Presentata l’ottava edizione di Salesforce State of Marketing

Quasi il 60% delle organizzazioni sta implementando o esplorando le potenzialità dell’AI generativa nel marketing

Il report racconta le priorità e le sfide che plasmeranno le strategie di marketing delle aziende nel 2023. I marketer italiani puntano a modernizzare strumenti e tecnologie

Era il 1999, quando un trentacinquenne imprenditore di San Francisco, Marc Benioff, fonda insieme a tre soci una startup ispirata a un modello di business allora rivoluzionario: il Software as a Service. Ventiquattro anni dopo, Salesforce è il leader riconosciuto del software di customer relationship management (CRM), con un quarto dell’intero mercato mondiale di queste soluzioni. Anno dopo anno, Salesforce continua a crescere e l’Italia è uno dei paesi più strategici a livello EMEA.

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Di recente, Salesforce ha presentato i risultati dell’ottava edizione del report State of Marketing. La ricerca viene condotta annualmente, a livello globale, da Salesforce su un campione di oltre 6.000 leader del settore marketing in 35 paesi e sei continenti, di cui 250 in Italia.

Secondo lo studio, l’80% dei professionisti del settore marketing in Italia afferma che il proprio lavoro fornisce un valore maggiore rispetto a un anno fa, tuttavia i leader del settore sono ben consapevoli di dover affrontare una dura battaglia per fare fronte all’incertezza del panorama economico globale. In particolare, il 39% dei marketer in Italia sente la stretta dei vincoli di budget e il 66% afferma che soddisfare le aspettative dei clienti è più difficile rispetto a un anno fa.

«Comprendere quali sono le esigenze dei nostri interlocutori aziendali è fondamentale per indirizzare la nostra linea di prodotto e sviluppare le funzionalità che servono ai marketer. La ricerca consente pertanto di raccogliere informazioni utili per offrire sempre un prodotto innovativo, in linea con le aspettative dei nostri clienti», spiega Andrea Buffoni, Regional Vice President di Salesforce Marketing Cloud.

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Rispettare le norme sulla privacy

Modernizzare strumenti e tecnologie a disposizione dei team, migliorare l’utilizzo di quelli già in uso e rispettare le normative sulla privacy sono le priorità principali per i marketer italiani. Tra le sfide resta al primo posto la necessità di aggiornare i sistemi tecnologici oramai obsoleti e l’uso efficace che ne consegue al fine di creare un customer journey più coerente e continuo per i consumatori.

«Le aziende italiane si rivolgono ai loro CMO e ai loro team di marketing per soddisfare le aspettative dei clienti incentrate sul digitale, una missione che oggi risulta più complicata sia per i venti contrari dell’economia globale che per le mutate normative sulla privacy dei dati dettate da un futuro senza cookie – afferma Buffoni. «I dati della nuova edizione del nostro report State of Marketing, forniscono un buon punto di riferimento per determinare le migliori strategie da adottare per coinvolgere i clienti attraverso una varietà via via più complessa di canali e sempre nel pieno rispetto della loro privacy».

Le nuove tendenze

In particolare, i dati italiani del report, mettono in luce nuove importanti tendenze. La prima è che la marcia verso il coinvolgimento guidato dal digitale percorre strade nuove e familiari. I professionisti del marketing stanno investendo in nuovi canali e tecnologie per raggiungere il pubblico in posti nuovi e costruire relazioni durature. In particolare, ad avere registrato il maggiore aumento in termini di investimenti da parte dei marketer italiani  nell’ultimo anno sono stati i canali TV e le piattaforme OTT, i contenuti digitali e video. Tuttavia, da un’analisi dei dati di Salesforce Marketing Cloud, si conferma che anche l’e-mail marketing rimane dominante, rappresentando oltre l’80% di tutti i messaggi di marketing in uscita a livello globale.

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In secondo luogo, i marketer si preparano a un futuro senza cookie. I professionisti del settore navigano in un panorama tecnologico e normativo complesso. Si stanno pertanto adattando ai cambiamenti nelle regolamentazioni sulla privacy che richiedono una maggiore trasparenza sull’utilizzo dei dati. Sebbene l’81% dei marketer in Italia investa ancora in dati di terze parti, il 76% afferma di avere già una strategia completamente definita per svincolarsene. In particolare, il 58% sta lavorando alla creazione di una strategia di dati di prima parte (ovvero raccolti direttamente dai propri clienti), il 56% sta creando accordi di condivisione per i dati di seconda parte (quelli che provengono da un’azienda partner di fiducia) e il 54% si sta adoperando per una riduzione dei silos di dati interni.

Il report rivela inoltre che i team di marketing individuano le migliori iniziative di CX misurando i KPI in tempo reale. In ogni fase del marketing funnel, i marketer devono monitorare sempre più metriche, per questo la velocità di comprensione dei KPI diventa un vantaggio competitivo. In Italia, l’82% dei team di marketing coinvolge i clienti in tempo reale attraverso uno o più canali. Sebbene il 72% dei marketer italiani intervistati afferma di poter analizzare i KPI di marketing in tempo reale, il 38% riconosce che unire e incrociare le fonti di dati dei clienti rimane una sfida per la propria azienda.