L’infrastruttura è gestita da Cineca e garantirà l’80% della potenza di calcolo italiana
Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato inaugurato ieri Leonardo, il super computer europeo che ha sede al Tecnopolo di Bologna. Classificato come il quarto super computer più potente al mondo e destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali, Leonardo garantirà l’80% della potenza di calcolo italiana e per il 20% quella europea. Ma non solo: contribuirà alla mitigazione e gestione di rischi dovuti a situazioni estreme, eventi naturali, terremoti, eventi vulcanici, inondazioni improvvise, e nella lotta contro le situazioni pandemiche e le epidemie.
Il progetto fa parte delle azioni che l’Unione Europea sta mettendo in atto per sostenere la diffusione dell’HPC come vettore di innovazione. Non a caso, il 50% della potenza di calcolo generata da Leonardo è a disposizione degli istituti di ricerca e delle università italiane mentre il resto sarà utilizzato dai ricercatori europei. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il Sindaco Matteo Lepore, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, Francesco Ubertini, Presidente del Cineca, che gestisce l’infrastruttura, e il Direttore Generale Reti di comunicazione, contenuti e tecnologia della Commissione Europea, Roberto Viola.
Presso il Tecnolopolo di Bologna è già in azione il Data Center del Centro Meteo Europeo per le previsioni a medio termine e presto vi si trasferiranno anche l’Agenzia Italia Meteo, la Fondazione internazionale Big Data e intelligenza artificiale per lo sviluppo umano (iFab), laboratori, Centri di ricerca come Infn, Cineca e Cnr per un totale di circa 1.500 nuovi ricercatori da tutto il mondo.