Le soluzioni Infinidat permettono di ridurre il TCO fino al 36% e migliorare l’efficienza di alimentazione e raffreddamento per PB fino al 42%
Man mano che il mondo diventa sempre più interconnesso e dipendente dalla tecnologia, la necessità di data center è salita alle stelle. Tuttavia, questo aumento della domanda comporta la responsabilità di garantire che questi data center siano sostenibili e rispettosi dell’ambiente. È qui che entra in gioco l’ecosostenibilità. Ciò include tutto, dall’uso di fonti di energia rinnovabili alla riduzione al minimo delle emissioni di carbonio.
Anche a causa della delicata situazione geopolitica, i prezzi delle materie prime sono saliti alle stelle e il conseguente impegno per garantire alti livelli di risparmio energetico è diventato uno degli obiettivi chiave per le aziende di qualsiasi settore. Nel mondo IT, questo ha portato alla richiesta di sistemi e infrastrutture capaci di garantire, allo stesso tempo, funzionalità di altissimo livello e sostenibilità.
Molte aziende si sono già attivate per ottimizzare i costi e raggiungere emissioni nette di carbonio pari a zero entro il 2050, ma per raggiungere questo obiettivo i CIO devono necessariamente ripensare alla struttura dei propri data center, al fine di ottenere un equilibrio tra la disponibilità della capacità di elaborazione necessaria per utilizzare queste tecnologie e la riduzione al minimo del consumo di energia, andando a consolidare le architetture data center.
Un modo efficace per affrontare questo problema consiste nel semplificare notevolmente il data center, consolidando il numero di array di storage in esso presenti. In questo scenario, Infinidat ha introdotto una serie di novità per le proprie soluzioni di storage enterprise, offrendo una maggiore capacità nello stesso identico ingombro dei modelli precedenti: oggi, infatti, la piattaforma InfiniBox® è in grado di offrire una capacità massima effettiva di 17,3 PB. Grazie a questa estensione, sono necessari meno array e meno spazio per ottenere un aumento sostanziale della capacità di storage, riducendo il TCO fino al 36% e migliorando del 42% l’impatto dei costi di alimentazione e raffreddamento per PB, oltre a una diminuzione del materiale di riciclo al momento del ritiro del sistema.
Grazie ai progressi ottenuti dalla tecnologia storage enterprise software-defined di Infinidat, 50 unità di storage attualmente in uso possono essere facilmente consolidate in 5 o 6 piattaforme Infinidat. La semplificazione del data center attraverso il consolidamento strategico dei sistemi storage consente di risparmiare sui costi di alimentazione e raffreddamento, riduce al minimo la gestione operativa, limita la necessità di spazio su rack e a pavimento e abbatte sostanzialmente il CAPEX e l’OPEX di storage del data center.
È anche possibile consolidare lo storage, migliorando allo stesso tempo le prestazioni delle applicazioni del mondo reale in un ambiente cloud ibrido e un ambiente container-native, fornendo una disponibilità garantita al 100% e migliorando la cyber storage resilience. Per Maticmind è imperativo dare priorità all’ecosostenibilità in tutti gli aspetti dell’infrastruttura tecnologica dei clienti, per garantire un futuro sostenibile alle generazioni a venire.