Le imprese connesse all’ecosistema si sono espanse più negli ultimi 5 trimestri che negli ultimi 5 anni. La previsione di crescita delle interconnessioni è superiore a quella pre-pandemica, nonostante l’incertezza del contesto macroeconomico
Le attuali costrizioni della catena di approvvigionamento e le instabilità geopolitiche ed economiche non stanno rallentando il ritmo degli investimenti in infrastrutture digitali per le aziende più connesse: a rivelarlo è l’ultimo Global Interconnection Index (GXI) 2023, studio di mercato pubblicato annualmente da Equinix e principale fonte di dati e insight sull’interconnessione e sul suo crescente impatto sul mondo digitale.
Equinix, ha rilevato che le aziende più connesse all’ecosistema – ovvero quelle che si interconnettono direttamente con i partner per fornire i propri servizi digitali – hanno ampliato le proprie operazioni digitali più negli ultimi cinque trimestri che nei cinque anni precedenti. In media, le aziende si connettono a un numero di partner e metropolitane dell’ecosistema aziendale tre volte superiore, consumando più del doppio della larghezza di banda di interconnessione.
Mentre le aziende si reinventano in seguito alla pandemia globale, la densità degli ecosistemi è diventata dunque un catalizzatore dell’innovazione digitale, che continua ad alimentare la crescita della larghezza di banda di interconnessione. Secondo il GXI 2023, si prevede che la larghezza di banda di interconnessione globale raggiungerà gli oltre 27.762 terabit al secondo (Tbps) entro il 2025, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) quinquennale del 40%, equivalente a 110 zettabyte di dati scambiati annualmente. In altri termini, si tratta di una larghezza di banda sufficiente a supportare oltre 50 milioni di auto autonome che scambiano oltre 2000 terabyte (TB) di dati all’anno. Questa crescita dimostra come le organizzazioni stiano ripensando il proprio business per implementare infrastrutture future-proof sulle piattaforme tecnologiche.
“Quando parliamo di interconnessione, ci riferiamo a uno scambio di traffico diretto e privato tra due o più parti attraverso una carrier-neutral colocation in un data center. Il GXI è una bussola per capire come le aziende stanno utilizzando la larghezza di banda di interconnessione e la loro infrastruttura distribuita per modellare e scalare l’economia digitale globale” osserva Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia. “Nel complesso, emerge come i leader responsabili della trasformazione digitale siano concentrati sul cambiamento del settore, mentre la disruption e le pressioni del mercato stanno travolgendo i ritardatari. Il numero di organizzazioni che diventano leader digitali è infatti aumentato del 30% nonostante i vincoli della supply chain e le instabilità geopolitiche ed economiche.”
“In un contesto dinamico come quello attuale, ogni azienda sta diventando un digital provider e questo richiede un nuovo tipo di infrastruttura digitale costruita in modo sostenibile, sfruttando gli ecosistemi per offrire esperienze digitali senza soluzione di continuità. Chi dispone di una strategia digital-first, investe in un modello aziendale solido e orientato al futuro e si interconnette a ecosistemi ricchi, è pronto a scalare, adattarsi e prosperare”, afferma Steve Madden, vicepresidente di Digital Transformation & Segmentation di Equinix.
“Mentre le aziende adottano progressivamente strategie digital-first e ricercano nuove modalità di differenziazione, l’ecosistema svolge un ruolo ancora più critico. Le organizzazioni si affidano agli ecosistemi e alle infrastrutture digitali come base per scalare in modo sostenibile e fornire valore al business”, dichiara Steve White, Program Vice President, Channels & Alliances di IDC. “Per raggiungere questi risultati di business, le aziende sono interconnesse con clienti, partner e fornitori per accelerare la collaborazione e la co-creazione, oltre che per rispettare gli impegni di sostenibilità”.
Ulteriori insight:
- La crescita digitale continua: Si prevede che la larghezza di banda di interconnessione continuerà a crescere a un tasso CAGR superiore al 35% in tutte le regioni mondiali e nelle principali metropoli fino al 2025. In particolare l’implementazione di infrastrutture digitali nell’area EMEA è superiore del 20-30% rispetto alle altre regioni, dimostrando un particolare focus sull’hybrid deployment. Londra è la capitale dell’interconnessione; ed oltre a essere la più grande, è anche la metropoli principale con la crescita più rapida, con un CAGR del 43%. Nello specifico, Parigi e Londra registrano la maggiore percentuale di connessioni a partner commerciali, mentre Amsterdam mostra una crescita significativa di Hyperscaler.
- Il passaggio all’edge sta accelerando: sia le aziende che i service provider stanno interconnettendo l’infrastruttura edge il 20% più velocemente rispetto al core a livello globale. In Europa, grazie alla vicinanza diretta ai punti di attracco sottomarini, Madrid è una posizione strategica per l’accesso alla rete ed è la più grande edge metro. Ma secondo le previsioni, Milano supererà Stoccolma come seconda “edge metro”, grazie alla crescita dei settori manifatturiero ed energetico e all’espansione significativa dei fornitori Hyperscale.
- Le aziende stanno diventando fornitori digitali: Il GXI 2023 prevede che entro il 2025 il 90% delle aziende Fortune 500 diventeranno digital provider, vendendo e consumando servizi digitali.
- La strada sostenibile alla prosperità digitale: Tutti i settori stanno sfruttando il digitale per accelerare gli obiettivi ESG, con il 65% dei decision maker IT globali dichiara che lavorerà solo con partner IT in grado di soddisfare i principali obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio. Non a caso il GXI 2023 prevede che il settore Energy & Utility sarà in testa al tasso di crescita digitale fino al 2025, poiché tutte le organizzazioni esplorano un approccio sostenibile per costruire ed espandere la propria presenza digitale.