Efficienza energetica green in sicurezza

Efficienza energetica green in sicurezza

La transizione energetica non può essere slegata dalla transizione digitale.  Ma quali sono le componenti di questo passaggio epocale e quali le priorità da affrontare?

Secondo Dario Pagani, responsabile Digital & Information Technology di Eni «È ormai consuetudine chiamarle transizioni gemelle. Nei fatti, la transizione energetica ha avuto un’accelerazione nell’ultimo periodo a causa della situazione geopolitica. Come azienda – afferma Pagani – abbiamo intrapreso un percorso già da qualche anno per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050. Il digitale ci permette due cose importanti: la prima è di lavorare in modo più sicuro grazie a sistemi di controllo, AI e Machine Learning; la seconda riguarda invece le nuove opportunità legate alla trasformazione energetica, come l’economia circolare e le fonti energetiche rinnovabili. Partendo dall’ambito di ricerca e sviluppo e con l’aiuto, per esempio, della capacità modellistica del digital twin, riusciamo a verificare le ricerche più promettenti e profittevoli già in fase di studio, senza aspettare che vengano realizzati i primi prototipi».

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Su questo fronte, negli anni, Eni ha ottenuto grandissimi risultati. Da tempo la società dell’energia ha investito sia in capacità interne, per scrivere algoritmi, sia in risorse per gestire le grandi potenze di calcolo. Oggi le nuove frontiere energetiche vanno dalla modellizzazione dei campi eolici all’ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia dalle risorse delle onde marine. Inoltre, per Eni la fusione a confinamento magnetico ha un ruolo centrale nella ricerca tecnologica finalizzata al percorso di decarbonizzazione, in quanto potrà consentire all’umanità di disporre di grandi quantità di energia prodotta in modo sicuro, pulito e virtualmente inesauribile.

«Il nostro Green Data Center un esempio di digitale sostenibile»

UN GREEN DATA CENTER

Un esempio di potenza di calcolo e sostenibilità ambientale è il Green Data Center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, che racchiude i sistemi informatici centrali di elaborazione di Eni, l’informatica gestionale e le applicazioni Oil & Gas. Il Green Data Center Eni ospita HPC5, uno dei supercomputer più potenti e più efficienti del mondo. «Per dimensioni, concentrazione, trasporto, smaltimento termico ed efficienza complessiva, il nostro Data Center presenta alcuni tra i più complessi problemi di gestione dell’energia» spiega Pagani. «La struttura è stata realizzata con l’obiettivo di garantire altissima affidabilità per tutte le esigenze informatiche aziendali e ottenere risultati di efficienza energetica green. Fin dalla sua inaugurazione, nel 2013, ha conseguito risultati di assoluta eccellenza a livello mondiale. Nel 2021 il suo PUE, power usage effectiveness, cioè il rapporto tra consumo elettrico complessivo e consumo dei soli apparati informatici, è stato pari a 1,166 a fronte di una media mondiale di 1,620». Pagani non dimentica la sicurezza, che è la faccia nera della luna quando ci si spinge verso la digitalizzazione. «Occorre proteggersi sia in modo nativo da ipotetici attacchi, sempre più frequenti e sofisticati, sia attraverso la formazione continua», conclude Pagani.

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