Servizi finanziari: il cloud accelera l’innovazione digitale

Marco Banfi, business development manager di CRIF

Nelle CRIF digital customer solutions il cloud abilita AI e machine learning per innovare processi come KYC e valutazione del cliente

L’industria finance è stata profondamente impattata dai cambiamenti dell’Era Digitale, che vanno ben oltre gli aspetti strettamente tecnologici. Facilità, velocità, semplicità, sicurezza e personalizzazione sono diventati dei “must have” da parte dei clienti, famiglie e imprese, anche nella relazione con i player finanziari. In questo contesto, le tecnologie cloud giocano un ruolo rilevante per un settore che mira a essere tra i protagonisti dell’innovazione digitale. Essere Cloud Ready consente a banche e società finanziarie un nuovo uso delle informazioni, in cui in ogni singola interazione con algoritmi AI viene estratto sempre più valore dai dati – destrutturati e non – a supporto di decisioni commerciali, controlli o di qualsiasi attività di analisi e strategia.

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I principali vantaggi del cloud sono incrementare il valore aziendale, disaccoppiare i sistemi legacy con il mondo digitale, abilitare servizi avanzati come l’intelligenza artificiale e
il machine learning e, se ben eseguiti, abilitare importanti nuovi modi di operare (BPR), con conseguenti risultati di sviluppo del business e ottimizzazione dei costi. L’adozione di questa tecnologia richiede tuttavia rilevanti attenzioni, in particolare in ambito sicurezza e privacy. Nel mondo finanziario la fiducia verso le tecnologie cloud cresce ogni anno a due cifre: +16% nel 2021 secondo l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. Il 2022 sta seguendo lo stesso trend di crescita e si prevede che la domanda di servizi cloud rappresenterà oltre il 50% della spesa totale dei servizi IT entro il 2025. Il settore finance si sta aprendo anche a iniziative sistemiche per fornire infrastrutture di big data e/o servizi di scambio di dati basati sul cloud. La fiducia aumenta quando il partner tecnologico è ormai storicamente parte dell’ecosistema e ha fatto della sicurezza e del rispetto delle normative delle scelte strategiche. «Per CRIF, con il proprio ruolo sistemico nel mondo bancario e finanziario, la tecnologia cloud rappresenta una leva fondamentale per supportare sempre meglio i player e i loro clienti con soluzioni e servizi innovativi, a partire dal digital onboarding per arrivare allo sviluppo del business e quindi alla piena soddisfazione di gestionali complessi» – spiegano Marco Banfi, business development manager, e David Pieragostini, executive director business solutions strategist di CRIF. D’altronde la tecnologia è una componente chiave dei CRIF Metadati, il mix unico di CRIF che coniuga dati, intelligence, piattaforme e servizi in outsourcing.

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David Pieragostini, executive director business solutions strategist di CRIF

I BENEFICI DEL CLOUD NELL’ESPERIENZA CRIF

L’approccio CRIF del cloud ibrido, multicloud e API Based rende più semplice una strategia in cui l’infrastruttura del player finanziario può risiedere su data center e su
diversi cloud (Private o Public) e consente la piena compliance alle rigorose normative privacy nel settore finanziario. «Negli ultimi mesi abbiamo visto e realizzato progetti digitali sempre più numerosi che lavorano su applicazioni front-end per supportare le relazioni con i clienti, in cui il cloud è in grado di ridurre il time-to-market aumentando l’accessibilità, la scalabilità e la qualità dell’esperienza utente. In particolare, il cloud è un forte abilitatore di progetti innovativi legati all’intelligenza artificiale e all’analisi avanzata, che richiedono importanti risorse per capacità di calcolo e algoritmi complessi, determinando così una chiara esigenza di scalabilità» – sostiene Marco Banfi. Ad esempio, nell’esperienza CRIF l’implementazione di algoritmi di machine learning nelle operazioni degli istituti finanziari ha permesso di rendere più efficienti ed efficaci i processi e servizi di Know Your Customer, ottimizzando tutti i controlli necessari e l’elaborazione di dati interni ed esterni in cui le tecniche sofisticate di machine learning offrono significativi benefici di valutazione e conseguenti innovative impostazioni di modelli di processo.

Un altro caso di successo ha riguardato l’applicazione del machine learning con tecnologia cloud nei processi decisionali di società finanziarie con focalizzazioni verticaliquali Leasing, Factoring e Cessione del Quinto. In quest’ultima esperienza, la velocità di progetto è stato un elemento chiave. Innanzitutto, in pochi mesi l’algoritmo è stato addestrato e ha identificato le variabili fondamentali nel prendere una decisione. La soluzione in cloud ha permesso, inoltre, l’applicazione della metodologia Lean del continuo apprendimento e il deploy di nuove release è stato quasi immediato. In aggiunta, i web service nativi del cloud hanno consentito di comunicare in maniera efficace con le applicazioni locali. In estrema sintesi, gli aspetti vincenti del progetto sono stati:

  • l’allineamento con gli obiettivi di business, con particolare attenzione alle persone coinvolte;
  •  la comprensione del fabbisogno informativo, la conoscenza del dato e la sua provenienza;
  • la definizione delle scelte tecnologiche, di architettura e soluzione cloud più adatte;
  • la valorizzazione e acquisizione delle competenze in tandem con i partner tecnologici;
  • trasversalmente alle varie fasi, la cultura del dato per valorizzare l’utente di business.
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Complessivamente il player finanziario ha ottenuto significativi risultati sia a livello di efficacia che di efficienza, migliorando sensibilmente il time to market. L’elaborazione del patrimonio informativo tramite analisi di dati storici e sviluppo di viste Forward Looking – combinata con specifiche expertise e rilevanti dati esterni come quelli messi a disposizione da CRIF – ha permesso di definire nuovi processi e customer journey mirati per concessioni “FAST”, con un continuo miglioramento degli algoritmi decisionali e una rapida adozione-integrazione di piattaforme innovative.

«Proprio per questa trasformazione inarrestabile i player finanziari hanno sempre
più obiettivi DATA DRIVEN: il paradigma della valorizzazione e coerenza dei dati
sta infatti divenendo il principio guida anche nella progettazione di linee di business – si pensi ai processi di Fast Lending – e delle conseguenti soluzioni gestionali. La quantità di dati generati e le opportunità per poterli sfruttare si stanno sempre più inserendo nell’intera catena del valore. Attraverso l’adozione progressiva delle tecnologie cloud nei processi e nelle soluzioni si affronta il tutto utilizzando una nuova rilevante risorsa strategica, che consente di concentrarsi sui veri temi dell’innovazione e dei modelli di business e di contare su ambienti e tecnologie inimmaginabili pochi anni fa e che ora costituiscono una reale opportunità» – conclude David Pieragostini.