Una stampa sostenibile

Una stampa sostenibile

Le iniziative di Brother verso la carbon neutrality

Se la sostenibilità è all’ordine del giorno nei programmi di aziende di qualsiasi ordine e grado, lo è ancora di più per quelle che producono hardware. Quello del printing è uno dei settori più impegnati nel cambiare passo, con la volontà di abbracciare obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale sia nell’offerta che nella gestione delle apparecchiature. Un punto focale se si considera che chi realizza stampanti, a uso consumer o professionale, si ritrova non solo ad avere a che fare con le macchine in sé ma anche con i consumabili, cartucce toner o ink, così da dover pensare a tutto ciò che concerne il ciclo di vita di più prodotti, ottemperando a criteri sia qualitativi che di sicurezza, garantendo conformità alle norme internazionali. «Come azienda, in una logica di riutilizzo e di riduzione dell’impatto ambientale, forniamo ai clienti un servizio di raccolta gratuito che garantisce una gestione del fine vita conforme alle direttive nazionali ed europee permettendo inoltre un recupero dei materiali allo scopo di dare loro una seconda vita» spiega Roberto Romagnolo, ESG & Sustainability director di Brother.

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La compagnia ha attivato due progetti legati alla sostenibilità. Il primo riguarda la raccolta a fine vita dei RAEE mentre un secondo prevede la restituzione delle cartucce toner esauste. «La Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) ci vede operativi con Exceed Printing, progetto virtuoso nato in collaborazione con il consorzio Erion Professional, che prevede il finanziamento da parte di Brother, in quanto produttori, del sistema di raccolta dei RAEE professionali; l’obiettivo è quello di raggiungere le quote di ritiro del 65% richieste dalla Comunità Europea e ancora disattese». Per la raccolta di cartucce toner esauste, Brother propone ai suoi utenti professionali un sistema di raccolta totalmente gratuito che solleva l’utente dalla responsabilità di un corretto smaltimento, permettendo allo stesso tempo un’attività di recupero dei materiali a favore dell’economia circolare.

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Il gruppo Brother ha definito tre temi chiave da considerare come obiettivi in un futuro a medio e lungo termine: riduzione delle emissioni di Co2, economia circolare e conservazione della biodiversità. Entro il 2030, l’azienda conta di ridurre del 65% la quantità di anidride carbonica rispetto a quella rilevata nel 2015, con la volontà di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. La visione di Brother per l’economia circolare punta a garantire un uso sostenibile delle risorse nei processi aziendali, riducendo al minimo l’impatto ambientale dovuto ai rifiuti. «Entro il 2030» prosegue Romagnolo «Brother vuole ridurre del 65% l’utilizzo di materie vergini attraverso l’espansione delle attività basate sull’economia circolare e il riciclo. Il tema della conservazione della biodiversità ci vede attivi per diminuire l’impatto ambientale dovuto alle operazioni aziendali verso il ripristino e la conservazione dell’ecosistema».


ESEMPIO SLOVACCO

La fabbrica di Brother in Slovacchia ha ottenuto nell’aprile del 2022 dall’ente DNV, la certificazione PAS 2060:2014, uno standard internazionale che definisce le specifiche per dimostrare la Carbon Neutrality. «Questa prestigiosa certificazione avvalora l’ottenimento dell’impatto zero rispetto alle emissioni di Co2 legate ai cicli di produzione» sottolinea Roberto Romagnolo. «L’azienda valuta il 100% delle cartucce ricevute. Della quantità totale, tra il 90% e il 95% prosegue sulla strada del riciclo o rigenerazione mentre il resto viene ridotto in “granuli”. Le cartucce di marchi diversi da Brother vengono invece utilizzate per il recupero energetico». Inoltre, gran parte dell’energia necessaria ai processi di recupero e riciclo arriva da pannelli solari, una fonte naturale che, da sola, è riuscita a ridurre le emissioni di Co2 del 48%.

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