Una delle più grandi acquisizioni big tech di sempre potrebbe essere bloccata dalla Commissione Europea
L’Unione Europea prevede di condurre un’indagine su vasta scala sull’offerta da 61 miliardi di dollari di Broadcom per l’acquisto di VMware. A seguito di un’indagine preliminare, la Commissione europea, il ramo esecutivo dell’UE, ha annunciato di ritenere che l’acquisizione proposta possa consentire a Broadcom di “limitare la concorrenza” nei mercati delle schede di interfaccia di rete, degli adattatori bus host in fibra ottica e degli adattatori di archiviazione. Nello specifico, l’UE teme che Broadcom possa danneggiare la concorrenza in quei mercati limitando l’interoperabilità tra l’hardware rivale e il software di virtualizzazione dei server di VMware. Preoccupa inoltre che l’azienda possa impedire o compromettere l’accesso al software di VMware.
La Commissione europea avverte che tali azioni “potrebbero portare a prezzi più alti, qualità inferiore e minore innovazione per i clienti commerciali e, in definitiva, per i consumatori”. La Commissione esaminerà inoltre se Broadcom potrebbe impedire a rivali come Nvidia e Intel di sviluppare le proprie schede di interfaccia di rete intelligenti. Qui indica il coinvolgimento di VMware nel Progetto Monterey, uno sforzo a livello di settore annunciato dalla società nel 2020. “Broadcom potrebbe ridurre il coinvolgimento di VMware nel Progetto Monterey per proteggere le proprie entrate” osserva la Commissione. “Ciò potrebbe ostacolare l’innovazione a scapito dei clienti”. Un’altra preoccupazione è che Broadcom possa iniziare a raggruppare il software di virtualizzazione di VMware con i propri mainframe e strumenti di sicurezza, una mossa che ridurrebbe la scelta sul mercato.