Abbiamo raccolto alcuni dei commenti rilasciati da Emmanuel Becker, Managing Director Equinix Italy, con riferimento al 2023 Global Tech Trends Survey, che recepisce le indicazioni di quasi 3000 leader dei settori tecnologici, un centinaio per l’Italia. Il nostro Paese, che ospita quattro dei 248 DC dell’azienda, è ben posizionato, AI inclusa. Equinix, con una leadership riconosciuta, ha nell’ecosistema partner-clienti, uno dei suoi punti di forza
“Dopo i consumatori il digitale, spiega Emmanuel Becker, Managing Director Equinix Italy, sta cambiando il modo di fare business, ridisegnando le basi della competizione in quasi tutti i settori verticali, separando coloro che sono preparati alla nuova realtà digitale da quelli che non lo sono e, nel processo, spostando le dinamiche future dell’economia globale. Le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale stimoleranno ulteriormente questo processo”.
L’AI avanza: Italia ben posizionata
Proprio l’intelligenza artificiale sta rapidamente diventando la forza trainante delle moderne tecnologie in diversi settori industriali. “La richiesta di implementazione dell’AI in diverse funzioni aziendali è elevata, con l’Italia particolarmente propensa all’utilizzo dell’AI nelle operazioni IT, citata dall’84% degli intervistati nel Paese; ma elevata è anche la mancanza di conoscenze interne per raggiungere l’obiettivo, insieme ad altre barriere, tanto che in Italia il 48% degli intervistati non è molto soddisfatto della capacità del proprio team di implementare l’AI”. Il 44% dei leader IT dell’area EMEA ha inoltre indicato la mancanza di conoscenze interne come principale deterrente.
Gemelli digitali, sostenibilità e normative
Nove responsabili IT su dieci in tutto il mondo dichiarano che la loro organizzazione ha utilizzato o intende utilizzare presto la tecnologia dei gemelli digitali. “L’Italia – puntualizza il nostro interlocutore – riesce anche qui a posizionarsi al di sopra della media europea, dimostrando un tasso di pianificazione d’utilizzo maggiore. Il 49% degli intervistati, nei prossimi 24 mesi, sta infatti pensando a fare entrare in gioco gemelli digitali nel campo dell’operational performance (vs 42% EMEA)”.
Cybersecurity, compliance e customer experience rimangono però le priorità tecnologiche strategiche indicate rispettivamente dall’82% degli intervistati italiani.
La ricerca evidenzia un livello di fiducia aziendale nella propria capacità di soddisfare la domanda sostenibile che si rivela abbastanza elevata, attestandosi ad un 42% globale, con la rappresentanza IT italiana nuovamente al di sopra della media europea nel considerare la sostenibilità un driver strategico della propria infrastruttura.
In questo scenario estremamente complesso, colpisce come alcune dei prerequisiti basilari del business digitale siano gli stessi identificati dagli IT leader per risolvere il digital divide.
Nel caso italiano, 5G (53%), fibra (51%) e connessione a banda larga (34%) vengono indicate come priorità assolute, sottolineando l’attualità e l’importanza di un nodo infrastrutturale evidentemente non ancora risolto.
Clienti e partner: un ecosistema congiunto
La società conta 10mila clienti a livello mondo e circa 200 in Italia. “Si tratta – ci precisa Becker – di clienti per cosi dire ‘primari’, dai quali dipendono decine di altri clienti, come dimostra Accenture. Quello che conta nel nostro caso è l’ecosistema di partner: accanto a importanti system integrator ci sono società come Microsoft, Amazon, Oracle e anche Google che sono sia clienti che partner. In Italia contiamo un centinaio di addetti, tutti dediti ovviamente ai data center. Ma se calcoliamo anche le figure professionali messe in campo dai nostri partner sono diverse centinaia le persone che lavorano su prodotti Equinix. Virtualizzare le aziende è una attività in cui l’azienda si è dimostrata e si dimostra ogni giorno molto brava. In particolare credo che uno dei punti di forza di Equinix sia quello di supportare le aziende italiane che vanno all’estero, alle quali offre una piattaforma digitale forte, affidabile ed estesa”.
Una rete di 248 data center
Equinix è il principale fornitore di infrastrutture digitali a livello mondiale. Per riflettere questa missione, lo stesso nome Equinix vuole sottolineare l’impegno nell’offrire un EQUal, Neutral Internet eXchange. La società possiede attualmente 248 data center dislocati in 71 aree metropolitane e in 32 Paesi, con 50 importanti costruzioni in corso, tra cui quella di un nuovo DC a Barcellona. In Italia i data center sono quattro, tutti nel Nord Italia. Tra questi figura l’ML2 di Milano (via Savona), un data center altamente sicuro e tecnologicamente avanzato, che offre opportunità di interconnessione con un ricco ecosistema business composto da operatori di rete, fornitori di servizi cloud, istituzioni finanziarie e aziende leader in Europa.
Si può citare anche il GN1 di Genova, l’hub digitale di attracco per cavi sottomarini – per la cui realizzazione Equinix ha collaborato con Vodafone – che serve come punto di interconnessione strategico per il sistema di cavi sottomarini 2Africa, il cavo sottomarino più lungo mai realizzato (45.000 km). È infatti uno dei più grandi progetti sottomarini al mondo e collega 23 paesi in Africa, Medio Oriente ed Europa.
Il mercato sta premiando la strategia di Equinix che ha chiuso il primo quarter 2023 con un fatturato di quasi 2 miliardi di dollari, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’area EMEA si configura come regione a maggior tasso di sviluppo, segnando anch’essa un +15% nel fatturato.
Da ultimo si ricorda che E. Becker è anche Presidente di IDA (Associazione italiana data center) che in soli sei mesi ha raccolto l’adesione di una ottantina di operatori.