Per preservare la sovranità del dato, il colosso comincia a supportare il settore pubblico e le imprese critiche in UE
Amazon ha annunciato il lancio di servizi cloud indipendenti per l’Europa, in quello che sembra essere un tentativo di dissipare i timori sulla sovranità dei dati dell’UE. Il colosso lancerà il cloud sovrano europeo Amazon Web Services (AWS), progettato appositamente per i clienti del settore pubblico e le aziende private che operano in settori altamente regolamentati. A partire dalla Germania, il cloud sarà installato su server situati in Europa, mentre solo i dipendenti AWS residenti nell’UE e nei blocchi avranno il controllo del suo funzionamento. Il nuovo sistema sarà separato dalle altre regioni cloud esistenti e i dati dei clienti “non verranno utilizzati per alcuno scopo” senza previo accordo. Nel frattempo, per i clienti con maggiori esigenze di residenza dei dati, sarà possibile mantenere i metadati creati all’interno dell’UE.
Insieme a Google e Microsoft, i servizi cloud di AWS dominano il mercato europeo. Con l’aumento vertiginoso del numero di aziende critiche e di agenzie governative che si affidano a queste piattaforme, nell’UE cresce la preoccupazione sul modo in cui i dati vengono gestiti e archiviati da aziende non europee. In risposta, il blocco ha spinto per la “sovranità digitale”, con l’obiettivo di riprendere il controllo sia dei propri dati che della tecnologia. A luglio, ad esempio, il nuovo accordo Bruxelles-Washington sui flussi di dati ha cercato di aumentare la sicurezza dei trasferimenti, aggiungendo garanzie come un tribunale di revisione per la protezione dei dati e un accesso limitato ai dati del blocco da parte dei servizi di intelligence statunitensi. Nel frattempo, Amazon è sotto pressione per doversi conformare alla nuova serie di norme dell’UE sulla moderazione dei contenuti e sulla concorrenza leale, il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA).