Altilia applica i Large Language Models ai dati non strutturati interni dell’azienda attraverso una piattaforma unificata che potenzia l’elaborazione intelligente dei documenti e supera i limiti di ChatGPT
Valorizzare e rendere accessibili le tecnologie di Artificial Intelligence (AI), è uno degli obiettivi più importanti di Altilia. «L’elaborazione del linguaggio naturale, e in particolare la tecnologia alla base di ChatGPT, hanno enormi potenzialità» – spiega Massimo Ruffolo, CEO e founder di Altilia. «Ma si tratta di portarla in azienda nel modo giusto per migliorare i processi di elaborazione dei dati, gestire la conoscenza e rendere disponibili un maggior numero di informazioni, per contribuire alla riduzione del lavoro manuale e accelerare i processi della gestione operativa». Grazie all’AI, è possibile rendere più rapidi i processi di business e aumentare la produttività. Nuove potenzialità giungono da ChatGPT – dove GPT sta per Generative Pre-trained Transformer – che identifica una famiglia di modelli linguistici introdotti per la prima volta da OpenAI nel 2018 i quali sono alla base dei servizi di AI generativa in grado di creare contenuti.
Il termine Pre-trained si riferisce a modelli pre-addestrati, mentre Transformer indica una nuova tipologia di modelli di reti neurali, inizialmente sviluppata da Google. GPT fa parte della categoria dei c.d. Large Language Models. «I Large Language Models sono modelli linguistici general purpose, addestrati su grandi volumi di dati, ma non pensati per un problema o un settore specifico» – nota Ruffolo. «Secondo Gartner, fino al 20-30% dei risultati di ChatGPT presenta inesattezze. ChatGPT può fornire risposte sbagliate su conoscenze molto specifiche. L’essere generalista è il suo limite».
POTENZIARE IL FINE-TUNING
Nel contesto aziendale, utilizzare un modello linguistico tipo GPT di Open AI, in grado di comprendere aspetti lessicali, ma non le specificità legate al settore o all’ambito tecnico può essere problematico. «Questo limite può essere gestito dal fine-tuning, utilizzando i documenti dell’azienda come dataset di addestramento specifico» – puntualizza Ruffolo. «In Altilia, ci serviamo dei Large Language Models, pre-addestrati su dataset di tipo generalista, e inseriamo la conoscenza specifica del business dell’azienda. Partire da modelli pre-addestrati è più semplice ed efficace che creare un modello di intelligenza artificiale che nasce da zero. Il fine-tuning consente di trasferire ai modelli le terminologie e le peculiarità proprie dell’operatività di un’impresa». Un altro aspetto dibattuto in merito all’utilizzo di servizi di IA generativa come ChatGPT, riguarda la necessità di scambiare informazioni con un ente esterno, che possono essere riutilizzate per l’addestramento, creando così problemi di sicurezza dei dati e di proprietà intellettuale. Mentre si discute molto di questi argomenti, Altilia già fornisce gli strumenti per sfruttare appieno questi modelli mantenendo i dati in azienda».
PIATTAFORMA UNIFICATA
«Il valore distintivo di Altilia – afferma Ruffolo – è la capacità di elaborare i documenti non strutturati dell’impresa, in modo da produrre dati e conoscenza dettagliati, in maniera semplice e veloce». Uno dei vantaggi di Altilia consiste nel disporre di una piattaforma in cui è gestito tutto il processo di elaborazione documentale, in modo unificato. «ll primo step consiste nel caricamento dei documenti» – spiega Ruffolo. «La componente di Computer Vision separa elementi come testo, immagini, tabelle in base al layout dei documenti. I contenuti vengono poi processati tramite Large Language Models, ottimizzati con il fine-tuning, per estrarre i dati e le informazioni ricercate, in modo automatico». In sintesi, si parte dall’acquisizione dei documenti aziendali da cui si estraggono i dati e le informazioni salienti, utili all’azienda per accelerare e automatizzare le attività operative o di knowledge management. «In pratica – continua Ruffolo – creiamo una knowledge base aziendale, con cui gli utenti possono interagire con modalità simili a ChatGPT, per ottenere le conoscenze specifiche dell’impresa disponibili in piattaforma». Esistono già diversi clienti di Altilia che usano questa soluzione. «Lo zoccolo duro – conclude Ruffolo – è rappresentato dal settore bancario e dei financial service. Siamo partner di alcune delle più importanti banche italiane in diversi progetti. Stiamo lavorando, per esempio, nella gestione dei crediti deteriorati, ma siamo in grado di adattarci alle esigenze di qualsiasi settore».