L’inarrestabile ascesa delle competenze FinOps per massimizzare il valore del cloud

L'inarrestabile ascesa delle competenze FinOps per massimizzare il valore del cloud

A cura di Martin Hosken, Chief Technologist for Cloud EMEA, VMware

Nell’ultimo decennio, il dibattito sul cloud è stato costantemente incentrato su concetti come velocità, scalabilità e controllo dei costi. Sebbene queste componenti rimangano di primaria importanza per qualsiasi strategia legata al cloud, il contesto economico attuale sta spingendo la discussione a comprendere meglio come il valore del cloud possa essere realmente percepito in tutta l’organizzazione, a livello operativo, finanziario e di esperienza dei clienti e dei dipendenti.

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Con i budget IT bloccati o ridotti, i team devono stabilire il percorso più rapido per massimizzare il valore del cloud. Nel fare ciò, l’attenzione si è spostata verso le modalità con cui i team cloud possono dimostrare efficacemente agli stakeholder senior dell’azienda dove e come l’impatto del cloud si fa sentire e quale sia il valore che l’azienda ne trae in cambio.

Le strategie multi-cloud stanno contribuendo a far uscire il cloud dal suo ambito puramente IT e a farlo entrare nell’azienda in una accezione più ampia. Tuttavia, per sfruttare al massimo il valore, è essenziale disporre delle competenze adeguate. I team cloud hanno bisogno di figure in grado di pianificare e gestire il percorso cloud, dimostrando non solo una solida competenza tecnica, ma anche la capacità di tradurre il cloud nel linguaggio di altri reparti, dal team di compliance al CFO.

Ecco perché i professionisti FinOps sono molto richiesti e stiamo assistendo a una combinazione delle competenze, che comprendono non solo l’aspetto tecnico del cloud ma anche quello finanziario, muovendosi dalla sfera dei fornitori per apparire anche nel lato clienti. La nostra ricerca mostra che 9 aziende europee su 10 ritengono queste competenze fondamentali nella corsa all’innovazione del cloud, ma il 64% (il 71% in Italia) fatica a reclutare i talenti.

In ogni caso, la ricerca delle competenze FinOps è iniziata.

Un collegamento essenziale verso il valore del cloud

Oltre la metà di tutte le offerte di lavoro per esperti del cloud provenienti da organizzazioni end-user ora menziona le competenze FinOps, che comprendono una profonda conoscenza di economia, contabilità o analisi dei dati come requisiti indispensabili per il ruolo. La nostra ricerca mostra che l’84% delle aziende europee (l’88% in Italia) sta attualmente reclutando un numero maggiore di professionisti con esperienza in finanza ed economia per i ruoli legati al cloud rispetto a tre anni fa. La competizione è ben accesa

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Tradizionalmente la gestione finanziaria del cloud, o FinOps, esisteva come reparto all’interno delle principali società di consulenza e vendor IT. Negli ultimi anni, infatti, il controllo dei costi è stato un elemento centrale delle strategie cloud e questi specialisti hanno aiutato i clienti nell’implementazione di policy e programmi, come lo “showback” o il “chargeback”, per incentivare i team a prendere decisioni finanziariamente responsabili nell’ambiente cloud. Inoltre, i vendor hanno contribuito a garantire la responsabilità dei costi del cloud a livello dell’intera organizzazione e l’allineamento con i più ampi KPI aziendali.

Queste competenze vengono ora riportate all’interno dell’azienda, poiché si riconosce che la massimizzazione dei rendimenti del cloud e l’accelerazione del suo valore non dipendono solo dalla velocità o dall’ottimizzazione dei costi. Il cloud è diventato parte del tessuto stesso dell’organizzazione. Indipendentemente dal team o dal reparto, il cloud deve essere radicato nella cultura aziendale, ampiamente riconosciuto e utilizzato. Vendor e società di consulenza possono sostenere questo processo, ma i talenti interni con competenze FinOps possono apportare un impatto concreto.

Anche se fanno parte dei team cloud, queste figure svolgono un ruolo altamente interdisciplinare. Nel contesto DevOps, i professionisti FinOps sfruttano le loro competenze in cloud computing ed economia per promuovere un’innovazione efficiente. Sono in grado di negoziare prezzi competitivi per un particolare tipo di container cloud, sfruttandone i vantaggi in termini di costo ed efficienza, prima di collaborare con gli sviluppatori per dimostrare il valore e i ritorni derivanti dalla progettazione e sviluppo di software basati su tali container. Questo significa che l’organizzazione può ottimizzare lo storage o utilizzare l’ambiente Kubernetes più adatto alle proprie applicazioni.

