Sul mercato da decenni con due soluzioni pensate per rispondere alle esigenze delle PMI e degli studi professionali piccoli e grandi. In modalità SaaS oppure on-premise lo decide il cliente
L’intreccio di relazioni che lega le PMI al commercialista è la specialità di Passepartout, sul mercato con due soluzioni gestionali progettate su misura: Mexal per l’impresa che nasce e cresce nel tempo e Passcom per lo studio esteso degli uffici professionali piccoli e grandi, che imprese lo sono a loro volta. «L’idea di mettere il commercialista al centro dell’universo ci caratterizza fin dalla nascita – afferma Simone Casadei Valentini, direttore progettazione, assistenza e formazione di Passepartout – in una visione dove le esigenze gestionali dell’azienda si relazionano con la contabilità e il fiscale». E quando l’impresa cresce il software fa altrettanto. «Seguiamo i clienti dalla culla all’età adulta – sottolinea Casadei Valentini – garantendo ai nostri partner la possibilità di gestire le verticalizzazioni di cui i loro interlocutori hanno bisogno quando le dimensioni aziendali aumentano e le richieste si fanno più complesse». Proprio a questo scopo è stata creata PassBuilder, la piattaforma di sviluppo Passepartout che permette di riorganizzare le verticalizzazioni aggregando funzionalità diverse.
ON-PREM O SMART CLOUD?
Come stanno le cose lo dicono i numeri. «Nel mercato dei professionisti, siamo 80 per cento cloud e 20 per cento on-premise come clienti attivi» – spiega Casadei Valentini. «E se guardiamo le nuove attivazioni siamo 100 per 100 cloud. Credo che nel giro di due o tre anni rimarranno solo pochissimi commercialisti con un software gestionale on-prem, una modalità in estinzione per via degli ostacoli che presenta in termini di aggiornamenti, capacità sistemistica interna e possibilità di operare da remoto. Nelle aziende invece è l’inverso – prosegue il direttore progettazione di Passepartout – con un 20 per cento in cloud e un 80 per cento on-premise, mentre nelle nuove attivazioni siamo al 50 e 50 circa. Contemporaneamente, stiamo registrando passaggi ad hosting di clienti on-prem. Da noi sono i clienti a scegliere la modalità di fruizione – aggiunge Casadei Valentini – il software è lo stesso e la migrazione la si fa in una notte. Caso un po’ diverso è chi acquista una macchina su Amazon o su Azure e ci mette il proprio programma, una sorta di cloud mascherato, trovandosi escluso dal service Passepartout riservato agli utenti cloud. Il nostro SaaS è chiavi in mano. Con nome utente e password, il cliente lavora liberamente».
FATTURA ELETTRONICA? A DISPOSIZIONE
Oggi anche le microimprese utilizzano un gestionale, cosa impensabile fino a pochi anni fa. E quando l’impresa o la startup cresce? Deve abbandonare un software semplice e intuitivo per adottare un ERP complesso, a volte anche complicato? «L’avvento della fattura elettronica ha rimodellato le esigenze e noi abbiamo risposto» – dice Casadei Valentini. «Di solito il cliente piccolissimo si rivolge al commercialista ed è per questo che abbiamo Passcom Fattura Self, un applicativo di Passcom che il commercialista può attivare in numero illimitato sulla propria installazione e mettere a disposizione dei propri clienti. La piattaforma gestionale su cui lavorerà il cliente è la stessa del commercialista che in questo modo dispone sempre di dati freschi su cui operare per gestire tutti gli adempimenti, dalle dichiarazioni al bilancio. Poi ci sono anche i professionisti che non vogliono essere coinvolti – aggiunge il direttore – e in questo caso abbiamo Express Fattura Self, un software a sé stante acquistabile direttamente dal cliente del commercialista a prezzi competitivi e in grado di comunicare con Passcom». Dunque, a scegliere è il cliente direttamente o il commercialista che può fornire una prestazione completa che include, oltre ai tradizionali servizi contabili fiscali, anche l’applicazione per gestire la fatturazione elettronica.
SEMPRE PIÙ BUSINESS INTELLIGENCE
L’abitudine a coltivare la sinergia tra imprese e commercialisti consente a Passepartout di proporre soluzioni che rispondono alle esigenze delle aziende alla luce della complessità fiscale italiana. Altra cosa tenuta in gran conto nell’evoluzione di Mexal e Passcom è l’adozione di strumenti di business intelligence che moltiplicano le potenzialità delle soluzioni senza comprometterne la semplicità d’uso. «Stiamo facendo investimenti nella BI – spiega Casadei Valentini – e presto ci sarà un ulteriore salto di qualità. Lo stesso dicasi lato fintech, in particolare sul fronte incassi-pagamenti, riconciliazione bancaria e tesoreria».