Soluzioni cloud, data center proprietari e servizi fiduciari digitali. Aruba Enterprise, il partner italiano che accelera la trasformazione digitale delle organizzazioni
Tra le leve della digital transformation, i Trust Services offrono ad aziende e PA soluzioni software che possono aiutarle a snellire e ottimizzare i processi interni, sviluppando modelli di business efficaci ed efficienti per una crescita digitale sostenibile. I Trust Services di Aruba Enterprise – la divisione del Gruppo Aruba che da oltre dieci anni si dedica allo sviluppo e gestione di progetti IT complessi per le grandi aziende e la PA nell’ambito Trust Services qualificati, cloud e data center – rappresentano una eccellenza italiana anche a livello internazionale per il rafforzamento intrinseco della “fiducia” nella gestione dei dati che li caratterizza: dalle Certification Authority Aruba PEC e Actalis, alle certificazioni e agli accreditamenti a livello nazionale e internazionale (eIDAS, ICANN, PSD2), fino ai data center proprietari che Aruba progetta e realizza e da cui eroga anche i propri servizi Trust, dotati delle più elevate certificazioni di sicurezza (rating 4 ANSI/TIA 942) e operativi nel pieno rispetto dell’ambiente.
«In questo modo, Aruba mantiene il totale controllo della filiera end-to-end. I clienti sanno perfettamente da dove viene erogato il servizio e dove verrà conservato il dato che è stato oggetto di elaborazione ed eventualmente conservazione da parte di Aruba» – spiega Andrea Sassetti, AD ArubaPEC & Trust Services director Gruppo Aruba.
VERSO UNA TRUST-CHAIN ESTESA
Se i processi digitali sono sinonimo di competitività, l’azienda che riesce a gestire in modo efficace tutti i flussi compie un passo strategico in ambito di lean organization e di delivery del valore. In questo contesto, i Digital Trust Services sono un abilitatore chiave del processo di digitalizzazione; tuttavia, molto spesso, vengono visti come “servizi da scaffale” da acquistare al bisogno, senza tenere invece conto del loro “peso” sul processo. Oggi, questi servizi non sono ancora entrati nel core dell’IT, o meglio dell’IT-Business, promotore della cosiddetta trust-chain estesa. Dal punto di vista di Aruba Enterprise, emergono casi di trasformazione digitale nella sua più ampia accezione di metamorfosi organizzativa e culturale dell’azienda, che – come spiega Sassetti – non hanno tenuto conto, però, del ruolo e del possibile apporto di un provider di servizi fiduciari digitali (QTSP) e di servizi Trust “innervati” nei nuovi processi digitalizzati. «Nei progetti di dematerializzazione e digitalizzazione, l’identificazione rigorosa degli utenti è di importanza cruciale. Questa importanza si evidenzia nei processi di stesura di rapporti di sicurezza e controllo, nonché nei processi complessi che includono diversi livelli di autorizzazione e controllo. Durante la fase di reingegnerizzazione di questi processi, in chiave digitale, un QTSP avrebbe potuto impattare positivamente identificando e suggerendo modalità di identificazione degli utenti in modo più smart, più agevole sia per questi ultimi sia per il processo, oppure valutando alternative più “stringenti”, ove necessario».
IL VALORE DELLA TRASPARENZA
Sebbene la traduzione letterale di trust sia fiducia – è il concetto di trasparenza che ne definisce il valore di business ribaltando persino le relazioni tra aziende clienti e provider, molto spesso caratterizzate da logiche di lock-in. «Questo nuovo rapporto con il QTSP, incentrato appunto sulla trasparenza potrebbe rappresentare il grande elemento di “rottura” con il passato – afferma Sassetti – svincolando i processi dal prodotto, cioè dalla tecnologia, e spostando finalmente l’attenzione sulle soluzioni attuabili con un approccio platform con più flessibilità, apertura e, appunto, trasparenza».