Da fornitore di software e licenze a leader di servizi tecnologici, SoftwareOne guarda al mercato italiano con un portafoglio progettato per assistere i clienti nel cloud journey con una previsione chiara dei costi
SoftwareOne è una multinazionale con sede in Svizzera specializzata nel licensing software, nella consulenza e nella fornitura di servizi a valore aggiunto. L’azienda conta circa diecimila dipendenti e vende e fornisce servizi in 90 paesi. Nata originariamente come reseller di prodotti Microsoft, oggi rappresenta una realtà in cui il 42% dei profitti, per quanto riguarda il mercato italiano, deriva dal settore dei servizi. Questa trasformazione è stata guidata da Alessandro Colasanti, che nel 2020 è diventato amministratore delegato di SoftwareOne Italia. A livello globale, l’azienda, che è quotata alla SIX Swiss Exchange, fornisce a circa 65mila clienti soluzioni software e cloud di oltre 7.500 publisher.
«I nostri servizi si possono racchiudere in due macro aree» – spiega Colasanti. «La prima riguarda la commercializzazione di servizi di Software Asset Management e di Digital Supply Chain e la seconda comprende i servizi tecnologici che sono legati principalmente al processo di migrazione in cloud. I nostri clienti vogliono essere affiancati da qualcuno che capisca quale sia il percorso tecnologico più adatto alle loro esigenze e desiderano comprendere come possano crescere riducendo in modo permanente i costi operativi». Sono poche le aziende che sanno cosa significhi ottimizzare veramente il business nel cloud. «Bisogna ripensare il modo in cui le aziende gestiscono la spesa cloud» – continua Colasanti. «Puntiamo a implementare processi in grado di facilitare il dialogo tra le diverse anime aziendali. La sfida principale consiste nel creare un linguaggio comune che coinvolga business, finance e IT».
IL CLOUD AL CENTRO DELL’OFFERTA
Ma quali sono quindi le ragioni che hanno spinto SoftwareOne, negli ultimi anni, a passare da fornitore di software e licenze a trasformarsi in un leader globale di servizi tecnologici? «L’azienda si è trasformata per rispondere alle esigenze del business» – risponde Colasanti «La crescita registrata negli anni non poteva più essere sostenuta unicamente attraverso la rivendita di software. Abbiamo dovuto espanderci nel mondo dei servizi, e il primo passo è stato l’ingresso nel campo del Software Asset Management, che si occupa della gestione dell’intero ciclo di vita del software. L’inizio della nostra trasformazione verso i servizi coincide con la nascita del cloud, di conseguenza, il nostro portafoglio di servizi è stato appositamente concepito per agevolare i clienti nella transizione verso ambienti cloud».
CLOUD E AI SENZA SORPRESE
Trasformati grazie al cloud e digitali per natura. «La caratteristica distintiva di SoftwareOne è quella di approcciare la Digital Transformation dei clienti partendo dalla parte transazionale per poi arrivare a supportarli in tutto il processo di digitalizzazione, attraverso i propri servizi tecnologici. Questo approccio consente di guardare in modo più preciso ai costi. «La nostra profonda conoscenza dei contratti e del licensing, soprattutto nel contesto del mondo cloud, ci permette di anticipare e stimare quali saranno i costi del cliente durante il processo di trasformazione. Una delle principali preoccupazioni, durante la migrazione in cloud è infatti la paura di perdere il controllo sui costi» – dichiara Colasanti.
«Vogliamo diventare il “trusted advisor partner” dei clienti nel loro percorso di trasformazione digitale. Il nostro approccio è “agnostico” e orientato esclusivamente al loro interesse. Grazie alle nostre competenze su tutti e tre gli hyperscaler, supportiamo le aziende in base alle loro esigenze, cercando di capire quali servizi dei cloud provider potrebbero essere più utili. Inoltre, stiamo espandendo le nostre attività nell’ambito dell’AI per fare in modo che venga compresa e adottata dalle aziende nel modo giusto».