Presentato il rapporto Ascendant Digital Maturity 2022 di Minsait: complessivamente, solo il 10% delle aziende consultate ritiene di sfruttare appieno le potenzialità del cloud, contro il 23% italiano. Inoltre, il 40% delle imprese già includono iniziative di modernizzazione e transizione al cloud, cifra inferiore al 54% italiano
La modernizzazione delle applicazioni tecnologiche e la migrazione al cloud sono due delle priorità per le aziende italiane per i prossimi anni. Questo è quanto emerge dal rapporto “Ascendant Digital Maturity 2022: Modernizzazione delle applicazioni e il viaggio verso il Cloud” di Minsait, società di Indra.
Alberto Bazzi, direttore dell’area Digital Business Technologies di Minsait, spiega che “per le organizzazioni italiane, modernizzare le applicazioni e migrare al cloud è una priorità. Le imprese che hanno già intrapreso un processo di modernizzazione delle applicazioni risultano soddisfatte dei risultati ottenuti e hanno evidenziato benefici nella riduzione dei tempi di esecuzione, nel miglioramento nell’erogazione dei servizi, nella capacità di scalare molto più velocemente e in un incremento dell’efficienza gestionale”.
Infatti, secondo i dati del rapporto, le aziende italiane sono avanti nella migrazione al Cloud rispetto ad altre realtà internazionali. Complessivamente, solo il 10% delle aziende consultate ritiene di sfruttare appieno le potenzialità del cloud, contro il 23% italiano. Inoltre, il 40% delle imprese già includono iniziative di modernizzazione e transizione al cloud, cifra inferiore rispetto al 54% italiano. Per quanto riguarda gli investimenti sulla modernizzazione, la percentuale globale delle aziende che dispongono di stanziamenti di bilancio ad hoc per dare un impulso alla modernizzazione è del 16%, ovvero 7 punti percentuali in meno del risultato italiano.
Per circa la metà delle aziende italiane consultate, la motivazione principale per intraprendere un processo di migrazione verso il cloud è la garanzia di acquisire una flessibilità strategica e operativa, essenziale per sostenere la propria permanenza in uno scenario di cambiamento presente e futuro. Il 35% ritiene invece che il principale driver nella transizione al cloud riguardi l’adozione di nuove funzionalità di piattaforma come Intelligenza Artificiale, Low Code e Big Data.
Tra i principali freni a questo ammodernamento, le aziende evidenziano una mancanza di know-how delle risorse a disposizione e la difficoltà di adattarsi al cambiamento. Inoltre, i risultati indicano che il fermo impegno strategico del management nelle iniziative di crescita e modernizzazione nel cloud richiede un forte impulso sotto forma di chiusura di accordi, allocazione di risorse, ricerca di talenti e definizione di piani di gestione e monitoraggio per avere successo. La realtà è che, ad oggi, solo il 23% delle organizzazioni italiane (il 16% complessivo) dispone di stanziamenti di bilancio ad hoc per farle progredire e solo il 31% ha dei leader con la responsabilità di guidare la modernizzazione delle applicazioni.
“Nei prossimi anni, le aziende che avranno già intrapreso questo percorso di modernizzazione vivranno un periodo di crescita e di miglioramento dei margini. Chi resta indietro rischia di perdere la propria posizione”, afferma Bazzi.