Assegnati questa mattina i riconoscimenti della diciottesima edizione del “Premio Tesi – Innovare la sicurezza delle informazioni”, voluto dall’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Cinque gli studenti premiati, provenienti da diverse università italiane
A fronte di una crescita di attacchi cyber del 169% anno su anno nel nostro Paese, ricerca e risorse nell’ambito della cybersecurity rimangono due grandi priorità.
Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, porta avanti le proprie attività divulgative sui rischi legati al digitale in questa direzione, promuovendo nello specifico ambito universitario il Premio Tesi – Innovare la sicurezza delle informazioni.
Istituito diciotto anni fa, il Premio vuole incentivare la ricerca e l’aggiornamento continuo delle risorse in tema di cybersecurity, stimolando il confronto produttivo tra mondo accademico e professionale. In concreto, l’obiettivo è di avvicinare il più possibile studenti e mondo del lavoro con la promozione di collaborazioni tra università e aziende per garantire competenze sempre più adeguate nella società digitale con attività di formazione, di skilling e reskilling.
Questa mattina nel contesto di Security Summit Academy, gli appuntamenti dedicati a formazione ed informazione on line di Clusit, sono state premiate le cinque tesi universitarie discusse nel 2022 che maggiormente si sono distinte nell’ambito della cybersecurity. I lavori sono stati selezionati tra quelli candidati da diverse università italiane da una Commissione costituita da membri del Comitato Tecnico Scientifico, Soci Clusit ed altri esperti del settore.
“Da anni osserviamo un trend di crescita, sia in termini di volumi sia in termini di qualità, degli elaborati candidati al Premio Clusit: solo quest’anno abbiamo ricevuto il 30% di tesi in più, con un punteggio medio di valutazione più alto del 5% rispetto alla precedente edizione”, ha commentato Fabio Guasconi, coordinatore del Premio Clusit. “Le tesi che esplorano aspetti innovativi e che privilegiano gli aspetti pratici del lavoro di ricerca, generalmente preferite dalla nostra commissione di esperti, sono in netta crescita ed è stato anche per questo decisamente interessante leggere gli elaborati che ci sono pervenuti quest’anno. Non vediamo l’ora di vedere quelli del 2023!”, ha concluso Guasconi.
Le cinque tesi premiate
1° Premio: Matteo Protopapa, Politecnico di Torino – Automatic differential cryptanalysis of the SPECK block cipher with Monte Carlo Tree Search (tesi magistrale).
Automatizzare la crittoanalisi differenziale su cifrari a blocchi di mercato non è una sfida di poco conto, specie se lo si fa mettendo in campo approcci innovativi. Ottenere dei risultati prestazionali migliori ai principali metodi documentati in letteratura costituisce un risultato pienamente degno di riconoscimento.
2° Premio (ex aequo): Marco Alecci, Università degli Studi di Padova – Assessment of the Blocking Cards Effectiveness in Protecting Mifare Classic Smart Card (tesi magistrale).
Le smart card che utilizzano protocolli di comunicazione di prossimità sono nei nostri portafogli e, grazie a questo interessante lavoro sperimentale, possiamo scegliere consapevolmente delle difese adeguate rispetto alla loro intrinseca vulnerabilità
2° Premio (ex aequo): Riccardo Cestaro, Università degli Studi di Padova – Reversing, Analyzing, and Attacking Xiaomi’s Electric Scooter Ecosystem (tesi magistrale).
I monopattini elettrici hanno popolato le nostre città e l’approccio utilizzato per la ricerca e lo sfruttamento di diverse loro importanti vulnerabilità, con particolare riferimento ad uno dei leader di mercato del settore, è estremamente attuale e interessante, anche per lo stesso produttore!
4° Premio: Manuel Ivagnes, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Lightweight Real-Time Ransomware Detection with Native OS Assistance via ETW (tesi magistrale).
Chi non vorrebbe avere un sistema di sicurezza che individua i ransomware nelle fasi iniziali dell’infezione, prima che abbiano arrecato il danno per cui sono progettati? In questo valido lavoro si ripercorre questa via, sviluppata presso uno dei principali colossi dell’industria nazionale
5° Premio: Egon Galvani, Università degli Studi di Padova – FairDrop: a Confidential Fair Exchange Protocol for Media Workers (tesi magistrale).
Aiutare i giornalisti a mantenere l’anonimità del loro lavoro in zone di conflitti e oppressione è un elemento che può anche fare la differenza tra la vita e la morte. L’interessante approccio proposto da questo lavoro potrebbe porre le basi per miglioramenti sensibili in questo ambito.
I vincitori sono stati premiati dal coordinatore del Premio Clusit, Fabio Guasconi, e dai partner del Premio Tesi 2023, Oracle e Bl4ckSwan.
Tutti i vincitori riceveranno un premio in denaro e la possibilità di aderire gratuitamente a Clusit e di partecipare alle iniziative di formazione per i prossimi 18 mesi.