Gaming apripista del nesso tra aziende e nuovi consumer

L'AI generativa nella didattica, rivoluzione o minaccia?

A piattaforme come Roblox, Fortnite e Minecraft accedono 70 milioni di utenti al giorno, ma il gioco è solo una parte dell’esperienza. Sono questi i nuovi territori del metaverso

Il tema del metaverso è diventato predominante a tutti i livelli delle conversazioni di business: con un mercato che conta 400 milioni di utenti al mese e un volume d’affari di 40 miliardi di dollari, è normale che attiri l’attenzione di tutti i protagonisti dell’economia mondiale.

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Nonostante il metaverso venga spesso rappresentato come un trasferimento della realtà dalla dimensione fisica a quella virtuale, esso è di fatto un’estensione della realtà che si sviluppa su terreni digitali e offre nuove opportunità e punti di vista agli utenti, portandoli a immergersi in spazi virtuali attraverso i propri avatar. Il concetto di immersività definisce in larga misura (ma non completamente) ciò che il metaverso rappresenta oggi e rappresenterà nel prossimo futuro: la possibilità di accedere a un ambiente virtuale secondo necessità, circondarsi di una realtà diversa da quella che normalmente viviamo per poi riprendere la vita nella dimensione fisica che ci appartiene. Questa caratteristica si traduce per i brand nell’estensione dell’omnicanalità delle proprie strategie di marketing, attirando e coinvolgendo gli utenti a un livello più profondo. Le potenzialità che il metaverso offre per attivare i consumatori alimentano un mercato nel quale le aziende possono raggiungere nuovi clienti, a patto di rispettare le regole e le dinamiche dettate dalle diverse tipologie di piattaforme che popolano lo scenario.

Le piattaforme gaming come Roblox, Fortnite e Minecraft sono quelle che finora hanno attirato la maggiore attenzione del mondo del business grazie al posizionamento che hanno rispetto al proprio target di riferimento. In questi ambienti, a cui accedono in media 70 milioni di utenti al giorno, il gioco è solo una parte dell’esperienza. Chi si muove al loro interno lo fa anche per socializzare, esplorare land tematiche, partecipare a eventi o effettuare acquisti per personalizzare il proprio avatar. Gli utenti più attivi nelle piattaforme gaming hanno fra i 13 e i 17 anni e spendono in media 42 dollari al mese nella personalizzazione dei propri avatar, che nel 70% dei casi rispecchia o influenza lo stile nella realtà. Sono proprio queste nuove abitudini ad aprire un ampio ventaglio di opportunità per le aziende che vedono nel metaverso nuove terre di conquista non solo per il commercio di beni digitali, ma anche per la creazione o il consolidamento di community e lo sviluppo di esperienze diversificate in grado di generare nuovi flussi di revenue.

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Ma se da un lato le dinamiche di gioco trainano l’esplorazione di nuovi spazi e modelli di business da seguire per i brand, l’altra faccia della medaglia presenta la diffidenza di aziende che invece non riescono a vedere le potenzialità per perseguire i propri obiettivi strategici. La personalizzazione di avatar e land non è l’unica opportunità per i brand di imporsi nel mercato, e numerose piattaforme si sono costituite con infrastrutture tecnologiche e obiettivi diversi per offrire agli utenti e alle aziende nuove soluzioni di coinvolgimento e monetizzazione delle attività nel metaverso. La realizzazione e il rilascio di collezioni NFT in edizione limitata con vantaggi anche nel mondo reale, la possibilità di costruire land tematiche o realizzare eventi e giochi con partecipazione a pagamento, la creazione di digital twins che generano valore per i possessori nella dimensione fisica quanto in quella virtuale, sono possibilità reali di avere impatti positivi in termini sia economici sia di awareness per le aziende di qualsiasi settore.

Non è il tipo di tecnologia o di piattaforma utilizzata a determinare il successo di un brand nel metaverso, quanto la capacità di creare esperienze in grado di soddisfare i bisogni dei consumatori presenti all’interno dei singoli spazi. In attesa di una vera interoperabilità del nuovo mercato, tutte le piattaforme rappresentano un canale di contatto aggiuntivo tra brand e consumatori, e la sfida per le aziende sta nel saper scegliere con attenzione l’ambiente giusto per avviare la propria strategia di espansione.


Fabio Lalli founder and partner @IQUII – iquii.com