Meta abbassa l’età limite per usare la realtà virtuale

Meta abbassa l’età limite per usare la realtà virtuale
le vendite dei visori VR sono scese del 33%

Si passa da 13 a 10 anni non senza problemi di fondo

Meta ha deciso di espandere il pubblico che può indossare, e usare, i suoi dispositivi di realtà virtuale. L’azienda ha abbassato l’età per gli account Quest 2 e 3 da 13 a 10 anni, introducendo gli account controllati dai genitori. I bambini avranno bisogno dell’approvazione degli adulti per configurare account, scaricare app e bloccare l’accesso a software già presenti. Gli stessi maggiorenni potranno impostare il tempo totale di utilizzo dei visori, potendo anche beneficiare di maggiori controlli di privacy. Meta fornirà esperienze di app store “adatte all’età”, con consigli su app e sui rischi di alcune piattaforme. Parlando di metaverso, laddove disponibile, i profili Meta Horizon degli utenti più giovani sono già resi privati ​​per impostazione predefinita e richiederanno l’approvazione per aggiungere amici e postare aggiornamenti di stato. 

Horizon Worlds richiederà comunque che gli utenti abbiano almeno 13 anni per certe attività, come quelle educative. La maggior parte delle app di studio e istruzione è ora classificata da 10 anni in su, quindi il catalogo è vasto.  Che ci sia o meno un lancio senza problemi è un’altra questione. Le politiche di Meta sono teoricamente conformi al Coppa (Children’s Online Privacy Protection Act), che vieta la raccolta di dati personali da bambini sotto i 13 anni senza il consenso dei genitori. Fonti del New York Times affermano che Meta sta già discutendo i suoi piani con le autorità di regolamentazione, non senza preoccupazioni per la sicurezza. Le app VR, in particolare quelle social, a volte sono soggette a molestie e abusi. Meta non può necessariamente proteggere i giovani utenti da ciò che accade all’interno di app di terze parti, rendendo l’abbassamento dell’età teoricamente problematico. C’è anche la questione se sia salutare o meno per i bambini usare visori VR in sé. Come spiega l’optometrista della Duke University, il dottor Nathan Cheung, a ZDNet, questi dispositivi indossabili possono introdurre affaticamento degli occhi e del collo che può essere particolarmente problematico per i bambini piccoli e occhi in via di sviluppo. C’è anche una mancanza di ricerca definitiva su come la realtà virtuale può influenzare la percezione della profondità e la messa a fuoco. La tecnologia non è definitivamente pericolosa per i bambini, ma non è nemmeno garantito che sia sicura.

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