Commvault vuole crescere in Italia unificando protezione e sicurezza del dato

Commvault vuole crescere in Italia unificando protezione e sicurezza del dato
Mauro Palmigiani, area vice president South Western Europe

Mauro Palmigiani e Domenico Iacono illustrano novità tecnologiche e strategie per l’Italia

Approdato in Commvault lo scorso novembre, Mauro Palmigiani, area vice president South Western Europe, si presenta alla stampa e ai partner illustrando strategie e novità tecnologiche dell’azienda nata come business unit di AT&T Network Systems. A Palmigiani – oltre vent’anni di esperienza nel settore, prima in Cisco, poi tra gli altri in Palo Alto Networks e Salesforce – il compito di imprimere un’accelerazione alla crescita aziendale, rafforzando la presenza del vendor in Francia, Spagna, Portogallo, Israele e Italia.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

«L’idea, condivisa con Marco Fanizzi, senior vice president e general manager di Commvault International, è di portare l’azienda a fare il next step in termini di crescita ascoltando sia il mercato, in questo momento decisamente favorevole, sia sfruttando le tecnologie e l’innovazione interne all’azienda». Un segmento quello delle soluzioni software di gestione dei dati in cui le differenze tra protezione e sicurezza del dato sono sempre più sfumate rispetto al recente passato quando la prima si concentrava sui pericoli derivanti dalla perdita accidentale o il danneggiamento, ad esempio tramite backup e ripristino dei dati, e la seconda si concentrava soprattutto sulla protezione da attacchi informatici e il furto dei dati. «L’importanza della sicurezza del dato è in forte crescita» rileva Palmigiani. «Secondo i dati in nostro possesso, le principali aree di data management cresceranno fino al 10% nei prossimi cinque anni con punte di oltre il 30% a livello globale nel campo del disaster recovery as a service. Una grande opportunità di business».

Semplificare e ridurre i costi

Centrale nella strategia di Commvault la convinzione di disporre delle soluzioni adatte per indirizzare il mercato. «Questa è una azienda con una grande storia. Forte di una leadership nel mercato della protection tradizionale ma che ha nel suo DNA una fortissima spinta all’innovazione. Disponiamo di una piattaforma – Commvault platform 2023 in grado di semplificare le architetture di data management. Per fare in modo che i nostri clienti siano preparati in un contesto di crescente complessità e recrudescenza degli attacchi. Sia in ambito cloud che on-prem. Fornendo loro agibilità, flessibilità e i risparmi economici ricercati».

Leggi anche:  Sostenibilità e cybersecurity, obiettivo convergenza
Domenico Iacono, system engineer team lead Italy & Spain

Connubio sicurezza e innovazione

Due le principali direttrici lungo le quali si muove Commvault: sicurezza e innovazione. «Con il rilascio di Commvault platform 2023 abbiamo introdotto parecchie novità su queste due componenti» afferma Domenico Iacono, system engineer team lead Italy & Spain. «Sul fronte security vediamo che il confine tra data protection e cybersecurity diventa sempre più labile. In quest’ottica abbiamo rafforzato la protezione applicata all’ecosistema di data protection, annunciando le funzionalità di Threat scan analysis, uno strumento di malware detection all’interno del prodotto e quella di File scan analysis ovvero l’analisi dei backup per identificare eventuali anomalie dei file alla caccia di segnali di un possibile attacco ransomware. Forte – continua Iacono – è la spinta all’integrazione della nostra piattaforma con i SIEM e i SOAR aziendali. Ad esempio con strumenti di password management». Sul fronte innovazione è l’integrazione con i principali cloud provider a guidare lo sviluppo delle soluzioni. «Oggi siamo l’unico vendor in grado di proporre un’offerta SaaS di data protection per Oracle» afferma Iacono. «Ma ci integriamo con tutti le piattaforme cloud, da AWS e Azure. Continuando tuttavia a mantenere il supporto sugli ambienti legacy. Per offrire ai clienti un’unica piattaforma in grado di gestire entrambi i mondi».