Molte di queste derivano dalla versione Enterprise, come l’analisi di interi file
OpenAI sta lanciando nuove funzionalità per gli iscritti al servizio ChatGPT Plus. Gli abbonati possono adesso caricare file e lasciare che l’IA li analizzi, oltre ad ulteriori novità per la ricerca di fatti più recenti. Le novità sono dirette discendenti delle opzioni già viste in ChatGPT Enterprise, dedicato alle aziende. L’analisi “multimodale” lavora in questo modo: una volta che il file viene inviato a ChatGPT, sono necessari alcuni istanti perché l’IA possa analizzarlo così che il chatbot possa eseguire operazioni come riepilogare i dati, rispondere a domande o generare visualizzazioni di informazioni in base alle richieste.
Il chatbot non si limita solo ai file di testo. Su Threads, un utente ha pubblicato screenshot di una conversazione in cui caricava l’immagine e chiedeva a ChatGPT, tramite DALL-E 3, di creare una grafica in stile Pixar basata su di essa. Ha quindi ripetuto il passaggio mixando le due grafiche. Nella pratica, il chatbot può tenere memoria di quello che ha prodotto e basarsi su questo per generare altri contenuti, a seconda delle richieste degli utenti. Un’altra novità della beta di ChatGPT Plus riguarda la possibilità di lasciare che l’IA decida da sola quando basarsi su nozioni derivate da Bing, il motore web di Microsoft, per fornire risposte. A differenza di quanto accadeva prima, con un flag manuale, adesso “Sfoglia con Bing” può essere impostato in maniera automatica, lasciando che sia il bot a usare la modalità quando necessario. Ciò significa, ad esempio, che gli utenti non dovranno più selezionare dal menu a tendina di GPT-4 modalità come “Browse with Bing”, l’analisi avanzata dei dati o DALL-E, ma l’intelligenza artificiale farà tutto in automatico, in base al contesto. OpenAI lascia comunque agli utenti la possibilità di effettuare l’operazione in modo manuale.