Migrazione del dato, perché governance e modellazione diventano fondamentali

Migrazione del dato, perché governance e modellazione diventano fondamentali
Alessandro Falchetti, Systems Consultant di Quest Software

Quest Software racconta i pregi di uno spostamento ragionato del database, che diventa elemento di valore del business

Se c’è un aspetto che la trasformazione digitale ha posto in evidenza è la grande mole di dati che si produce giorno dopo giorno, in qualsiasi azienda, di qualunque settore. Una produzione che spesso si rispecchia, in negativo, nello spostamento dei dati da una parte all’altra, anche dall’on-premise al cloud. Ripensare gli schemi, ossia i contenuti, permette non solo di risparmiare in storage ma anche di acquisire fluidità e maggiori opportunità di business. Lo sa bene Quest Software, che lavora proprio su concetti come spostamento ma anche governance e modellazione. L’azienda è divisa tre business unit. La prima, la Platform Management, si occupa delle soluzioni Microsoft, dalla gestione dell’active directory alla migrazione, anche delle caselle di posta elettronica. La seconda è One Identity, ed è specializzata sull’accesso ai sistemi. L’ultima business unit, Information and Systems Management, è focalizzata sulla gestione e protezione del dato. Con l’acquisizione, due anni fa, di Erwin, la BU ha integrato anche processi di data modeling, arricchendo così la propria offerta.

La pandemia

Quando si è iniziato a lavorare massivamente da remoto, sono entrati in gioco diversi aspetti legati al “nuovo” mondo ibrido. “Le aziende si sono ritrovate a dover governare flussi differenti, con i dipendenti che hanno avuto accesso a base dati eterogenee, da postazioni non sempre controllate” ci dice Alessandro Falchetti, Systems Consultant di Quest Software. “Questo ha reso più necessario adottare un approccio cautelativo, anche a considerazione del boom del cloud, che ha trasformato il panorama dell’on-premise”.

Leggi anche:  AI Act, anche SAS si batte per un’intelligenza artificiale etica e sicura

Il valore del dato

Nell’ambito di un programma complessivo di governance dei dati, la modellazione dei dati rappresenta allora un passaggio prezioso ma spesso trascurato. “Modellando i dati come precursori o prerequisiti per lo spostamento, si possono identificare gli elementi importanti, stabilire dove si trovano i dati e renderli più sicuri. Di conseguenza, è molto più semplice portare i dati giusti nel posto giusto al momento giusto, così da aiutare le parti interessate a prendere decisioni informate e data-driven”. Con un’infrastruttura ibrida, la cosiddetta “movimentazione” del dato assume contorni specifici, a cui dedicare piattaforme ad-hoc. “In questo scenario, la tecnologia di Quest Software permette di spostare, con totale sicurezza, l’informazione più di valore per i clienti, applicando tutte le misure idonee a garantire la validità del dato stesso”.

Replica Dinamica

Oltre alla movimentazione one-shot, ossia il backup/restore, c’è un ulteriore aspetto da tenere presente oggi, quello della dinamicità con cui le imprese cambiano piattaforma, con una movimentazione più rapida e frequente. “Esistono dunque diverse tipologie di movimentazione, come la replica, un modo utile anche per scremare la quantità di informazioni che fanno parte del know-how dell’azienda. Lo spostamento dinamico dei dati riguarda anche la movimentazione tra tipi e strutture diversi. Con l’aumento della quantità di dati e l’identificazione di nuovi e più ampi utilizzi, lo spostamento dinamico dei dati supera la tradizionale replica dei database”. In tal senso, l’organizzazione può adottare database open source e NoSQL e tecnologie di streaming di dati come Kafka anche se ciò richiede quasi sempre lo spostamento dei dati in modo selettivo, in tempo reale tra piattaforme diverse.

Comprendere il dato

Come sottolinea Falchetti, nelle attività di spostamento dei dati, non così spesso i clienti compiono un ragionamento identificativo su “cosa” movimentare. Questo rappresenta un rischio? “Sicuramente sarebbe una buona pratica quella di analizzare il volume e il contenuto delle tabelle, se ospitano o meno dati sensibili, invece di muoverli in massa. L’ottimizzazione e l’efficientamento è qualcosa su cui ancora lavorare”. Eppure, proprio questo tipo di ottimizzazione darebbe alle aziende modo di accrescere il valore del proprio dato e quindi del business. Serve, anche qui, una comprensione del contesto. “Le organizzazioni che archiviano i dati, e che li considerano il vero tesoro del loro lavoro, di rado si rendono conto che il dato di per sé assume contorni differenti, con elementi strutturati e non. Deve esservi allora un’analisi a priori su cosa si sta caricando, per poter valorizzare davvero le informazioni all’interno delle imprese e sfruttarle in un secondo momento, quando più opportuno”.

Leggi anche:  HPE pone le basi per la next-gen della gestione dei dati con software-defined storage e automazione AI-driven

Per maggiori informazioni scarica il white paper gratuito  “Empowering everyone to bring the right data to every decision”


Quest fornisce soluzioni software per l’informatica enterprise in continuo sviluppo. Permette di semplificare le problematiche date dall’esplosione dei dati, dall’espansione del cloud, dai datacenter ibridi, dalle minacce alla sicurezza e dalla compliance alle regolamentazioni. Quest è un provider globale per 130.000 aziende localizzate in oltre 100 paesi, tra cui troviamo il 95% dei Fortune 500 e il 90% dei Global 1000. Dalla nascita nel 1987 ad oggi ha costruito un portafoglio di soluzioni che comprende database management, data protection, identity e access management, Microsoft platform management e unified endpoint management. Con Quest le aziende passano molto meno tempo a gestire il lato amministrativo dell’lT e si occupano sempre più di innovare il business.

Per maggiori informazioni visita www.quest.com