Davide Marini, Country Manager Italia di NetApp, ha portato la visione dell’azienda presso la Camera dei Deputati
Giovedì 27 luglio si è tenuto, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il convegno “A scuola di Sovranità per le infrastrutture Digitali: sviluppo e sicurezza tra atlanti e atlantismo”. Alla presenza delle istituzioni, tra cui il Vicepresidente della Camera on. Giorgio Mulè, il Presidente Intergruppo Parlamentare per la Sicurezza Informatica e Tecnologica on. Alessandro Colucci, il Direttore Generale AgID Mario Nobile il Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Bruno Frattasi, e con la moderazione di Antonio Spalletta, sono intervenuti importanti esponenti del settore ITC, attivi quotidianamente nell’innovazione e nella sicurezza del settore digitale. Tra i partecipanti è stata chiamata anche NetApp, con la presenza del Country Manager italiano Davide Marini.
Si è trattato di un importante momento di confronto e condivisione, in cui NetApp ha portato la propria esperienza nell’innovazione nella gestione dei dati.
Nel proprio intervento, Davide Marini ha dichiarato “Le informazioni, insieme alle persone, rappresentano gli asset più importanti che sono a disposizione delle organizzazioni. Si tratta di dati che vanno protetti, e da cui bisogna trarre il massimo beneficio”.
“NetApp si mette così al servizio di organizzazioni private e pubbliche. Per permettere loro di costruire valore e di accelerare la trasformazione digitale e l’innovazione, la nostra priorità è di offrire soluzioni tecnologicamente avanzate, con certificazioni di qualità basate su standard internazionali, che possano far stare tranquille le organizzazioni che le utilizzano in fatto di sicurezza, affidabilità e integrazione” ha continuato Davide Marini. “È molto importante rendere queste soluzioni facilmente integrabili con tutto l’ecosistema e con tutte le tecnologie messe a disposizione delle organizzazioni.”
In conclusione, Davide Marini ha anche parlato di formazione e di carenza di skill adeguati alla gestione delle nuove tecnologie: “Nel nostro campo c’è una carenza di risorse, per questo è importante che le nuove tecnologie vengano supportate e gestite da persone con skill adeguate, sviluppate a livello locale. Un contributo lo sta dando in questo ambito NetApp, che ha deciso di impegnarsi insieme all’Università di Palermo a contribuire a creare talenti che possano aiutare il Paese a crescere. Il nostro obiettivo congiunto è quello di sviluppare specialisti in ambito Data Science, cioè di professionisti che siano in grado di leggere e di supportare il digitale da un punto di vista di analisi dei dati e di sicurezza delle informazioni”.