Nella sua più recente Market Guide, Gartner disegna uno scenario europeo in cui cresce l’importanza degli specialisti della nuvola
Si parla spesso, sempre di più di hyperscaler, come dell’unico scenario possibile nel contesto dei servizi cloud. Eppure, non è così. In un mondo dove la generalizzazione dei servizi lascia spazio alla necessità di sfruttare offerte personalizzate, una vicinanza territoriale al cliente, la risposta alle normative nazionali ed europee, acquistano un’importanza crescente i cosiddetti Speciality Cloud Provider. Ad accorgersene è anche Gartner, che nella sua più recente Market Guide parla proprio di questo segmento in ascesa. Il motivo? Siamo in una nuova fase, nella quale considerare le diverse sfaccettature del cloud, tutte le sfumature di cui è composto e che ne completano l’offerta. Gli “specialisti” si pongono allora come alternativa valida ai nomi grossi del mercato, tanto da colmare alcune inefficienze che questi non possono, per ragioni di business o per una naturale visione che punta più all’orizzonte piuttosto che a ciò che si ha sotto il naso. Gli hyperscaler rappresentano una scelta cardine per tanti motivi ma non più la sola.
Nella sua Market Guide, Gartner ricorda la suddivisione dei provider di piattaforme cloud. Da un lato i custom service, con SaaS e PaaS, dall’altro le hosted apps, con lo IaaS e la condivisione del Platform as a Service. Hyperscaler e Speciality si pongono agli apici delle Cloud Platform Service Providers, all’interno del panorama delle Hosted Apps. Si arriva dunque alla considerazione che i fornitori di infrastrutture cloud e piattaforme di servizi globali su vasta scala non hanno quella flessibilità necessaria per offrire servizi personalizzati a specifiche regioni geografiche. Si aspettano che i clienti locali adottino un approccio “one size fits all” al cloud computing, cosa che non può sempre essere realizzata. Inoltre, le organizzazioni che desiderano adottare il cloud computing ai margini della propria rete, o che tentano di ospitare carichi di lavoro complessi, spesso scoprono che i fornitori di cloud hyperscaler offrono solo una parte dell’hardware, degli strumenti e dei servizi applicativi di cui hanno bisogno.
Un quadro che è vero soprattutto in Italia, dove oltre il 90% dell’imprenditorialità è basato sulle PMI. Rispondere a loro è quanto mai vitale non solo per mandare avanti l’economia ma anche incentivare l’innovazione. In tale contesto, come in tutti quelli nazionali, si parla di Regional Cloud Provider, come categoria che fa parte degli specialisti e per la quale Gartner individua Aruba Cloud come fornitore d’eccellenza assieme ad un’altra manciata.
Ogni anno Gartner pubblica la sua Market Guide, una vera e propria guida per il mercato, indirizzata a settori specifici. A settembre del 2023, l’analista ha inserito Aruba Cloud nella sezione degli Speciality Cloud Provider, riconoscendo il ruolo e il punto di riferimento non solo in Italia ma a livello europeo del marchio come leader nell’offerta dei servizi sulla nuvola. Nell’accezione di Gartner, i provider scelti si distinguono per la loro capacità di affrontare le sfide specifiche dei clienti, che spesso non vengono completamente soddisfatte dai giganti dell’industria. In tal senso, la Market Guide evidenzia l’importanza crescente dei fornitori specializzati, tra cui Aruba Cloud, in grado di fornire risposte a specifiche richieste del mercato non completamente seguite dagli hyperscaler.
Un’alternativa di valore
Non solo SaaS e IaaS ma anche edge computing. Quest’ultimo rappresenta un’altra area in cui gli hyperscaler, secondo Gartner, potrebbero soffrire le esigenze di pubblici particolari. Al di fuori dei data center, ai margini della rete, i servizi degli hyperscaler spesso sono difficili da integrare e quindi da gestire. Le aziende con requisiti complessi, in settori quali l’automazione industriale, la sanità digitale e l’automotive si stanno dunque rivolgendo a fornitori di cloud bare metal ed edge, in grado di fornire infrastrutture cloud, dinamiche e flessibili. Peraltro, In alcuni Paesi vigono norme sulla residenza e sulla sovranità dei dati che impongono la presenza di data center locali. Da anni, Aruba Cloud ha investito sull’Italia per costruire le proprie facility, che rispettano le più stringenti norme tecniche e ambientali. Proprio il concetto di sovranità sta creando tante opportunità per i provider specializzati. Una situazione che, ancora Gartner, pensa possa portare alcuni fornitori specializzati a evolvere la propria attività per trasformarsi in Multicloud Managed Service Provider (MCMS), capaci di sostituire gli hyperscaler nella gestione e nell’operatività propria delle soluzioni cloud pubbliche.