L’AI cognitiva secondo Sferanet

L'AI cognitiva secondo Sferanet

La società del Gruppo Olidata sviluppa progetti d’intelligenza artificiale basati sull’essere umano, che valorizzano anche le informazioni di contesto

L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto forte sulla vita delle persone. Dispositivi utilizzati quotidianamente, come telefoni, smartwatch o device presenti sugli autoveicoli la impiegano sempre più spesso. Consapevole dell’importanza che l’intelligenza artificiale sta acquisendo, Sferanet, società controllata dal Gruppo Olidata, dedica da ormai quattro anni, una intera divisione allo studio e alla ricerca di nuove soluzioni sull’AI che siano cutting-edge e di frontiera rispetto allo stato dell’arte.

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«La diffusione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, ha creato entusiasmo nei confronti di quest’area» – commenta Manuela Vaser, Coordinatrice della Divisione AI Sferanet. «Oggi, sembra apparentemente facile introdursi in questo mercato, ma non basta cavalcare l’onda di una moda per affermarsi. L’intelligenza artificiale ha una prospettiva di vita molto lunga, e come realizzatori di soluzioni è essenziale proporre qualcosa che sia sostenibile nel tempo. Di conseguenza è importante agire in maniera responsabile affinché venga mantenuta la governance dei processi AI in tutte le fasi realizzative.

Inoltre, affinché le soluzioni di AI siano veramente utili, è necessario utilizzare dati che siano in qualità. In questo modo l’utilizzo dell’AI può fornire un aiuto concreto al supporto decisionale, avendo sempre a mente che tutte le soluzioni da noi realizzate pongono l’essere umano al centro del processo.

Per fare questo Sferanet punta sull’AI cognitiva. «L’intelligenza artificiale classica si fonda sulla possibilità di fornire un’elaborazione basata sull’osservazione di dati in ingresso riguardo a un determinato fenomeno» – spiega Manuela Vaser. «Molti sistemi di AI non considerano però che il fenomeno possa essere influenzato da altri dati ambientali di contorno. Grazie all’utilizzo dell’AI cognitiva possiamo prendere in considerazione anche le informazioni inerenti all’ambiente in cui il dato è generato.

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Per questo motivo, abbiamo costruito un vero e proprio ecosistema in cui si considera anche il contesto in cui il dato è generato, e dove le informazioni sono orchestrate in modo che i modelli abbiano a disposizione tutti gli elementi per eseguire un’inferenza che sia veramente utile allo scopo cui sarà dedicata.

In questo senso, la nostra declinazione di AI cognitiva non è da intendere come un processo in cui l’algoritmo si sostituisce all’essere umano, ma deve essere visto come un “supporto” alla decisione o all’analisi, in dipendenza del contesto di utilizzo, affinché nessun fattore venga tralasciato.

DALLA SANITÀ ALLA SICUREZZA PUBBLICA

Molti sono i progetti nei quali l’AI cognitiva può essere impiegata. In ambito sanitario Sferanet sta lavorando allo sviluppo di un progetto, relativo alla diagnosi precoce di alcune patologie oncologiche polmonari. Il progetto prevede l’utilizzo di sistemi che, attraverso la lettura dell’esito della TAC, siano in grado di individuare le forme iniziali di malattia tumorale.

«L’analisi delle tac – puntualizza Vaser – restituisce importanti informazioni che consentono al medico di fare una diagnosi precoce, prescrivendo la cura più idonea per avviare un percorso terapeutico. Se il paziente fosse un forte fumatore o avesse difese immunitarie particolarmente basse o se fosse in corso un’epidemia, sarebbero necessarie ulteriori precauzioni. In questo caso le informazioni di contesto diventano fondamentali».

Ulteriori esempi di utilizzo dell’AI cognitiva provengono dal settore della Pubblica sicurezza. «Le nostre soluzioni AI di computer vision e di natural language processing sono attualmente utilizzate in contesti legati ad indagini criminali o di monitoraggio del traffico urbano, e sono un prezioso supporto per gli operatori durante le delicate fasi di studio dei reperti, analisi dei video e delle immagini, ed interrogazione di banche dati, e grazie all’AI cognitiva, è possibile collegare molteplici fonti dati ed arricchire ancora di più le informazioni di cui l’operatore può usufruire» – dichiara Vaser. «Un’altra declinazione di utilizzo in ambito sicurezza riguarda la salvaguardia del territorio attraverso lo sviluppo di un sistema di prevenzione e contrasto dei rischi ambientali. A questo scopo abbiamo realizzato una soluzione che raccoglie le segnalazioni dei cittadini sui social network e su portali Web, analizza i contenuti attraverso l’AI e genera un alert quando i contenuti analizzati affrontano argomenti sensibili come frane, allagamenti, alluvioni o altri problemi».

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UNA SQUADRA VINCENTE

Sferanet dispone di una squadra di professionisti esperti in materia AI. «Da sempre abbiamo un approccio fortemente orientato al lavoro di squadra» – precisa Vaser. «Ci sentiamo parte di un unico meccanismo all’interno del quale ogni contributo, per ciascuna fase di realizzazione, si dimostra prezioso. La nostra area può essere definita un puzzle: ciascuno di noi detiene il proprio dominio di competenza, sapendo di poter contare sull’aiuto di colleghi che hanno competenze complementari. Data scientist, ma anche solution architect, sviluppatori AI, machine learning engineer e altri professionisti collaborano tra loro in un processo in cui ognuno ha ben chiaro il proprio ruolo, ma sempre in un’ottica collaborativa e di insieme. Un discorso a parte va fatto sulla formazione. Investiamo molto sulle nostre risorse proponendo percorsi formativi scelti ad HOC per ciascuna figura professionale, sulla base delle necessità del gruppo, del progetto e in rapporto alle esigenze di crescita professionale di ciascuno».