Cos’è la sostenibilità digitale, e perché, oggi come non mai, comprenderne il significato è fondamentale. Il punto di vista della Fondazione per la Sostenibilità Digitale
Trasformazione digitale e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia. Due transizioni che nascono separate, ma che sempre più convergono maturando tra loro una profonda interdipendenza, tale per cui oggi non è possibile parlare della trasformazione indotta dall’una senza riflettere su quella indotta dall’altra, e viceversa. Tuttavia, ancora oggi, questi fenomeni vengono spesso percepiti come tra loro separati, senza comprenderne la loro dimensione sistemica. Ma è a partire dalla consapevolezza della stretta relazione che unisce questi due elementi che si dovrebbe parlare di sostenibilità digitale – come spiega Stefano Epifani nel suo libro Sostenibilità Digitale. Una relazione che “definisce il ruolo sistemico del digitale rispetto alla sostenibilità, sia come strumento di supporto per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, sia come elemento da indirizzare attraverso criteri di sostenibilità”.
Un tema, questo, che dovrebbe essere oggi centrale per ogni azienda: per comprendere, da una parte, in che modo la tecnologia digitale abbia una funzione trasformativa rispetto al business, e dall’altra come la sostenibilità ne ridefinisca il senso stesso. Il loro sguardo dovrebbe quindi rivolgersi in modo complementare a entrambe le parti. Lo studio delle dinamiche indotte dalla trasformazione digitale, e dei suoi impatti sulla sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale, rappresenta la mission della Fondazione per la Sostenibilità Digitale: la prima fondazione di ricerca riconosciuta in Italia a occuparsi di queste tematiche, che raccoglie al suo interno un vasto network di università, aziende e istituzioni.
Ma se il tema è oggi strategico per le organizzazioni, lo è altrettanto per la società nel suo complesso. Per questo motivo, per comprendere la percezione della sostenibilità digitale nel nostro Paese, la fondazione ha creato l’Osservatorio sulla Sostenibilità Digitale: primo osservatorio nazionale dedicato allo studio dell’opinione degli italiani sui punti di contatto tra trasformazione digitale e sostenibilità. I dati raccolti hanno reso necessario realizzare un sistema di visualizzazione chiaro e comprensibile. Un sistema che ha preso forma nel Digital Sustainability Index (DiSI): l’indice ideato dalla fondazione che misura quanto persone e organizzazioni utilizzino la tecnologia come strumento di sostenibilità, e che clusterizza la popolazione italiana in quattro profili, ognuno caratterizzato da specifiche attitudini verso digitale e sostenibilità.
Nel suo secondo anno di attività, la fondazione ha declinato il DiSI – già applicato alle regioni italiane – in diversi ambiti. Per la gestione di progetti complessi è nato il DiSI Corporate: indice volto a consentire una valutazione basata su fattori qualitativi e quantitativi della sostenibilità digitale di un progetto, e che in partnership con Fondazione Enel, ACI Informatica, Cisco Italia e Bludigit-Italgas ha portato allo sviluppo della prima prassi di riferimento UNI sulla sostenibilità digitale. E infine, il DiSI City: indice, sviluppato in collaborazione con l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, che misura la sostenibilità digitale delle città metropolitane.
Questi indici saranno presentati al Digital Sustainability Day del 18 aprile 2023: principale incontro dedicato all’analisi di tendenze, fatti e prospettive della sostenibilità digitale, oltre che evento annuale della fondazione. Insomma, la sostenibilità digitale è centrale per il futuro del nostro Paese. In questa rubrica che nasce dalla collaborazione tra Data Manager e la Fondazione per la Sostenibilità Digitale racconteremo i progetti più interessanti realizzati in questo ambito, le migliori esperienze, e i temi di maggiore interesse riguardanti la relazione, imprescindibile, tra sostenibilità e digitale.
A cura di Fondazione per la Sostenibilità Digitale