settore retail

RELEX Solutions nasce nel 2005 a Helsinki da un’idea di Mikko Kärkkäinen, Johanna Småros e Michael Falck, con l’obiettivo di rendere la supply chain dei beni di consumo più efficiente e più adattabile ai cambiamenti. Oggi, l’azienda che conta 21 uffici in tutto il mondo per un totale di 1.800 dipendenti offre una piattaforma integrata per l’ottimizzazione della supply chain, che punta a eliminare la compartimentalizzazione dei processi che impatta sull’efficienza generale della catena del valore nel settore del retail e del manufacturing.

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La principale caratteristica è rappresentata da un motore di previsione della domanda, basato su algoritmi di ultima generazione di machine learning. La soluzione permette l’analisi di un’enorme mole di dati e di avere un’equazione veloce, arricchita da dati granulari che contengono dettagli significativi come, per esempio, scontrini e transazioni di cassa comparabili con eventi meteorologici, giorni della settimana, chiusure e informazioni relative a prezzi e promozioni. Inoltre, gli algoritmi di machine learning permettono di sviluppare previsioni sempre più precise.

OLTRE LA PIANIFICAZIONE

Queste funzionalità si traducono in un notevole miglioramento rispetto al passato, quando si guardava soltanto ai dati delle vendite. «L’obiettivo principale è ottenere una “single view of demand”, ovvero una visione unificata della previsione delle vendite all’interno di un’azienda» – dichiara Alex Centimerio, sales director EMEA South di RELEX Solutions. «Questo consente di prendere decisioni in tutti i processi aziendali basandosi sulla stessa previsione della domanda. Intorno a questa visione unificata, si sviluppano diverse soluzioni che affrontano problemi specifici. L’idea che sta alla base è l’ottimizzazione e la riduzione dei tre principali costi che influenzano i retailer: lo stock, le persone e lo spazio». La piattaforma unificata di ottimizzazione della supply chain e del retail di RELEX aiuta le aziende ad allineare e ottimizzare la pianificazione della domanda, il merchandising, la supply chain e le operazioni. «I clienti ottengono un aumento della disponibilità e delle vendite, una maggiore sostenibilità e un miglior ritorno sull’investimento in termini di livello di stock, gestione degli spazi, ottimizzazione della forza lavoro e capacità» – spiega Centimerio. «Un’altra area di estrema importanza è la gestione dei prezzi, che può essere suddivisa in prezzi continuativi, promozionali e saldi». Marchi leader come Eurospin, Migross, Leroy Merlin, Mediaworld e Douglas si affidano oggi a RELEX per ottimizzare la propria pianificazione della supply chain e del retail. L’azienda investe costantemente oltre il 20% del fatturato in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di continuare a spingere i confini della pianificazione della supply chain e del retail per i decenni a venire.

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Michael Falck, co-founder di RELEX Solutions

OTTIMIZZAZIONE INTELLIGENTE

Secondo Michael Falck, co-founder di RELEX Solutions, le tendenze emergenti nel settore si focalizzano sulla ricerca di maggiore efficienza nelle operazioni e nella logistica attraverso l’ottimizzazione dei processi di pianificazione mediante l’utilizzo della tecnologia, compresa l’IA. «C’è una maggiore consapevolezza delle esigenze dei clienti e una rinnovata attenzione alle promozioni in periodi di elevata inflazione. Non meno importante, l’impegno per ridurre l’impronta di carbonio e aumentare la sostenibilità dei processi aziendali». Per quanto riguarda il mercato italiano, la sfida riguarda il fatto che, nel nostro Paese, nella maggior parte dei casi le merci si muovono prevalentemente su gomma. «L’aumento dell’inflazione unitamente ai costi di approvvigionamento, di stoccaggio e di trasporto, carburante compreso possono arrivare ad incidere fino a un terzo sul prezzo finale dei prodotti, mettendo ulteriore pressione sulla necessità di rendere la supply chain più efficiente e sostenibile, in misura maggiore rispetto ad altri paesi europei» – conclude Falck.