Intent anticipa il futuro dell’IT. Con un obiettivo di fatturato di 25 milioni di euro per il 2023, continua la crescita di Intent che punta su sicurezza, AI e metaverso, ampliando l’ecosistema dei partner
«La pandemia e la guerra in Ucraina hanno modificato le regole del gioco, mentre l’intelligenza artificiale e il metaverso preannunciano altri cambiamenti significativi. Per l’informatica è un momento d’oro. La domanda è una volta e mezza l’offerta. Questo consente ai fornitori di selezionare i clienti: un privilegio che siamo lieti di avere». A parlare è Francesco Maria Primerano, chairman di Intent e maggiore azionista del Gruppo. Il system integrator italiano, che nel giro di dieci anni è passato da startup di successo a punto di riferimento del mercato dell’integrazione di sistemi e processi, è formato da quattro società “pensanti” (Intent Erp, Intent Business Solution, Karma e Digid) e una galassia di aziende operanti nel B2C (controllate o partecipate). «Poiché siamo soddisfatti di questo modello – spiega Primerano – abbiamo deciso di espandere il numero di partner operativi e di focalizzarci su quattro line of business: cybersecurity, sviluppi innovativi, software per le aziende di produzione e soluzioni per la PA. Grazie a queste iniziative, prevediamo di raggiungere entro la fine dell’anno un fatturato di 25 milioni di euro, con un organico che supererà i 350 dipendenti». Intent può contare su una base clienti estremamente diversificata con nomi di grande prestigio. «Tra i nostri clienti – continua Primerano – ci sono Enel, Poste Italiane e Lombardia Informatica nel settore della Pubblica Amministrazione. Luxottica e Lamborghini nel settore manifatturiero. Banca Popolare di Sondrio, Monte dei Paschi e Nexi nel settore bancario».
EVOLUZIONE DEL MERCATO IT
Le aggregazioni rappresentano un fenomeno in corso da tempo nel settore dell’IT. La pandemia ha contribuito a evidenziare e consolidare l’importanza dello smart working. Un aspetto nuovo e ancora non completamente compreso è l’adozione di un approccio orientato agli obiettivi, che ha dimostrato di migliorare l’engagement e le performance dei lavoratori. Inoltre, la somma delle varie misure per la transizione digitale previste dal PNRR avrà un effetto positivo sull’IT nei prossimi cinque anni. Allo stesso tempo, il recente codice degli appalti ha introdotto diverse modifiche, inclusa l’incremento al 70% della quota massima di subappalto rispetto al precedente limite del 30%. Il CEO di Intent traccia così l’evoluzione dello scenario del mercato del software e dei servizi IT in Italia. «La compravendita di aziende ha colpito principalmente quelle di medie dimensioni, che stanno gradualmente scomparendo. Ciò comporta un aumento della concentrazione e della frammentazione del mercato, con una conseguente diminuzione della competizione. È diventato essenziale accelerare le aggregazioni per affrontare le sfide di un mercato più competitivo, inoltre i fondi del PNRR tendono a premiare i gruppi più forti».
AI, SICUREZZA E METAVERSO
La guerra in Ucraina ha acceso i riflettori sulla sicurezza dei dati e dei sistemi informatici e sulla necessità di rafforzare le misure di protezione, difesa e continuità operativa. L’incertezza e le minacce connesse al conflitto hanno spinto molte aziende, tra cui Intent, a stringere accordi e partnership con specialisti come CYBEROO. «Il nostro obiettivo è garantire la protezione dei dati sensibili e offrire soluzioni avanzate per prevenire attacchi e violazioni della sicurezza soprattutto in uno scenario di hybrid working» – spiega Primerano. Sull’altro fronte caldo dell’intelligenza artificiale, la strategia di Intent punta sullo sviluppo interno di soluzioni basate sul machine learning. «Abbiamo appena concluso l’acquisizione di un’azienda specializzata nello sviluppo di algoritmi. E stiamo lavorando a un sistema di intelligenza artificiale che si addestra autonomamente per generare risposte tecniche nel campo dell’IT. Questo dimostra l’importanza che l’intelligenza artificiale avrà nel futuro. Mentre la Cina ha finanziato un ecosistema di tremila aziende specializzate in questo campo (cit. limes), l’Europa non può stare a guardare». Intent mostra grande interesse anche per il metaverso come tecnologia che avrà un impatto importante sull’esperienza di acquisto e la relazione con i brand. «Abbiamo già compiuto passi importanti e siamo al lavoro con attori di primo piano dell’industria del lusso e dell’automotive che hanno scelto di collaborare con noi».