La piattaforma digitale e il know your customer di CRIF a supporto dei due principali Gruppi bancari italiani nella lotta ai crimini finanziari
Lo sviluppo di forme di collaborazione tra gli operatori finanziari è centrale nelle strategie adottate dagli istituti anche per adempiere agli obblighi normativi nel contrasto ai fenomeni del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
In questo contesto, Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno scelto CRIF – azienda globale specializzata in credit bureau e informazioni commerciali, soluzioni digitali avanzate per lo sviluppo del business e l’open banking – come partner per il loro percorso di collaborazione per il contrasto alla criminalità finanziaria. Nello specifico, Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno individuato in CRIF il fornitore di servizi per la raccolta e la verifica delle informazioni necessarie per i propri processi di adeguata verifica della clientela in Italia.
CRIF è partner di questa iniziativa strategica grazie alla propria piattaforma tecnologica KYC More e al riconosciuto know how, sia a livello nazionale che internazionale. La soluzione as-a-service di CRIF consente di migliorare l’efficacia delle verifiche tramite analytics e dati certificati, aggiornati e di qualità, abilitando la possibilità di avere informazioni e processi digitali con un frame standard e comune. A questa soluzione viene inoltre riconosciuto il vantaggio di un’integrazione automatica di informazioni sui privati e sulle imprese italiane e worldwide, attraverso la partnership di CRIF con il network mondiale Dun&Bradstreet.
Nello specifico, l’innovativa soluzione di CRIF consente di accelerare l’onboarding di un nuovo cliente, riducendo il lavoro manuale degli addetti alla compliance fino all’85%. Il tutto nel pieno rispetto delle normative di riferimento italiane e multi-country (AML, GDPR, ecc.).
“Siamo orgogliosi di essere stati selezionati come partner dai due principali Gruppi bancari italiani per questo significativo progetto. L’adeguata verifica antiriciclaggio rappresenta oggi un processo complesso e oneroso per gli istituti di credito. D’altronde, una verifica KYC efficace è di particolare valore in un periodo, come quello attuale, in cui la digitalizzazione dei processi impone risposte veloci ed efficaci per identificare e prevenire possibili comportamenti illeciti. Per altro, la soluzione CRIF scelta da Intesa Sanpaolo e UniCredit ha tutte le caratteristiche per diventare uno standard di mercato. D’altro canto, grazie alla nostra presenza globale e ai costanti investimenti sull’innovazione tecnologica in materia antiriciclaggio e KYC siamo protagonisti assoluti in Europa dove supportiamo oltre 300 top player” – commenta Marco Colombo, Managing Director Finance Italy di CRIF.
La piattaforma digitale KYC More di CRIF
Parte della suite CRIF.Digital, KYC More valorizza il profondo e completo ecosistema di dati di CRIF per i segmenti Imprese e Persone fisiche abilitandone l’utilizzo in real time. Basata su un’architettura aperta all’integrazione di nuove fonti, oltre a essere scalabile è una soluzione “multi-country” perché risponde alle normative europee e ai requisiti specifici dei singoli Paesi.
In particolare, CRIF supporta i player finanziari combinando 5 componenti di eccellenza, quali:
- CRIF Information Core e augmented analytics AI-based, per la verifica in real time del profilo di rischio della persona fisica e/o giuridica su soggetti italiani e non, grazie al network mondiale di CRIBIS D&B.
- Human Consultancy per l’approfondimento normativo e la definizione di policy e controlli interni.
- Managed services operators, grazie al supporto del team dedicato di CRIF BPO che interviene nel caso siano necessarie informazioni non reperibili in automatico o per eventuali anomalie.
- CRIF Academy & Learning Hub, con un programma di formazione continua sul tema del KYC grazie alla business school di CRIF, come richiesto dalla normativa, così come formazione tecnica sull’utilizzo della piattaforma.
- Tecnologia sicura, certificata e flessibile.
Con KYC More gli operatori finanziari hanno la possibilità di ottenere benefici tangibili, quali l’armonizzazione del profilo di rischio all’interno dei gruppi bancari o business partner, l’ottimizzazione e la velocizzazione dei processi di onboarding e del credito e la riduzione dei costi operativi.