Evolution platform

Evolution platform

Una piattaforma è un ambiente costantemente connesso in cui diverse funzioni coesistono in modo sinergico. Mentre le piattaforme naturali offrono un ambiente in cui le diverse parti che lo compongono interagiscono, potremmo dire by design e by default, per raggiungere obiettivi di efficienza comune, nel mondo tecnologico le singole componenti che contribuiscono al funzionamento dei processi aziendali restano ancora isolate e non dialogano. Ciò vale in particolare, quando la miriade di sistemi legacy, destinata a evolvere o sparire, viene arricchita da nuove tecnologie, ma il matrimonio resta difficile.

Le nuove tecnologie sono caratterizzate dalla rapidità di evoluzione che si approssima sempre più al real-time. Questa nuova dimensione di tempo non si coniuga affatto con i processi di integrazione, di testing, di provisioning e monitoraggio tecnologico tipico delle infrastrutture “classiche”.

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Da un lato la trasformazione digitale deve essere la risposta a un ambiente più distribuito, connesso e data-intensive, dall’altro le imprese si trovano ancora a fare i conti con sistemi frammentanti che non riescono a operare come una unica piattaforma connessa. IT, OT e Business Process presentano naturali confini in termini di tecnologie, gestione, competenze e finalità. Il vero obiettivo della trasformazione digitale quindi deve essere di trasformare l’ambiente aziendale in una piattaforma in grado di operare come un ecosistema connesso. La rete telco si pone come il sistema funzionale “naturale” in cui coesistono di fatto diversi tipi di piattaforme aziendali che consentono di migliorare l’efficienza operativa, aumentare la produttività, ridurre i costi e raggiungere gli obiettivi di business.

La connettività attiva il cloud. La sicurezza passa per la rete. Insieme, connettività, cloud e cybersecurity abilitano le varie piattaforme applicative che sono la base del nuovo business. Se la necessità è di avere il controllo e la visibilità automatizzata di molte di queste risorse, la domanda è: portando fuori dal dominio aziendale funzionalità diverse, fino a che punto si è disposti ad accettare un salto nel buio e a perdere visibilità e controllo nei vari punti di interconnessione?

Tra le applicazioni che poggiano sul cloud, il cloud che poggia su data center e i data center connessi tra loro tramite rami di reti di terzi, si sviluppa una fitta rete di scambi invisibili a molte realtà. In pratica, tutta la digital transformation poggia sull’affidabilità di questi scambi. A sostenere il tutto, c’è il backbone che è la struttura portante che connette computer e data center. La visibilità end-to-end diventa critica e avere visibilità dall’applicativo fino al backbone è quello che può fare la differenza perché permette di capire che cosa succede dal punto di partenza al punto finale, senza interruzioni o interventi intermedi. Capire che cosa succede in tutti i punti della rete permette di comprendere dove non c’è efficienza. E permette all’IT di mettere insieme tutti i pezzi, analizzando le informazioni per migliorare i processi operativi, individuare anomalie funzionali e difendere meglio le organizzazioni da possibili attacchi cyber.

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La rete come ambiente funzionale di un insieme di piattaforme di diversa origine richiede nuove capacità di orchestrazione e  un nuovo modo di considerare il cloud, la connettività e la cybersecurity, non come singoli pezzi, ma come parti di un ecosistema integrato che permette di elevare l’architettura di rete a sistema di comando e controllo di tutta l’azienda. Il direttore d’orchestra è il CIO che guida la strategia IT fatta di infrastruttura e applicazioni che convergono. Nel nuovo perimetro della globalizzazione, tutte le imprese sono impegnate in mille progetti di trasformazione digitale. Tuttavia, l’impatto che le aziende si aspettano dagli investimenti in trasformazione digitale non sempre corrisponde alle aspettative proprio perché la trasformazione procede a compartimenti, senza lavorare sull’orchestrazione. Le imprese devono uscire dalla logica dell’emergenza e dei ricavi immediati, orchestrando il giusto mix di azioni per una evoluzione continua e dinamica. Solo così potranno essere più competitive, sostenibili e resilienti.

Francesca Puggioni, managing director Sud Europa di Orange Business