Gli ambienti cloud di oggi sono complessi e le aziende hanno bisogno di servizi per la gestione della complessità, della sicurezza e della flessibilità, potendo, inoltre, ottimizzare prestazioni e costi dell’intera infrastruttura: ecco allora la proposta BlueXP di NetApp
Lo scenario di lavoro in multicloud è quello più largamente diffuso nelle imprese a livello mondiale: secondo una ricerca NetApp, infatti, l’89% delle organizzazioni intervistate ha affermato di utilizzare un’installazione multicloud, con il cloud ibrido che è lo stato di fatto del mercato (private, public, on premise).
Da qui discende la necessità di poter gestire un’infrastruttura complessa in maniera semplice e flessibile, potendo spostarsi facilmente tra le diverse installazione e geografie, senza ritardi o problemi.
Da qui la ricerca di una soluzione che permetta di avere un accesso ordinato, sicuro, consistente, semplice da accedere e veloce, indipendentemente dal vendor che fornisce l’infrastruttura cloud. Ed è quello che ha annunciato NetApp con BlueXP, un insieme di soluzioni unificate per i servizi di storage e dati in ambienti on-premise e cloud in ambiente ibrido e multicloud.
NetApp BlueXP dà la possibilità di gestire un’ampia base di dati ibridi multicloud – storage unificato on-premise e dei principali provider di cloud pubblico compreso – in modo semplice ed efficace attraverso AIOps, per distribuire, automatizzare, scoprire, gestire, proteggere, governare e ottimizzare i dati, l’infrastruttura e i processi aziendali che li supportano, compresi i dati relativi ai consumi e alle prestazioni energetiche dell’infrastruttura.
La nuova offerta, inoltre, offre maggiori funzionalità per la sicurezza, tra le quali una dashboard che aiuta a ridurre i rischi del ransomware, sicurezza aumentata, possibilità di bloccare i file maligni con un clic, capacità autonoma di blocco delle minacce.
Per Davide Marini, country manager Italia di NetApp, si tratta di “un annuncio importante perché conferma la direzione di valore dell’azienda nell’aiutare i clienti a semplificare la complicazione che il cloud ha portato nelle loro infrastrutture. Abbiamo inserito una serie di strumenti per semplificare questa gestione e con questo step BlueXP ci aiuta a fare un ulteriore passo avanti in questa direzione”.
Un annuncio importante anche per aiutare le aziende a muoversi in direzione della sostenibilità: nel 2030, infatti, l’ICT consumerà circa l’8% dell’elettricità totale nel mondo e di questa energia, lo storage ne consumerà il 38%.
Fondamentale, dunque, analizzare i consumi dell’infrastruttura ma anche ottimizzare i dati che vi vengono memorizzati o che vi transitano: oggi, soltanto circa il 32% dei dati creati è realmente utilizzato. Il resto occupa inutilmente spazio e fa consumare energia non necessaria.
Per questo motivo, la nuova soluzione di NetApp si preoccupa anche dell’ottimizzazione dei consumi, dell’analisi dell’infrastruttura e dei dati usati realmente dall’azienda, per fare in modo che l’azienda possa fruire di servizi e di uno storage efficienti.
Con BlueXP sarà possibile fare un’analisi predittiva dell’impatto dell’infrastruttura del cliente per mostrargli quelli che potranno essere i benefici in termini di sostenibilità, continua Marini, che rimarca l’importanza di questo annuncio, dal quale NetApp si aspetta di innalzare le revenue del settore cloud da 400 milioni del 2022 ai 2 miliardi di dollari nel 2026, per continuare a mantenere una leadership nel settore.