Il futuro della sanità è qui, grazie alla tecnologia wireless

Il Come il 5G e la Wireless WAN stanno trasformando il trasporto pubblico della sanità è qui, grazie alla tecnologia wireless

Alberto Nardi, MSP Director Southern Europe di Cradlepoint, parla di come la tecnologia wireless abbia dato vita all’era della Sanità Digitale: l’utilizzo di dispositivi wearable, applicazioni sanitarie mobili, sensori per la raccolta di informazioni, registri elettronici, tecnologie di intelligenza artificiale e robot aiutano gli operatori sanitari a comprendere meglio lo stato di salute dei pazienti, migliorandone la qualità di vita

L’era della Sanità Digitale

L’utilizzo delle tecnologie informatiche e di Internet ha rivoluzionato molte delle nostre attività quotidiane. Ciò che qualche anno fa sembrava impossibile, oggi è per noi la normalità. Pensiamo al telefono cellulare, alle piattaforme di messaggistica istantanea, alle videocall. Ogni giorno utilizziamo smartwatch in grado di misurare la pressione sanguigna o la qualità del sonno. In particolare, in questo ambito, i progressi della tecnologia 5G e dei dispositivi IoT consentono agli operatori sanitari e ai medici di trovarsi in un unico spazio virtuale ed eseguire attività complesse come interventi chirurgici a centinaia di chilometri di distanza.

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Queste innovazioni hanno dato vita all’era della Sanità Digitale, concetto che si riferisce all’utilizzo delle tecnologie IT per raccogliere dati sulla salute delle persone, migliorando la portata e la qualità dei servizi sanitari offerti. La Sanità Digitale comprende, tra l’altro, l’utilizzo di dispositivi wearable, applicazioni sanitarie mobili, sensori per la raccolta di informazioni, registri elettronici, tecnologie di intelligenza artificiale e robot che aiutano gli operatori sanitari a comprendere meglio lo stato di salute dei loro pazienti, migliorandone la qualità di vita.

Grazie alla tecnologia wireless, un chirurgo, ad esempio, può operare un paziente a centinaia di chilometri di distanza; tuttavia, affinché l’intervento abbia successo, è fondamentale che i dispositivi utilizzati rispondano immediatamente alle istruzioni del medico. Questo è reso possibile grazie all’utilizzo delle reti 5G che, con una latenza molto vicina allo zero, consentono ai chirurghi di essere certi che le istruzioni impartite ai dispositivi IoT saranno eseguite quasi simultaneamente, come se fossero presenti in sala operatoria.

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Alberto Nardi, MSP Director Southern Europe di Cradlepoint, leader mondiale nelle soluzioni di rete wireless WAN 5G e LTE gestite dal cloud, ha dichiarato: “La tecnologia 5G offre vantaggi che promettono di rivoluzionare la modalità con cui le apparecchiature mediche vengono impiegate nelle cliniche e negli ospedali, persino in contesti in movimento, come nelle ambulanze. Oltre a un enorme numero di dispositivi medici IoT, come ossimetri o glucometri, che consentono ai medici di monitorare i pazienti, la tecnologia wireless è un alleato prezioso ed essenziale per la raccolta di dati di triage, la comunicazione tra ambulanze e ospedali, le consulenze mediche da remoto o l’allestimento di interi ospedali in caso di emergenza”.

Il futuro della medicina in Italia

Quella che era una visione del futuro è ora una realtà tangibile.

Si pensi solo che la spesa per la Sanità Digitale in Italia è cresciuta del 12,5% nel 2021, toccando quota 1,69 miliardi di euro, pari all’1,3% della spesa sanitaria pubblica. All’Ospedale San Raffaele di Milano, è stato eseguito il primo test di operazione chirurgica da remoto. Grazie alla tecnologia 5G, il chirurgo, assistito dalla sua equipe presente in sala operatoria, ha rimosso un polipo da una corda vocale su un modello artificiale. Grazie alla migliore connettività fornita dalla rete 5G, si è praticamente annullata la latenza nell’utilizzo degli strumenti, con il risultato di un taglio perfetto: l’intervento è stato eseguito come se si fosse realmente on site sul paziente.

Secondo l’ultima ricerca dell’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, gli italiani riconoscono le potenzialità dei sensori medici (indossabili, ingeribili e impiantabili) tanto che uno su due sarebbe disponibile ad utilizzarne uno, se fosse consigliato dal proprio medico. Inoltre, sono aperti alla possibilità di condividere i dati raccolti da questi stessi sensori e da altri strumenti digitali, per scopi come la diagnostica, la ricerca clinica, la medicina personalizzata. Circa un italiano su quattro si dice pronto a condividere i propri dati, non solo con le strutture che li hanno in cura, ma anche con altre organizzazioni, come le aziende che producono farmaci o dispositivi medici.

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Per Alberto Nardi, “la possibilità di connettere in modo più efficiente i team di lavoro, dati, applicazioni e dispositivi in settori così importanti come quello della sanità, consente di rendere le attività più rapide e flessibili. Allo stesso modo, questa evoluzione ha il potenziale per trasformare la modalità con cui i medici e gli specialisti della sanità interagiscono con i loro pazienti e monitorano il loro stato di salute”.

Grazie all’applicazione sempre più capillare e pervasiva delle tecnologie in ambito medico e all’adozione di una migliore infrastruttura di comunicazione wireless, medici e pazienti potranno disporre di una maggiore connettività, sfruttando così le potenzialità offerte dai dispositivi IoT. La tecnologia wireless può rendere più efficienti i sistemi sanitari di tutto il mondo, contribuendo ad accorciare le distanze e a ridurre la saturazione degli stessi servizi. Ciò si traduce non solo in vite salvate, ma anche in migliori condizioni di lavoro per gli operatori sanitari, migliore utilizzo delle risorse disponibili e migliore qualità della vita.