Allo stesso modo, grazie alle competenze nell’analisi dei dati e nella comunicazione, i professionisti FinOps possono collaborare con gli stakeholder senior per portare il cloud all’attenzione del consiglio di amministrazione e allineare così gli obiettivi tecnologici, finanziari e di business. Ad esempio, possono individuare, analizzare e presentare il caso aziendale per la sostituzione dell’infrastruttura “zombie”. L’infrastruttura “zombie” si riferisce alle risorse cloud inutilizzate o sottoutilizzate che comportano costi superflui. Queste competenze consentono di coinvolgere e responsabilizzare l’intera organizzazione, mostrando agli stakeholder senior perché le moderne strategie cloud come il multi-cloud possono risolvere queste inefficienze e massimizzare le risorse per ottenere benefici a lungo termine e un’esperienza migliore per i clienti.

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Ma al di là dell’impatto immediato sul business e sull’organizzazione, competenze FinOps come la contabilità possono apportare benefici anche all’esperienza dei dipendenti. In particolare, in ambito risorse umane e gestione delle paghe, questi professionisti sono in grado di valutare i sistemi esistenti e dimostrare dove il valore del cloud può essere meglio percepito. Ad esempio, l’automazione degli stipendi, la scalabilità per riconciliazioni più rapide e pagamenti istantanei o l’ottimizzazione dello storage per conservare e analizzare i dati dei dipendenti.

Le sfide da superare per vincere la gara

La Kingston University è costantemente impegnata nell’innovazione, nell’analisi e nella gestione dei dati per modellare la propria offerta formativa e migliorare l’esperienza degli studenti. Questo impegno è guidato dalla propria strategia di cloud smart. Tuttavia, per mantenere l’eccellenza accademica, l’università non si limita esclusivamente a tenere sotto controllo i costi. In collaborazione con provider come Xtravirt, AWS e VMware, l’Università sta adottando un approccio basato sul valore del cloud, garantendo che l’impatto e l’importanza della tecnologia siano chiari e percepiti in tutta l’organizzazione. Ad esempio, l’adozione di servizi cloud native sta agevolando la capacità di innovare, consentendo l’esplorazione di tecnologie emergenti come l’analisi dei dati con l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, questa realtà non è ancora universalmente diffusa e molte organizzazioni in Europa, nonostante le loro intenzioni, devono fare ulteriori progressi nelle loro assunzioni di esperti cloud. Il 35% dei Chief Technology Officer europei ha identificato i vincoli di budget come il principale ostacolo all’assunzione di questi talenti, mentre un ulteriore 29% ha dichiarato che questo è dovuto alla difficoltà degli stakeholder senior nel comprendere il ritorno sull’investimento di queste competenze. Altri responsabili chiave delle assunzioni, come i Chief Information Officer e gli IT Director, hanno sottolineato una maggiore attenzione alle competenze tecniche e all’esperienza dei nuovi assunti, con percentuali del 33% e del 24%, rispettivamente.

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Budget ridotti, maggiore innovazione

Dato che solo il 12% delle aziende europee ha indicato la carenza di talenti come il principale ostacolo all’acquisizione di queste competenze, è chiaro che emerge l’opportunità di accedere e assumere queste figure all’interno dei team cloud. Le aziende che intendono trarre vantaggio economico dalla transizione da una conversazione sul cloud basata sulla velocità e la scala a una centrata sull’integrazione dell’organizzazione nel suo valore devono superare questi ostacoli e continuare a cercare talenti FinOps. In questo modo, manterranno il loro vantaggio competitivo e saranno in grado di innovare nonostante le pressioni economiche.

Per quanto riguarda il cloud, stiamo entrando in un momento cruciale per le aziende di tutta Europa. Le competenze in questione sono ancora relativamente nascoste all’interno delle organizzazioni end-user e coloro che le adottano per primi possono trarre vantaggi tangibili. Chi si muove rapidamente per coinvolgere individui in grado di offrire un connubio di competenze tecniche e finanziarie legate al cloud scoprirà che gli stakeholder senior saranno presto coinvolti nel percorso del cloud e ne comprenderanno i vantaggi. Facilitando la rapidità con cui si ottiene il valore del cloud, le competenze FinOps sostengono direttamente le strategie multi-cloud e l’impulso verso una maggiore maturità in ambito del cloud.

I leader tecnologici devono ora decidere se continuare con la stessa strategia cloud o individuare un elemento di differenziazione che consenta loro di sbloccare le moderne operazioni ottimizzate per il cloud.