Solo due anni fa, TSMC, il principale produttore mondiale di circuiti integrati avanzati, annunciava la decisione di implementare i processori AMD EPYC nei suoi centri di ricerca e sviluppo.
A questa scelta si è aggiunto oggi anche STMicroelectronics, il più grande produttore di semiconduttori in Europa, che ha annunciato l’impiego di oltre 1.000 processori AMD EPYC nei suoi data center in Francia, Italia e India, e altre migliaia sul cloud di Microsoft Azure.
“Negli ultimi 10 anni abbiamo testato tutti i processori. Abbiamo sempre avuto bisogno di quelli più veloci e con il maggior numero di core e per un certo periodo non c’è stata concorrenza. Da quando AMD ha introdotto i primi processori EPYC nel 2017, è arrivata un’alternativa. (…) Dopo la presentazione della seconda generazione di processori AMD EPYC, li abbiamo testati e le loro prestazioni hanno superato in modo significativo le aspettative dell’azienda. (…)”, commenta Olivier Joubert, senior infrastructure architect di STMicroelectronics. “Con la terza generazione di processori AMD EPYC, il vantaggio in termini di prestazioni rispetto alla concorrenza è salito al 12%. Inoltre, abbiamo ottenuto un rapporto tra prezzo e numero di core migliore del 25% nelle macchine a 1 processore e del 30% in quelle a 2 processori. Abbiamo anche avviato dei test di efficienza e con la generazione EPYC 3 il consumo energetico per core è sceso del 30%. È stata la prima volta che siamo riusciti a soddisfare tutti i criteri: prestazioni, prezzo ed efficienza. Per questo motivo abbiamo iniziato ad acquistare molti processori AMD EPYC di terza generazione”.
Poiché STMicroelectronics progetta e produce semiconduttori, i suoi stabilimenti dispongono di almeno due data center ciascuno. Il team di ricerca e sviluppo dell’azienda si trova ad affrontare sfide significative, dal momento che la quantità di dati necessari per i calcoli è quadruplicata. La maggiore richiesta di potenza di calcolo ha fatto sì che il team prestasse più attenzione al consumo energetico e alla temperatura operativa dei data center al fine di garantire un livello di efficienza ottimale per i sistemi di raffreddamento. L’azienda ha un impegno di lunga data nei confronti della sostenibilità e si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre il consumo energetico di 150 GigaWatt all’anno, puntando al contempo alla neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2027.
“Con la quarta generazione di AMD EPYC possiamo ottenere almeno il 25% di prestazioni in più rispetto alla precedente. Si tratta di un risultato di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altro processore della concorrenza disponibile sul mercato. La nostra esperienza dimostra che, anche rispetto alla terza generazione di AMD EPYC, la concorrenza richiede il 50% in più di energia per core e i processori costano il 75% in più a fronte di prestazioni inferiori. La quarta generazione di AMD EPYC sarà quindi ancora più avanti rispetto a tutti i modelli simili delle altre aziende del settore”, conclude Joubert.