«Nonostante la complessità del momento che stiamo vivendo, le imprese italiane non hanno rallentato gli investimenti sul fronte dell’ICT e delle telecomunicazioni. Questo perché considerano la possibilità di far circolare i dati in modo economico e sicuro all’interno dell’impresa, ma anche all’esterno della comunità di business, un imperativo strategico, fondamentale per affrontare la trasformazione e il cambiamento» – afferma Daniela Rao, senior consulting & research director di IDC Italy.
«L’accesso a tutti i device che sono in circolazione nelle nostre mani e in alcuni asset produttivi, come nel caso del dialogo uomo-macchina che riguarda alcuni comparti industriali, è destinato a diventare completamente mobile, con il wireless che diverrà sempre più pervasivo. Una conseguenza di questo è che la fibra guadagnerà molta importanza per quanto concerne la capacità che deve essere offerta a monte di tutti i dispositivi nell’ultimo tratto della rete delle comunicazioni: non c’è sviluppo possibile per 5G, 4G, accesso wireless se a monte non c’è la fibra. Il tema coinvolge più tavoli istituzionali, gli investimenti del PNRR, la principale compagnia di telecomunicazione del nostro Paese, ma anche la regolamentazione che riguarda in modo specifico l’evoluzione delle telecomunicazioni di rete mobili all’interno delle aziende italiane, la mobile private network basata su 5G». Secondo IDC, le imprese italiane spendono ogni anno circa 6 miliardi di euro per la pura connettività, distribuiti principalmente nell’accesso in fibra (che supporta anche la tecnologia fixed wireless access basata su un sistema ibrido fibra-wireless) e a seguire nel 5G e nel 4G, quest’ultimo ancora dominante sul mercato con la connettività mobile che usiamo abitualmente.
In quest’ambito si muove Cradlepoint (gruppo Ericsson). «Cradlepoint è nata circa 16 anni fa negli Stati Uniti ed è leader globale della wireless WAN nel mercato enterprise – spiega Massimiliano Ballarin, regional sales manager di Cradlepoint. «La nostra tecnologia permette di utilizzare connettività per collegare persone, cose e oggetti, ovunque si trovino, e si applica alle reti radiomobili di tutto il mondo, sia nell’ambito della mobilità veicolare sia in situazioni di tipo statico – come siti fissi e temporanei – e in ambito IoT, utilizzando il 4G, ma anche e soprattutto il 5G, che si sta diffondendo sempre di più». Daniela Rao prosegue con una spiegazione basata sui dati: «La coesistenza delle reti wireless nell’architettura di connettività delle aziende italiane giocherà un ruolo fondamentale nel corso dei prossimi 2-3 anni e anche in un futuro più lontano. Per quanto riguarda l’evoluzione delle reti mobili, dal 4G passeremo gradualmente al 5G. In questo momento il 5G supporta circa il 12%-13% del totale delle connessioni mobili delle imprese italiane, il 14% circa in Europa. Siamo quindi in una fase di transizione in cui il 4G domina ancora e il 5G è arrivato in Italia con delle applicazioni mass market, legate cioè all’enhanced mobile broadband o al gaming. Abbiamo anche assistito allo sviluppo importante di servizi interessanti che riguardano, per esempio, la mobilità connessa e il broadcasting di eventi e spettacoli di intrattenimento». La coesistenza delle reti fisse e mobili nelle aziende rappresenta un elemento fondamentale. Le imprese, secondo IDC, chiedono di sapere come bilanciare la presenza di reti esistenti con l’ingresso di nuove connessioni mobili wireless che permettano maggior flessibilità, sicurezza e soprattutto un passo avanti sul fronte del dialogo uomo macchina. «Intelligenza artificiale, realtà virtuale e aumentata avranno un grande impatto su questa evoluzione e ci spingeranno a fare i conti su molti altri fronti: privacy, sicurezza dei dati, vantaggi e buon senso nell’utilizzo», puntualizza Rao.
«Il 5G introduce dei vantaggi notevoli nelle connessioni wireless aggiungendo ampiezza di banda e la fruizione di servizi a latenza quasi zero»
L’AVVENTO DEL 5G
Gli imprenditori di medie e grandi imprese italiane pensano alla connettività come ad una componente fondamentale di un continuum che parte dal data center, passa dall’edge e dal cloud e arriva fino ai dispositivi in mano alle persone sul territorio. Non è possibile pensare ad una connettività separata dal mondo IT e dagli strumenti informatici utilizzati, soprattutto se si tiene presente che, come afferma Daniela Rao di IDC: «Si prevede una spesa in telecomunicazioni in flessione nei prossimi anni, alla luce di una maggiore prudenza negli investimenti da parte delle aziende». In questo scenario, secondo Massimiliano Ballarin: “Il 5G introdurrà dei vantaggi notevoli per quanto riguarda la modalità di connessione wireless aggiungendo una maggiore ampiezza di banda e la possibilità di usufruire di servizi a bassissima latenza. Questo permetterà di implementare nuove soluzioni ad oggi impensabili con l’attuale tecnologia wireless e anche con la tecnologia cablata. Offrirà, per esempio, la possibilità di fare operazioni chirurgiche molto complesse anche da remoto tramite un robot adeguatamente posizionato, ma anche la possibilità di guidare dei veicoli in movimento ottenendo immagini e informazioni sullo stato di funzionamento ed avanzamento del veicolo in tempo quasi reale».
PRIVATE CELLULAR NETWORK
Tra i servizi innovativi che il 5G permetterà di sfruttare maggiormente rispetto alle tecnologie preesistenti ci saranno anche le Private Cellular Network (PCN) che, spiega Ballarin, presentano di per sé grandi benefici in quanto consentono di fornire connettività ad un gran numero di utenti e dispositivi, o su una vasta area geografica in cui l’infrastruttura wireless esistente non riesce a soddisfare le esigenze. Rispetto al Wi-Fi, che presenta limiti evidenti dal punto di vista delle interferenze e della sicurezza, le PCN possono coprire in modo affidabile aree più ampie, all’aperto, sotterranee e all’interno di edifici o altre strutture in cui la copertura è tradizionalmente una sfida. Queste reti, inoltre, offrono una maggiore sicurezza, soprattutto per i dati sensibili, oltre a minore latenza e maggiore larghezza di banda. Le soluzioni di Private Cellular Network offerte da Cradlepoint completano l’offerta di Ericsson rivolta agli utenti finali aziendali. Un altro fenomeno evidente è che l’esigenza di supportare applicazioni time-sensitive spinge le imprese a guardare alle wireless WAN connections come a soluzioni in grado di garantire continuità del servizio, più flessibilità, sicurezza e rapidità di installazione. «Per time-sensitive si intende infatti velocità di implementazione e flessibilità, anche grazie allo zero-touch deployment che consente un deploymennt immediato, sicuro e gestito centralmente, senza la complessità della tradizionale connettività cablata. Sono soluzioni flessibili che permettono anche di attivare una serie di servizi innovativi, come le reti parallele», conclude Ballarin.