Brainbow, alla scoperta del modello comportamentale che innova la formazione in azienda

Brainbow, alla scoperta del modello comportamentale che innova la formazione in azienda
Paolo Pelloni, Digital Punk

Digital Punk mette in pratica il percorso nato e concepito per sfruttare al meglio le potenzialità delle organizzazioni italiane

Nel corso degli ultimi anni, la formazione in ambito aziendale ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Come qualsiasi attività che si svolgeva faccia a faccia, la pandemia ha cambiato per sempre le “regole del gioco”, delegando al digitale quelle procedure che prima si svolgevano insieme ai colleghi, con tempi e modi stabiliti, momenti di crescita e interazione. In un certo senso, anche la formazione ha dovuto innovarsi, sfruttando le leve del digitale e del web. Potremmo riassumere alcuni indicatori di questa trasformazione: meno tempo a disposizione, meno budget, l’attesa di un ritorno in tempi brevi dell’investimento e una maggiore spendibilità dei temi proposti.

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Concetti che Digital Punk ha fatto propri, per offrire un tipo diverso di formazione alle aziende incentrato sui metodi comportamentali, appoggiandosi al modello Brainbow che definisce lo stile comunicativo delle persone in azienda secondo i colori. Brainbow individua un totale di 32 stili comportamentali diversi, da raggruppare in quattro macro aree: blu, verde, giallo e rosso. A ogni area è possibile far corrispondere molte caratteristiche comunicative, che consentono di massimizzare le relazioni con gli altri. Non cluster predeterminati o elementi stereotipali ma modi per comprendere meglio l’altro, evitando lo scontro e le incomprensioni.

Brainbow, di per sé, ha già una peculiarità: è nato in Italia ed è pensato apposta per approcciare le abitudini basilari del nostro Paese. Peraltro, il modello ha ottenuto una validazione da Hogrefe, editore scientifico leader europeo in psicologia, psicoterapia e psichiatria, che opera nel campo del testing e dell’assessment psicologico. Uno dei vantaggi, come spiega Digital Punk, è che è possibile applicare gli stili comportamentali in qualunque azienda e in poco tempo e a qualsiasi livello. Può essere utile per aumentare l’empatia tra i dipendenti ma anche per incrementare le proprietà negoziali di ognuno. Così come per sfruttare competenze poco evidenti o migliorare la leadership. Composto da un test online e da una parte di formazione in aula, Digital Punk propone quattro moduli propedeutici: l’introduzione al modello, l’utilizzo pratico, l’applicazione alla realtà lavorativa e le simulazioni mirate.

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I vari moduli

Attraverso l’uso di mezzi coinvolgenti, i partecipanti riceveranno il risultato del test comportamentale, accompagnato da una descrizione accurata del profilo. Tramite delle esercitazioni interattive si metteranno in pratica le nozioni acquisite durante la prima fase. I quattro stili macro aiuteranno ad orientarsi e comprendere meglio gli elementi caratterizzanti di ognuno. In seguito ad uno studio delle esigenze professionali individuali, si imparerà a riconoscere il colore di colleghi o dei clienti, così da modellare e migliorare la propria comunicazione. Infine, con una simulazione mirata, i partecipanti potranno approfondire l’applicazione del modello Brainbow in situazioni reali, con lo scopo di eliminare il difetto comunicativo dato dalle differenze negli stili comportamentali.

La particolarità dei metodi comportamentali, almeno nell’accezione di Digital Punk, è la volontà di declinare l’approccio al mondo delle PMI. Il tessuto imprenditoriale italiano è, come sappiamo, radicato in una forma spesso famigliare, poche persone che portano avanti il business da anni. Applicare il modello in una realtà medio piccola può portare diversi vantaggi, finalizzati a creare una relazione fruttuosa nella quotidianità. I modelli comportamentali sono anche un modo per migliorare le attività dell’IT con già diversi casi applicativi di successo. In alcune aziende si è affrontato come gestire la comunicazione di un “down” in funzione dei colori dei clienti. I metodi comportamentali sono stati inseriti anche negli incontri formativi CISO:27001 per aiutare i responsabili della sicurezza ad avere una migliore comunicazione con il board e gli altri C-level. Le aziende IT italiane stanno infatti capendo che la soluzione tecnologica è solo metà dell’equazione, il fattore umano e sapere comunicare il proprio valore è altrettanto importante.

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