Nuovo corso sotto l’elegia di Elon Musk con l’obiettivo di incrementare i profitti
Twitter amplierà i tipi di annunci politici consentiti sulla piattaforma. L’annuncio, ufficiale, è un concreto dietro front rispetto al divieto che, dal 2019, vieta gli annunci politici sul social. Il motivo di tale decisione? Beh, è chiaro: il nuovo corso con alla guida Elon Musk prevede di aumentare, in qualunque modo, le entrate. La società ha twittato anche la decisione di allentare la sua politica pubblicitaria per gli “annunci basati su cause e attività varie” negli Stati Uniti, allineando la politica pubblicitaria “a quella di TV e altri media”. Twitter ha vietato gli annunci politici nel 2019 dopo che il microblog e altre società di social media come Facebook avevano affrontato critiche diffuse per aver consentito la diffusione di disinformazione elettorale attraverso i vari servizi. Tre anni fa, Twitter restringeva anche il campo di azione dei post che promuovevano cause di livello globale, non solo a sfondo politico.
“Riteniamo che la portata del messaggio politico debba essere guadagnata, non acquistata”, aveva twittato Jack Dorsey, l’allora amministratore delegato di Twitter. Da quando Musk ha rilevato Twitter alla fine di ottobre, gli inserzionisti sono fuggiti in risposta al licenziamento di migliaia di dipendenti da parte del CEO di Tesla, che aveva intanto riammesso online l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, poco prima di lanciare la funzione di verifica a pagamento che ha portato vari utenti a impersonare società quotate in borsa. Il mese scorso, Musk ha difeso le misure di riduzione dei costi, spiegando che Twitter dovrà affrontare un “flusso di cassa negativo” di 3 miliardi di dollari nel corso del 2023.