Le analisi preventive entrano in una nuova era con la metodologia offerta da S3K
Quando si parla di simulazione, spesso si va con il pensiero agli scenari della realtà virtuale, al massimo quella aumentata. Eppure simulazione, in un contesto molto più tecnico, assume una diversa concezione, che paradossalmente deriva dalla sua accezione più primitiva, quella latina: “essere similis”, riprodurre un comportamento laddove non era presente, replicando fenomeni di causa ed effetto, per prepararsi al futuro.
Andando ai giorni nostri, parliamo di Modelling & Simulation (M&S). Si tratta di uno strumento di investigazione multidisciplinare, applicato a tanti campi, dall’automotive alla sicurezza. Un concetto strettamente connesso al digital twin, progettato per replicare la maggior parte delle caratteristiche di quello che è il modello reale. “Immaginiamo di avere un gemello digitale del proprio corpo. Potremmo provare l’efficacia di medicine, di soluzioni per prevenire e quindi provare a risolvere eventuali problemi che potrebbero arrivare un domani” ci dice Alessandro Lo Presti, Responsible della Practice Modelling & Simulation di S3K S.p.A.. Il Gruppo, che ingloba una decina di aziende più Fabaris S.p.A., è un riferimento nel mercato del cosiddetto M&S, con clienti di spicco, tra cui la Difesa. Non a caso, alla Cecchignola di Roma, Fabaris è presente dal 2014 con delle attività presso il Centro di Eccellenza sul Modelling & Simulation, così come è presente al COVI, il Comando Operativo di Vertice Interforze, all’Aeroporto di Centocelle.
Simulare la vita reale
Il Modelling & Simulation sta acquisendo un’importanza sempre maggiore per preparare decision-maker a situazioni verosimili che coinvolgono, ad esempio, le Istituzioni quali la Protezione Civile, la Difesa etc..
“L’organizzazione – dichiara Lo Presti – necessita di addestrare preventivamente il personale che, nel caso reale, ha il compito di moderare le possibili conseguenze di eventi conosciuti ma inattesi e di avviare specifiche azioni”. A S3K si deve la costruzione di Archaria, una sorta di Napoli digitalizzata del 2035, con una densità di popolazione simile a quella del capoluogo partenopeo e un vulcano che, in maniera simile al Vesuvio, si erge alle spalle della metropoli, non senza destare preoccupazioni. Il sottostato di Archaria è composto da circa 300 layer geografici anche interconnessi.
Qual è il valore aggiunto di questa tipologia di attività? “In una situazione tipicamente italiana, come i terremoti, sappiamo che – prosegue Lo Presti – operativamente entrano in gioco diverse organizzazioni. Si tratta di organizzazioni che, di norma, lavorano molto bene individualmente, ma che quando si ritrovano a dover collaborare, hanno spesso necessità ad interagire tempestivamente”. Ecco allora che i modelli sviluppati da S3K aiutano a coordinare le operazioni preventivamente, per ottimizzare gli interventi reali durante una situazione di crisi. ll beneficio essenziale del “Modelling & Simulation” è quello di eseguire un addestramento e un’analisi preventiva. Riuscire a prevedere le conseguenze di un’azione è un valore inestimabile, in un’era in cui agire in maniera veloce, soprattutto in certi contesti, non è un’opzione ma un’esigenza concreta, per salvare delle vite”. Secondo il manager, il M&S permette di realizzare modelli che opportunamente alimentati con dati reali permettono di eseguire il monitoraggio in tempo reale del contesto di interesse e quindi utilizzabile non solo per effettuare della analisi predittiva. È possibile usare la tecnologia per valutare policy da adottare in panorami specifici e risparmiare così tempo e denaro rispetto ad approcci tradizionali, di vecchio stampo.
Le metodologie offerte dal Modelling & Simulation ci permettono, quindi, di realizzare scenari digitalizzati con l’obiettivo di supportare processi decisionali, di addestramento, di analisi e di monitoraggio di situazioni che reputiamo di interesse specifico o che possano accadere nel prossimo futuro. Per tale motivo, pur essendo consapevoli che non sarà mai possibile realizzare una esatta copia della realtà, lavoriamo per avere disponibili modelli digitalizzati più aderenti possibili alle situazioni concrete che ci permettano di soddisfare gli obiettivi legati ai processi appena accennati.
In generale gli scenari sono complessi in termini di dati, informazioni, assett, eventi e loro conseguenze e questo comporta una attività di modellazione non banale e una successiva attività di simulazione molto articolata.
L’attività di simulazione supporta principalmente la possibilità di fornire ai decision-maker (le persone che poi andranno effettivamente ad operare nella situazione reale) maggiore prontezza e consapevolezza nell’affrontare e mitigare l’evento specifico e le sue conseguenze. Un tipico esempio di evento potrebbe essere quello dei terremoti in Italia che possiamo classificare come eventi conosciuti (prevediamo in linea di massima gli effetti) ma inaspettati (non sappiamo quando questi avverranno con certezza). Crediamo assolutamente corretto rendere disponibili alle varie organizzazioni istituzionali o meno (civili e militari) dei modelli digitalizzati dove simulare una situazione di crisi dovuta a qualsiasi tipo di evento (naturale, sociale, di guerra etc.) e fornire supporto, in particolare, e nel più breve tempo possibile alle decisioni da intraprendere per mitigare le sue conseguenze.
In tale contesto, oltre alle metodologie applicate della modellazione e simulazione, è auspicabile, ed è quello che S3K sta attualmente realizzando, l’inserimento di tematiche quali quella dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale.
Come accennato precedentemente, in genere gli scenari reali sono molto complessi e prevedono la gestione di grandi quantità di dati al fine di riprodurre le caratteristiche più salienti della situazione reale. Questa affermazione diventa ancora più rilevante nel caso in cui i vari modelli siano alimentati in near real time da flussi di grandi moli di dati per mantenere la loro coerenza con il mondo reale. Lo scopo finale, quello cioè di avere informazioni utili dallo scenario per supportare eventuali processi decisionali nel più breve tempo possibile, comporterebbe in realtà un periodo di analisi molto lungo e un enorme sforzo da parte di analisti se tale attività non fosse supportata da motori di gestione di Big Data.
L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nell’utilizzo degli scenari digitalizzati, comporterebbe l’introduzione invece di algoritmi di Autoapprendimento (Machine Learning, intelligenza computazionale) e Ragionamento e Classificazione (ragionamento automatizzato, elaborazione di ontologie) che permetterebbero di fornire un ulteriore supporto al processo decisionale finale, basandosi su una “esperienza artificiale”, creata utilizzando la velocità e le proprietà di computer sempre più potenti.
La piattaforma realizzata da S3K è la Joint Multiple Scenario System, una piattaforma web based che permette la replica di un numero indefinito di scenari identici. Questo permette di far lavorare le persone in tanti tavoli indipendenti tutti sullo stesso scenario, in modo da diminuire il tempo richiesto per ottenere indicazioni sugli effetti di un’azione su una simulazione e giungere così prima a inferenze e risultati che si avvicinino il più possibile alla realtà. Caratteristica di S3K è il lavorare in modalità open.
“Non possiamo simulare – conclude Lo Presti – ogni tipo di operazione delle industry a cui ci rivolgiamo e, per questo, siamo capaci di essere interoperabili con soluzioni di terze parti che approcciano situazioni differenti, così da dare al cliente una visione più ampia e olistica possibile del quadro che vuole prevedere, per governarlo prima che accada”.