CRIF, intelligenza e tecnologia per il BNPL

CRIF, intelligenza e tecnologia per il BNPL

Il Buy Now Pay Later trasforma l’esperienza di acquisto dei consumatori. Per rispondere alle esigenze dei player finanziari, CRIF rende disponibile una soluzione ad hoc per la valutazione del rischio di credito e frode degli utenti, anche alla luce della nuova direttiva europea sul credito al consumo

Negli ultimi anni il fenomeno del Buy Now Pay Later (BNPL), o “compra ora, paga dopo”, ha guadagnato rapidamente popolarità in tutto il mondo. In Italia, anche se il metodo di pagamento online più diffuso rimane ancora la carta di credito, usata soprattutto per transazioni di valore elevato, il BNPL registra una crescita annua a due cifre. «I prodotti BNPL erogati del nostro Paese hanno fatto registrare un deciso incremento del +47% nel 2022, in ulteriore accelerazione rispetto al +35% del 2021, confermando ritmi molto superiori rispetto alla crescita del credito al consumo small ticket tradizionale, che si è attestato a +13% nel 2021 e +5% nel 2022» spiega Elisabetta Pancaldi, senior director di CRIF. «Il Buy Now Pay Later sta trasformando l’esperienza di acquisto dei consumatori italiani, garantendo maggiore flessibilità finanziaria. L’industria BNPL in Italia è in rapida espansione, trainata dall’aumento dell’e-commerce e dall’adozione di nuove tecnologie finanziarie. Sempre più aziende rendono disponibile questo servizio ai propri clienti e si assiste all’incremento dei player specializzati che sono entrati sul mercato per offrire questo tipo di facilitazione. La crescente accettazione da parte dei commercianti italiani ha reso il BNPL un’opzione di pagamento comune su molti siti di e-commerce e in numerosi negozi fisici. Inoltre, si sta assistendo alla diffusione del BNPL anche in ambiti non tradizionalmente retail: Travel, Insurance e B2B, in quest’ultimo caso attraverso piattaforme specializzate che offrono dilazioni di pagamento su transazioni commerciali tra imprese».

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Secondo l’ultimo Market Outlook di CRIF, dal punto di vista dell’utilizzo il ticket medio del BNPL è molto più basso rispetto a quello del credito al consumo più tradizionale: oltre il 50% delle richieste è inferiore ai 500 euro, a conferma che il BNPL rappresenta agli occhi dei consumatori più un mezzo di pagamento che una forma di finanziamento. «Rispetto al credito al consumo tradizionale – prosegue Elisabetta Pancaldi – si evince anche una stagionalità più marcata, con le erogazioni BNPL del secondo semestre superiori in media del 41%, con picchi concentrati nell’ultimo trimestre dell’anno. Tutto questo testimonia che il BNPL è intimamente legato a comportamenti d’acquisto particolarmente concentrati nel periodo natalizio. Un altro fenomeno interessante riguarda la frequenza con cui gli utenti ricorrono a questo tipo di facilitazione finanziaria. Se si considerano da un lato il ticket contenuto e dall’altro la facilità e la velocità di accesso a questo prodotto, il BNPL registra una frequenza superiore rispetto ai prodotti finalizzati small ticket più tradizionali».

Leggi anche:  Schneider Electric, l’efficienza operativa del data center non basta

Analizzando il profilo d’età degli utenti BNPL, i Millennials e la Generazione Z costituiscono il 71% del totale. Queste ultime generazioni sono cresciute con l’e-commerce e la digitalizzazione dei servizi finanziari, quindi l’adozione di nuove forme di pagamento è stata naturale per loro. Anche sul fronte della rischiosità del credito emergono evidenze interessanti. Nel 2022, il BNPL ha fatto registrare un tasso medio di insolvenza in calo del -30% nel 2022 rispetto al 2021, e in controtendenza rispetto alla crescita fatta segnare invece dal credito small ticket. «Tutto questo evidenzia che il BNPL si stia diffondendo principalmente nella clientela a bassa rischiosità creditizia, che lo utilizza percependolo come esperienza di pagamento e non come forma di credito» – puntualizza Pancaldi.

UNA SOLUZIONE AD HOC

Per rispondere alle crescenti esigenze dei player finanziari, CRIF ha lanciato CRIF BNPL Suite, innovativa soluzione interamente dedicata al BNPL, che consente la valutazione puntuale del rischio di credito e di frode degli utenti che si affacciano a questa nuova forma di credito che è stata creata ad hoc nel SIC EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF. «CRIF BNPL Suite – spiega Elisabetta Pancaldi – fa leva sull’esperienza globale che il Gruppo CRIF ha maturato in Europa nei mercati più esperti dal punto di vista dell’e-commerce e del BNPL, offrendo soluzioni consolidate e già scelte dai più importanti player internazionali. CRIF è già partner di top player di mercato, come Cofidis e Sella Personal Credit sul mercato italiano, oltre a Klarna e grandi retailer leader nell’e-commerce come Zalando, La Redoute, Fly Now Pay Later, a livello internazionale». CRIF BNPL Suite consente di gestire la valutazione sia nell’ambito di processi di acquisto online sia in store, integrandosi in modo semplice (attraverso un unico punto di accesso via API) con i sistemi gestionali dei player che hanno deciso di adottarla.

Leggi anche:  IA generativa, sfide e opportunità per i responsabili aziendali

VERSO UNA NUOVA DISCIPLINA

La crescente diffusione del fenomeno ha portato le autorità europee e internazionali a intervenire per garantire una regolamentazione adeguata e una gestione responsabile del BNPL. In questa direzione, si colloca la revisione della direttiva sul credito ai consumatori (2008/48/CE), pubblicata dalla Commissione Europea a giugno 2021, giunta alla fase finale della procedura legislativa in sede europea. «Una delle modifiche chiave – continua Elisabetta Pancaldi – riguarda la supervisione dei fornitori di BNPL che, qualificati come fornitori di credito, saranno obbligati a una procedura di ammissione e registrazione presso l’Autorità nazionale competente, che, per il nostro Paese, è Banca d’Italia».

La nuova direttiva sul credito al consumo influirà inoltre sui termini e sulle condizioni offerte dai fornitori di BNPL, ai quali sarà richiesto di essere trasparenti sulle commissioni applicate, sulle spese di gestione e sui tassi di interesse. Inoltre, sempre per contrastare il rischio di sovraindebitamento dei consumatori, la nuova direttiva obbliga i fornitori di BNPL a fare una valutazione del merito creditizio prima di concedere finanziamenti. Un’altra conseguenza importante della nuova disciplina è la promozione di una regolamentazione uniforme per il settore BNPL in tutta l’Unione europea. La nuova Direttiva sul credito al consumo porterà quindi significativi cambiamenti soprattutto nel settore del Buy Now Pay Later, anche se per valutarne la portata e gli effetti esatti occorrerà attendere l’entrata in vigore. Se implementate correttamente, le nuove norme renderanno il settore del BNPL più sano e sostenibile, offrendo ai consumatori un’opzione di pagamento flessibile e responsabile.

Leggi anche:  Innovare anche a piccoli passi

«CRIF BNPL Suite – conclude Elisabetta Pancaldi – garantisce una valutazione istantanea e multidimensionale, tramite una piattaforma digitale che fa leva su oltre 100 controlli sull’ecosistema di dati, combinando verifiche tradizionali (come rischio di credito, antiriciclaggio, fonti istituzionali Scipafi) con quelle di nuova generazione messe a disposizione dall’open banking, per offrire una valutazione completa. Grazie alla trentennale esperienza di CRIF nella realizzazione di sistemi di valutazione del rischio e di prevenzione frodi, sono stati sviluppati algoritmi statistici AI-based e processi decisionali ad hoc. Questi algoritmi e processi utilizzano l’ecosistema di dati CRIF Information Core, tra i quali, per esempio, la digital footprint lasciata dagli utenti durante l’esperienza di acquisto online: informazioni nuove e preziose che sono utilizzate nei check e negli score per fornire una valutazione dei rischi ancora più granulare e accurata».